Agricoltura 4.0: crescono le start-up con 25 milioni di finanziamenti - InformaCibo

Agricoltura 4.0: crescono le start-up con 25 milioni di finanziamenti

Osservatorio Smart Agrifood: il 58% delle 98 neoimprese italiane ha ricevuto almeno un sostegno in forma di private equity, ma solo per il 46% l’ammontare delle risorse è noto. Lombardia in testa con il 53%. Vola l’e-commerce.

di Vito de Ceglia

Ultima Modifica: 29/10/2018

Con “soli” 25 milioni di finanziamenti, le startup italiane stanno rivoluzionando il comparto agrifood. A confermarlo è lo studio dell’Osservatorio Smart AgriFood (Politecnico di Milano e Università degli Studi di Brescia), che venerdì scorso ha anticipato alcuni passaggi della ricerca che sarà presentata ufficialmente all’inizio del 2019.

Dall’analisi emerge che il 58% delle startup italiane (98 quelle censite dall’Osservatorio, ma lo studio contiene anche un benchmarking a livello internazionale su oltre 1000 startup smart agriFood) ha ricevuto almeno un finanziamento in forma di private equity.

Tuttavia, solo per il 46% delle startup l’ammontare del finanziamento è noto e nel complesso si parla di circa 25,3 milioni di euro. Il 67% del finanziamento complessivo è stato raccolto da neo-imprese operanti nell’eCommerce.

Imprese 4.0, Lombardia al vertice

La Lombardia, insieme all’Emilia Romagna, è la regione con il più alto numero di startup smart agrifood (33% e 17% rispettivamente). Le imprese lombarde registrano anche il primato sul versante finanziamenti, avendo ottenuto il 53% dei 25,3 milioni di euro complessivi. A fronte di importi dunque non sconvolgenti, le nuove tecnologie si confermano il vero traino dell’innovazione nel settore, attraverso Big Data analytics (abilitanti il 42% delle soluzioni offerte) e sistemi IoT (abilitanti il 23% delle soluzioni offerte). Più contenuta, ma ugualmente significativa, l’adozione di droni (5%) e blockchain (3%).

Settore lattiero-caseario al top

Tra i dati anticipati dall’Osservatorio, si segnala quello relativo alle startup del settore lattiero-caseario (4% sul totale), in grado di offrire soluzioni volte a monitorare il benessere animale e a controllare la qualità dei prodotti. Due di queste neoimprese – Qualitade e TechMassche – hanno presentato le loro innovazioni in occasione delle Fiere zootecniche Internazionali di Cremona (26 ottobre).

eCommerce, modello di business

Dall’indagine dell’Osservatorio emerge inoltre che il 50% delle startup censite opera nell’eCommerce. Il 10% offre piattaforme per il food delivery, il 35% piattaforme per la commercializzazione di prodotti food e agroalimentare. In quest’ultimo comparto, come hanno dimostrato Biorfarm e Save by booking, si stanno imponendo business model innovativi, in grado di assicurare sostenibilità ai piccoli produttori di qualità aprendo loro un canale diretto verso i consumatori. Il 20% delle startup censite offre soluzioni di Agricoltura 4.0. Si riscontra che il 15% delle soluzioni è volto al monitoraggio da remoto delle coltivazioni in campo; il 6% alla mappatura del terreno e il 6% ai trattamenti irrigui, fertilizzanti o diserbanti, di precisione. Rilevanti, infine, gli spunti offerti dall’indagine sul versante della tracciabilità, comparto che conta il 6% delle startup italiane e che sta abbracciando l’applicazione di tecnologie innovative come la blockchain per garantire la filiera produttiva (Foodchain ed EzLab).

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L'Autore

giornalista Osservaitalia