Simona Caselli riconfermata all’unanimità presidente di Areflh - InformaCibo

Simona Caselli riconfermata all’unanimità presidente di Areflh

“Continuerò l’impegno per una nuova Pac ed una nuova OCM Ortofrutta che accompagni adeguatamente le nostre produzioni”

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 27/03/2019

Per i prossimi tre anni, Simona Caselli, assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna, è stata riconfermata all’unanimità, oggi 27 marzo a Bordeaux, a presidente di Areflh, l’Associazione delle Regioni e dei produttori europei dell’ortofrutta.

Simona Caselli aveva iniziato il primo mandato nel 2016

L’assemblea annuale di Areflh che si svolge nella sede della Regione Nouvelle Aquitaine, ha provveduto a rinnovare anche le altre cariche. Simona Caselli sarà affiancata dal presidente del collegio dei produttori Jean Louis Moulon, anche lui riconfermato nella carica, e da un consiglio di amministrazione composto da rappresentanti delle Regioni e delle Associazioni di organizzazione di produttori, tra cui la AOP Finaf con sede in Emilia-Romagna.

La dichiarazione di Simona Caselli appena rieletta

Per me questa riconferma è un grande onore, soprattutto per il grande sostegno dimostratomi da Regioni e produttori di altri paesi e perché una riconferma non era mai avvenuta prima, ha scritto su Facebook Simona Caselli (nella foto). L’altra ottima notizia -ha aggiunto la presidente di Areflh- è che da oggi ha aderito ad Areflh anche la Regione Lazio, magnificamente rappresentata stamani dall’Assessora Enrica Onorati. Ora continuerò l’impegno per una nuova Pac ed una nuova OCM Ortofrutta che accompagni adeguatamente le nostre produzioni. Farlo insieme a tante altre regioni e gruppi di produttori ci dà molta più forza!”

Rudolf Moegele, numero due della Direzione Generale Agricoltura della Commissione UE era presente all’assemblea annuale di Areflha.

E proprio a Moegele la presidente Caselli si è rivolta ribadendo la richiesta da parte delle regioni agricole europee di mantenere inalterate le risorse per lo sviluppo rurale e di garantire alle Regioni il ruolo di autorità di gestione per meglio corrispondere ai fabbisogni specifici dei diversi territori e delle diverse agricolture che le Regioni stesse rappresentano.

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