Un vino dal nome di formaggio contribuisce al successo dell'"Olearia & Vinicola Villese" di Villalfonsina - InformaCibo

Un vino dal nome di formaggio contribuisce al successo dell'”Olearia & Vinicola Villese” di Villalfonsina

di Informacibo

Ultima Modifica: 15/08/2015

Villalfonsina 15 agosto 2015. Partiamo da un fatto che potrebbe sembrare buffo per raccontare la storia di una Olearia Vinicola di successo, in provincia di Chieti e a pochi chilometri da Vasto.
 
L’“Olearia & Vinicola Villese” è presieduta da Vincenzo Bucci (nella foto di Selene Baldassarri), che interpreta con passione e con  idee innovative la Cantina,  dove ieri sera si è svolta la 23ma Sagra del Vino, dell’Olio e della Bruschetta che attira, come ogni anno,  una moltitudine di gente e di appassionati di Villalfonsina e dell’intero circondario.
In questo borgo le specialità non mancano, dal vino all’olio, fino ad arrivare alla inimitabile “sfogliatella”, un prodotto di pregio che tre anni fa, per merito dell’Amministrazione Comunale, diretta dal Sindaco Mimmo Budano,  è stato insignito della Denominazione Comunale, e da allora porta il nome di “Sfogliatella De.Co”.
Un apposito Comitato organizza da tredici anni una festa-serata, molto attesa, che si terrà quest’anno il prossimo 22 agosto.
 
Ma cominciamo dal racconto buffo.
La storia  ci dice che in Abruzzo, e Villalfonsina non fa eccezione,  c’è un  vino che ha il nome di un formaggio.
Per chi ama questi due prodotti come noi, tutto ciò è il massimo: due passioni in una!
 
Il pecorino di Villalfonsina (inteso come vino) è un nome che non ha solo una storia, ma un paio di leggende: secondo la prima il grappolo assomiglia al muso di una pecora, secondo l’altra le pecore amavano brucare sotto le pergole dell’uva pecorina. E’ un vitigno che nasce ai confini tra Marche e Abruzzo, poi scende a coprire tutta la regione, è una varietà che ha bisogno di temperature non molto calde, esprime sapori minerali, aromi primari agrumati e quindi ha bisogno di fresco. Clima ideale in questo territorio.

Proprio ieri sera lo abbiamo potuto gustare in tutto il suo slendore, durante la Sagra annuale, e abbiamo nell'occasione incontrato anche  il Presidente dell’“Olearia & Vinicola Villese”, Vincenzo Bucci. 
Bucci, presiede la Cooperativa (di fronte a questo nome  molti storcono la bocca perché “cooperativa” per molti è un sinonimo non sempre di buona qualità)  dal 1994 quando i soci erano 440 e oggi sono arrivati al numero di 550.  “La soddisfazione mia più grande –ci dice il Presidente- è quella di vedere la forte richiesta di nuovi soci che arrivano, anno per  anno, dai paesi limitrofi”. Tutto ciò è un segno di orgoglio per una Cantina e un territorio dove tutti sanno che essere in tanti e “uniti” si migliora e si è più forti.
Ma tutto questo ciò crea problemi di spazi e di organizzazione.
 
Ma  Bucci non si scoraggia, “ultimamente abbiamo collocato diversi serbatoi (che ogni visitatore può ammirare sul piazzale della Cantina tanto sono belli ed imponenti) ma  presto –afferma il presidente Bucci-  ne collocheremo almeno altri quattro da tremila ettolitri ciascuno”.
Un grande passo in avanti per una Cantina che non va al Vinitaly di Verona (“perché è sì una bella manifestazione ma bisogna andarci quando i contatti si prendono prima e non a Verona…”, dice Bucci), ma che cresce e si sviluppa portando in tutta Italia il vino e un ottimo olio extravergine d’oliva, altro prodotto di  punta di questa terra.
 
La “Olearia & Vinicola Villese” rafforza l’economia di Villalfonsina
La “Olearia & Vinicola Villese”, che è una risorsa importante per l’economia di Villalfonsina, 
commercializza complessivamente  100 mila ettolitri di vino, tra Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano d’Abruzzo, Cerasuolo e Chardonnay.
 
Da quattro anni 40 soci sul totale di 550, si dedicano al Pecorino che “si vende benissimo” dice ancora Bucci, soprattutto nel settore del’Horeca. Nei più prestigiosi ristoranti dell’Abruzzo ma anche a Roma e nel Lazio, lo si può trovare con grande soddisfazione dei gourmet più esigenti.
 
La “Olearia & Vinicola Villese” e i suoi vignaioli, che sanno evidenziare al meglio le peculiarità di questo vino che ha infatti una impronta territoriale unica, riesce a  vendere ben tremila ettolitri di Pecorino all’anno di fronte all’altro vino autoctono importante, la Passerina, che arriva a 700 ettolitri.
 
Concludiamo queste righe dedicate al vino che ha il nome di un formaggio riprendendo dal sito della Cantina villese questo passo che ben racchiude il messaggio di questo territorio.
“I prodotti della “Olearia & Vinicola Villese” sono il frutto di una storia in cui si incontrano e si fondono l'amore per la terra e l'attenzione per il progresso, l'attaccamento e la dedizione al lavoro, il rispetto dei più antichi processi di vinificazione e di molitura delle olive, l'utilizzo delle più moderne tecnologie.

“Olearia & Vinicola Villese” fa parte del Consorzio di Tutela dei Vini d’Abruzzo.
Qui sotto una veduta della Sagra della Cantina di ieri sera in una foto scatta da Nicola Zinni.

http://www.consorzio-viniabruzzo.it/  

Olearia & Vinicola Villese
C.da Morandici 21

Villalfonsina Chieti

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Capo Redattore