È la provincia di Bari, con 2.764 aziende con certificazione "Bio", a detenere il record nazionale del biologico. La Puglia, con 6.873 aziende, si colloca al terzo posto in Italia per maggior numero di aziende, dopo Sicilia (9.444) e Calabria (7.978)
Dopo la recente intesa tra Accredia, Unioncamere e InfoCamere la ‘mappa’ aggiornata degli operatori con certificazione Bio è ancora più accessibile grazie all’inserimento delle informazioni nelle visure rilasciate dalle Camere di Commercio.
A oggi sono circa 60mila le aziende italiane che hanno ottenuto la certificazione “Bio”, 24mila delle quali (quasi il 40% del totale) accreditate dal sistema di certificazione nazionale solo negli ultimi tre anni.
A inizio dicembre 2017, le imprese in possesso di una certificazione Bio erano 59.461. La maggior parte delle aziende biologiche sono localizzate nel Mezzogiorno (il 55,8%), più del doppio di quelle con sede al Nord (il 23,4%) e quasi tre volte quelle del Centro Italia (il 20,8%). Più della metà (il 56%) delle imprese certificate si concentra in sole cinque regioni con la Sicilia in testa (15,9), seguita dalla Calabria (13,4), dalla Puglia (11,6), dalla Toscana e dall’Emilia Romagna (7,7).
Bio record in provincia di Bari con 2.764 aziende certificate "Bio"
La Camera di Commercio barese rende noto che è la provincia di Bari, con 2.764 aziende con certificazione "Bio", a detenere il record nazionale del biologico. La Puglia, con 6.873 aziende, si colloca al terzo posto in Italia per maggior numero di aziende, dopo Sicilia (9.444) e Calabria (7.978).
Questi dati lanciano un messaggio ben preciso: più consumatori sono attenti a salute e ambiente, più richiesta di prodotti biologici, più aziende che scelgono di produrre in modo più naturale. Questo significa che il biologico da mercato di nicchia è diventato un vero e proprio stile di vita per milioni di consumatori italiani. Al tempo stesso, sta rivestendo un ruolo sempre più importante come opportunità di rilancio per molte aziende del nostro agro-alimentare.
Mentre nell’agricoltura tradizionale ogni anno numerose imprese chiudono, cedendo il passo a realtà più grandi e strutturate, il settore del biologico sta andando in controtendenza, a dimostrazione che anche aziende di dimensioni più piccole, grazie all’applicazione dei principi dell’agricoltura biodinamica, possono stare con successo sul mercato.
Tornando ai dati e approfondendo l’analisi delle imprese Bio per forma giuridica vediamo che l’11% (6.490) è costituito da società di capitale. Di queste, oltre il 90% è una PMI ovvero con un volume d’affari uguale o inferiore ai 50 milioni di euro. Più della metà (il 55,2%) rientra nella definizione di micro impresa (con un fatturato non superiore ai 2 milioni di euro), e la metà ha un capitale sociale inferiore ai 50mila euro.