Matilde Poggi è presidente dei vignaioli indipendenti in Europa - InformaCibo

Matilde Poggi è presidente dei vignaioli indipendenti in Europa

E’ la prima volta che l’Italia ha questa responsabilità nell’ambito della Cevi

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 11/07/2021

Matilde Poggi è la nuova presidente della Cevi (Confédération Européenne des Vignerons Indépendants), l’organizzazione che riunisce e rappresenta i Vignaioli indipendenti europei, facendosi portavoce davanti alle istituzioni comunitarie delle istanze delle Federazioni che ne fanno parte.

Dopo sei anni come vicepresidente, Matilde Poggi, presidente in carica della Fivi – Federazione italiana vignaioli indipendenti, succede al francese Thomas Montagne che l’ha guidata dal 2011.

Attualmente fanno parte della Cevi le associazioni di Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Lussemburgo, Svizzera, Ungheria, Slovenia, Belgio, Grecia, Montenegro e Bulgaria, per un totale di circa 12.000 vignaioli.

È la prima volta che l’Italia è alla guida di un’associazione tanto importante, l’unica che porta la voce dei vignaioli indipendenti in Europa, luogo dove vengono prese tutte le decisioni che riguardano le politiche agricole.

Il commento della neo presidente, Matilde Poggi

Ringrazio i vignaioli europei per la fiducia – afferma la neo presidente, Matilde Poggie un grazie particolare a Thomas Montagne per avermi voluto come vicepresidente sei anni fa: lavorerò sul solco già tracciato da lui. Per Cevi è un momento importante e dare la presidenza all’Italia rafforza la natura europea della Confederazione. Tante sono le sfide che ci aspettano, in primis la difesa del frutto del nostro lavoro, il vino, prodotto agricolo con una valenza culturale da sempre al centro della dieta mediterranea”.

I vignaioli indipendenti -scrive una nota stampa- hanno un ruolo cruciale e centrale nella filiera e nella tutela del territorio. Nelle politiche agricole europee si deve tenere sempre più conto delle tante famiglie di vignaioli che, partendo dalle loro vigne, arrivano a vendere le proprie bottiglie, spesso ai vertici qualitativi delle loro denominazioni.

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