Produzioni bio: accelerare su marchio nazionale per tutelare Italia - InformaCibo

Produzioni bio: accelerare su marchio nazionale per tutelare Italia

di Alessandra Favaro

Ultima Modifica: 26/04/2018

L’Europarlamento ha approvato nuove norme sulla produzione e commercializzazione dei prodotti da agricoltura biologica. Un’approvazione che ha visto contrari tutti gli europarlamentari italiani, e che continua a far discutere. Per questo Coldiretti chiede che si affrettino le procedure per un marchio bio italiano, che tuteli la produzione nazionale.

“E’ il via libera, nel mercato europeo, a prodotti certificati come biologici ma contaminati da prodotti chimici fitosanitari” sottolinea Coldiretti Umbria, nel ricordare come il nuovo regolamento concede agli Stati la possibilità di mantenere in vigore soglie meno restrittive per i residui di fitofarmaci o di contaminazione da Ogm con un grave danno di immagine per il settore del bio soprattutto nei Paesi, come l’Italia, nei quali gli standard di produzione sono molto elevati.

Inoltre, aggiunge Coldiretti “la possibilità di produrre biologico senza utilizzare il suolo contrasta totalmente con i principi fondamentali che caratterizzano questo metodo di produzione, che non può prescindere dalla terra”.

L’Italia detiene la leadership per numero di imprese bio, con il fatturato realizzato dal settore al consumo – conclude Coldiretti – che supera i 2,5 miliardi di euro: tra i canali di acquisto accanto alla grande distribuzione e ai negozi specializzati, particolarmente dinamici sono stati gli acquisti diretti dai produttori nei così detti farmers market, e della rete degli agricoltori di Campagna Amica.

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