Qualivita festeggia i 18 anni puntando ancora di più sul #TurismoDop - InformaCibo

Qualivita festeggia i 18 anni puntando ancora di più sul #TurismoDop

Il direttore della Fondazione Qualivita, Mauro Rosati, lancia la proposta di aprire a Siena una ‘Casa’ per tutte le denominazioni agroalimentari e vitivinicole

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 16/12/2018

Qualivita festeggia diciotto anni di attività con tanti progetti in cantiere.

La Fondazione Qualivita (leggi InformaCibo 2003) è stata la prima a promuovere e a valorizzare i prodotti Dop e Igp europei presso i consumatori ed ancora oggi essa svolge un ruolo da protagonsita nel cercare di unire arte, cultura ed enogastronomia per promuovere al meglio i prodotti indicazioni geografiche e il #turismodop.

Il turismo Dop come motore di attrazione dei territori

Ricordiamo che proprio lo scorso mese di settembre si è svolta un’iniziativa sul “turismo Dop”, una tavola rotonda che aveva come tema i prodotti certificaticome motore di attrazione dei territori. Una occasione per riflettere sul turismo legato ai beni culturali e alle produzioni d’eccellenza ad Indicazione Geografica relativi all’Emilia Romagna e al territorio nazionale.

Il tema del turismo legato alle IG è stato affrontato, alla presenza, tra gli altri, del direttore generale della Fondazione Qualivita, Mauro Rosati, del presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli, dell’assessora all’agricoltura dell’Emilia Romagna, Simona Caselli, dall’europarlamente, Paolo De Castro. Un dibattito che ha affrontato  i valori e i dati dell’Osservatorio Qualivita sugli eventi e gli itinerari del turismo Dop e Igp, le esperienze innovative dei Consorzi di Tutela italiani, le buone pratiche delle istituzioni nell’ambito della promozione dei servizi turistici e l’analisi dei flussi in relazione ai mercati internazionali condotta da Enit.

La crescita e lo sviluppo di Qualivita

In questi anni, il progetto originario di Qualivita ha preso forma e consistenza fino a portare la Fondazione a essere riferimento nazionale e internazionale per il sistema delle indicazioni geografiche, con il riconoscimento da parte del Ministero italiano delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, di soggetto di elevata capacità tecnico-scientifica, nell’ambito del settore agroalimentare di qualità e, in particolare, in quello delle produzioni agroalimentari Dop, Igp, Stg.

La collaborazione con Aicig e Federdoc, con i Consorzi di tutela, Master universitari, enti di certificazione e ricerca, l’accordo con l’Enciclopedia Treccani per la linea editoriale Treccani Gusto e con il Poligrafico e  Zecca di Stato per la pubblicazione della rivista Consortium e la collaborazione con McDonald’s Italia,  per l’inserimento di prodotti  Dop Igp nei menu degli oltre 500 ristoranti italiani, sono il risultato di 18 anni intensi di progetti.

L’ Anno del Cibo Italiano coincide con la nascita a Siena della Fondazione Qualivita: 18 anni fa, nel mese di dicembre, iniziava la sua concreta attività

Rosati: “Siena può essere la capitale della cultura della qualità”

In occasione dell’appuntamento conclusivo dell’Anno del Cibo Italiano, organizzato a Siena da Vetrina Toscana, Mauro Rosati,  ha lanciato la proposta di aprire all’interno del Santa Maria della Scala, uno spazio dedicato alle eccellenze agroalimentari e vitivinicole della Toscana.

Siena può essere la capitale della cultura della qualità –  commenta Rosati –  perché uomini ed esperienze nate in questa provincia, hanno dato un contributo fondamentale all’affermazione del Made in Italy agroalimentare e vitivinicolo nel mondo. Solo per fare alcuni nomi ricordo Bettino Ricasoli, Franco Biondi Santi, Giovanni Righi Parenti, Enzo Tiezzi e i tanti agricoltori e allevatori che hanno modellato un territorio dove ambiente e produzioni sono ancora in sintonia. Siena merita di essere il luogo dove i visitatori possano conoscere la storia, ma anche le caratteristiche dei prodotti di eccellenza della Toscana. Non un museo ma una vera e propria ‘Casa’ per tutte le denominazioni agroalimentari e vitivinicole Dop Igp toscane, che istruisca ed educhi il turista e il cittadino ai temi  della cultura enogastronomica della regione.

Un’altro passo avanti per rendere più autentica e fruibile la conoscenza di quel made in Italy agroalimentare che è ormai riconosciuto come uno dei principali motivi di scelta dei flussi turistici.

Arte, cultura ed  enogastronomia, sono la base del #turismodop

Primato mondiale per l’Italia delle denominazioni Dop, Igp e Stg

Rapporto Ismea Qualivita 2018: 882 prodotti a marchio, la DopEconomy vale 15,2 mld e cresce del 2,6% (qui su InformaCibo)

Dop e Igp Rapporto 2018 Ismea Qualivita

Veneto la prima regione (vale 3,5 mld), Parma alla guida delle province (1,4 mld) (qui su InformaCibo)

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