La No Buy Challenge potrebbe aiutare la lotta allo spreco alimentare

La No Buy Challenge potrebbe aiutare la lotta allo spreco alimentare

La sfida partita da TikTok punta a evitare gli acquisti compulsivi e a prendere il controllo delle nostre spese

di Oriana Davini

Ultima Modifica: 05/02/2025

Impazza su TikTok da qualche mese la No Buy Challenge, ovvero la sfida a non comprare nulla se non beni essenziali come cibo e farmaci. E che potrebbe avere un effetto positivo anche sulla lotta allo spreco alimentare, di cui il 5 febbraio si celebra la Giornata nazionale dedicata proprio alla sua prevenzione.

La No Buy Challenge

La No Buy Challenge è una sorta di controrivoluzione che parte proprio dalle piattaforme dove, di solito, stormi di influencer recensiscono prodotti vari, facendoci venire immediatamente voglia di acquistarli usando i comodissimi link spesso forniti in reel e descrizioni. Nella maggior parte dei casi, insomma, si tratta di acquisti compulsivi relativi a beni dei quali non sempre abbiamo davvero bisogno, come abbigliamento e cosmesi.

Ecco, la sfida consiste proprio in questo: evitare di comprare qualcosa di cui non abbiamo davvero bisogno. E in questo modo spendere meno, risparmiare ma soprattutto tornare ad avere il controllo sulle proprie spese, anche piccole.

C’è chi si è lanciato in un No Buy Year, con l’obiettivo quindi non comprare nulla per tutto il 2025, e chi invece si dimostra meno inflessibile, relegando la sfida a un periodo di tempo più limitato o a un determinato comparto di prodotti.

Sarà anche questa una moda destinata a sgonfiarsi presto? Lo scopriremo nei prossimi mesi: per il momento possiamo dire che si inserisce in un trend, quello del deinfluencing, iniziato già nel 2024, che fa a sua volta i conti con inflazione, crisi economica, perdita del potere d’acquisto ma anche fast fashion e fast beauty, oltre ovviamente allo spreco alimentare.

Lo spreco alimentare

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Lo diciamo da anni e ormai dovremmo aver capito che la lotta allo spreco alimentare è una delle grandi sfide di questo periodo storico: perché c’è troppa gente che soffre la fame e troppe pattumiere sono piene di cibo ancora buono. Un paradosso inaccettabile.

Applicare la No Buy Challenge anche alla spesa alimentare potrebbe aiutarci ad acquistare solo quegli ingredienti che davvero ci servono. In che modo? Pianificando i nostri pasti, almeno per categorie: “Stasera mangio uova, domani legumi, dopodomani pasta” e via andare. Ottimizzando gli avanzi, che possono diventare nuove ricette o la schiscetta da portare in ufficio. E avendo bene in mente cosa abbiamo già in frigorifero e in dispensa, le date di scadenza: insomma organizzando la spesa con un po’ di criterio, evitando di farci ingolosire dalle offerte, dal prendi tre e paghi due. E magari andando al supermercato a stomaco pieno, così da evitare di cadere in tentazione spinti dalla fame.

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L'Autore

giornalista

Giornalista specializzata in turismo e itinerari enogastronomici