Milano, un grande Cenacolo per nutrire i poveri con gli avanzi del cibo di Expo 2015 - InformaCibo

Milano, un grande Cenacolo per nutrire i poveri con gli avanzi del cibo di Expo 2015

di Informacibo

Ultima Modifica: 18/04/2014

Qui sotto la Notizia ripresa da la Repubblica Milano

“Sugli scarti di Expo 2015 nasce un nuovo Cenacolo. Vuole essere come quello leonardesco di santa Maria delle Grazie il 'Refettorio Ambrosiano' che Diocesi, Caritas e Expo realizzeranno a Milano per la grande Esposizione universale. Sorgerà nel vecchio teatro abbandonato di piazza Greco, sarà affrescato da alcuni dei maggiori artisti contemporanei e ai tavoli, opera di grandi designer, siederanno i poveri di Milano.

Il cibo: gli avanzi delle 400 tonnellate di derrate alimentari che ogni giorno arriveranno sul sito di Rho e che saranno cucinati da 40 chef stellati italiani e stranieri. Per un mese, durante Expo, si alterneranno ai fornelli per sfamare giovani e studenti a pranzo e clochard alla sera. Poi la gestione del refettorio resterà alla Caritas, per servire pasti caldi alle persone che chiedono aiuto ai Centri di ascolto e al rifugio della stazione Centrale.

L'iniziativa è stata presentata in Arcivescovado dal cardinale Angelo Scola con il commissario unico di expo, Giuseppe Sala, il presidente della Caritas ambrosiana Luca Bressan, il curatore del 'Padiglione zero' Davide Rampello e lo chef Massimo Bottura. Un forno a pietra sarà donato da Eataly per le cucine del refettorio, per realizzare una piccola scuola di panificatori per donne rifugiate e per giovani disoccupati. A rendere il vecchio Teatro Greco – una "opera d'arte" come il Cenacolo – saranno Mimmo Paladino, Enzo Cucchi, Carlo Benvenuto, Maurizio Nannucci e Giuseppe Penone.

La struttura, annessa alla parrocchia di San Martino, risalente agli anni Trenta e abbandonata da anni, sarà ristrutturata su progetto del Politecnico e al suo interno saranno opere d'arte anche gli arredi, a partire dai tavoli in quercia che saranno prodotti da Maurizio Riva: li disegneranno Mario Bellini, Michele De Lucchi, Piero Lissoni, Italo Rota, Patricia Urquiola, Matteo Thun, Gaetano Pesce, Pierluigi Cerri, Aldo Cibic, Giulio Iacchetti, Alessandro Mendini, Fabio Novembre, Franco Origoni e Dwan Terry.

Affidate a giovani designer le credenze, Kartell fornirà le sedie, Artemide le luci, Alessi gli accessori da tavola. "Non solo un pasto caldo – è l'idea del refettorio – ma anche il conforto della bellezza", che non mancherà nemmeno nei piatti. A prepararli saranno chef stellati come Gualtiero Marchesi, Carlo Cracco e Davide Oldani: in 40 si alterneranno ai fuochi per circa un mese, dopo l'apertura di Expo.

"Nei giorni di punta – ha spiegato Sala – verranno portati all'interno di Expo più o meno 400 tonnellate di cibi e bevande. E quindi è molto facile che degli sprechi ci siano. Questa è una iniziativa importante, ma ne stiamo valutando altre per ridistribuire tutto quanto viene avanzato". Per Bottura "basta pensare ai passatelli, inventati per usare briciole di pane unite con un uovo e crosta di parmigiano. Bisogna ripartire da questo, affiancare etica e estetica", un modo per rispondere "alla domanda che l'arcivescovo Scola ha fatto nel discorso alla città a dicembre: cosa nutre la vita? Nutre la vita ciò che la rallegra".

Soddisfatto il parroco di San Martino in Greco, don Giuliano Savina. per il fatto che "il vecchio teatro, in cui andava in scena il dramma della vita diventi il grande palco in cui Milano recupera il cibo che avanzerà da Expo. Dio non butta via niente, neanche i nostri peccati, e in questo dimostra di essere Dio".

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Riprendiamo dal Blog di Gad Lerner questo scritto:
Ecco l’ultimo post della Fondazione Condividere pubblicato sulla loro pagina Facebook.

VERGOGNA
è l’unica parola che mi viene in mente a commento di una iniziativa di cui ho letto ora sul Corriere

Giudicate voi :
lo chef pluristellato Massimo Bottura, di concerto con il Cardinale Scola, i responsabili della Caritas e quelli di Expo 2015, hanno dato vita ad una iniziativa che vedrà per tutto il mese di maggio 2015 ben 40 chef stellati cucinare gli avanzi (si, avete capito bene) dei padiglioni di Expo 2015 che verrano serviti all’interno di una mensa nel quartiere di Greco (ben lontano da Expo perchè si sa che i poveri sono imbarazzanti) con ben 96 posti a disposizione

Vi riporto alcune frasi deliranti dello chef Bottura :
“Avevo voglia di restituire un po’ del mio successo, dimostrando che non siamo personaggi egocentrici”
“Si parla molto di crisi economica, ma dovremmo pensare a quella morale, alla nostra crisi di identità collettiva”
Quindi, sintetizzando, una manciata di chef stellati con conti in banca milionari si laverà la coscienza cucinando avanzi dei ristoranti di Expo serviti ben lontanto dai riflettori, a qualche decina di disgraziati che dovrebbero pure ringraziare ed il tutto con la complicità della Diocesi e della Caritas
A questa gentaglia dico solo : vergognatevi e se volete restituire un po’ del vostro successo prendete il vostro conto in banca e distribuitene, come faccio io da 10 anni, una bella fetta a chi non ha nulla….solo cosi potrete permettervi di aprire bocca
Mi è venuta la nausea per questo schifo e questa ipocrisia e temo che non mi passerà tanto facilmente.
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Ed ora la parola passa ai nostri lettori. Scrivere a: [email protected]

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