Più qualità e meno costi per la filiera, grazie all’innovazione digitale
di Informacibo
Ultima Modifica: 07/11/2017
Il settore infatti è tra i più avanzai dal punto di vista tecnologico, con una gran mole di dati raccolti grazie ai pedometri per il monitoraggio del bestiame, con i più evoluti sistemi di gestione della mandria fino ai robot di mungitura.
Ed è per questo, come ha spiegato Filippo Renga, direttore dell’osservatorio Smart Agrifood, che è stato preso in studio: “Le nostre analisi mostrano che il comparto oggi potrebbe risparmiare molti milioni di euro all’anno introducendo a livello di filiera strumenti digitali innovativi, nella maggior parte semplici e con investimenti ragionevoli. E i benefici potenziali sono significativi per tutta la filiera: dagli allevatori ai fornitori di materie prime, dalle industrie della trasformazione agli enti terzi di controllo fino al consumatore finale”.
Gli ambiti nei quali è stata testata l’applicazione delle tecnologie digitali sono appunto tre, e danno un ritorno differenziato in termini di valore: l’utilizzo di internet per garantire la qualità dell’alimentazione dei bovini può far risparmiare circa 64.000 euro l’anno all’ecosistema di un solo caseificio; la ricetta veterinaria elettronica può ridurre i costi tra i 12,2 e i 26,4 milioni di euro l’anno per la filiera dell’allevamento in una sola regione come la Lombardia. Infine sensori smart e geolocalizzazione nel trasporto dei latticini possono ridurre i prodotti compromessi con risparmi di oltre 10 milioni di euro l’anno per il settore.
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