Pagamenti digitali: la ristorazione tra i settori più cashless

Pagamenti digitali: la ristorazione tra i settori più cashless

di Oriana Davini

Ultima Modifica: 30/01/2025

Sempre più pagamenti digitali, anche al ristorante: nel 2024 la ristorazione è stata tra i settori più cashless.

Del resto, l’anno scorso il panorama delle transazioni digitali è cresciuto in tutta Europa: Lettonia, Cipro e Svezia sono i paesi dove il cashless è aumentato a ritmi più rapidi, seguiti in quarta posizione dall’Italia, dove i pagamenti senza contanti crescono di oltre il 23%, più delle grandi economie europee.

Lo certifica l’Osservatorio Europa Cashless di SumUp, che ha scattato una fotografia della situazione nel Vecchio Continente.

Pagamenti digitali in Italia

Nello Stivale resta ancora alto lo scontrino medio digitale, nonostante una diminuzione del 7,6% rispetto al 2024: 34,2€ contro i 14,6€ dell’Ungheria, il paese con il ticket elettronico più basso. Cambiano, insomma, le abitudini dei consumatori italiani, che usano maggiormente la carta anche per importi contenuti.

“In Italia i pagamenti cashless crescono a un ritmo superiore a quello di tutte le grandi nazioni europee, superando per aumento di transazioni Francia, Germania e i paesi scandinavi – spiega Umberto Zola, responsabile online sales di SumUp -. Guardando al contesto nazionale, il cashless cresce in quasi tutte le province italiane, da Nord a Sud, confermando un cambiamento profondo nelle abitudini di acquisto dei consumatori italiani”.

I settori merceologici

ristoranti-cashless

Tra i settori merceologici in cui i pagamenti digitali crescono di più spiccano gallerie d’arte (+150,8%), negozi di fiori (+79,7%) e gioiellerie (+63,6%). Ma il cashless continua a  estendersi anche tra bar e club (+35,1%), turismo (+28,1%) e caffè e ristoranti (+27,8%), tutti settori in cui l’uso dei pagamenti digitali sta ormai diventando consuetudine consolidata.

Le città italiane più cashless

Guardando nel dettaglio alle province italiane, sono Ancona (+56,8%), Alessandria (+36,6%) e Pordenone (+36,1%) le più cashless del 2024. Quarta e quinta posizione per Benevento (+33,7%) e Prato (+33,5%), seguite da Rovigo (+32,8%), Palermo (+31,8%), Roma (+30,9%). Chiudono la Top 10 FrosinoneViterbo e Terni che segnano un incremento del +30%.

In testa alle province che registrano gli scontrini medi più bassi, segno di un utilizzo sempre maggiore dei pagamenti elettronici anche per importi bassi, ci sono Sud Sardegna (€27,4), Genova (€28), Oristano e Livorno, entrambe con un ticket medio di €28,6, Lodi (€28,8) e Bologna (€29).

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L'Autore

giornalista

Giornalista specializzata in turismo e itinerari enogastronomici