Agroalimentare in crescita nel Lazio con l’Agro Pontino superstar
Report Intesa Sanpaolo, la provincia di Latina brilla con il 40% dell'export agroalimentare regionale con l'ortofrutta in pole position. Lazio sempre più 'bio'
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 25/10/2018
Il settore agroalimentare continua a essere un asset strategico per lo sviluppo del territorio laziale, al traino della ricchezza produttiva che caratterizza l’Agro Pontino.
E’ quanto emerso in occasione del convegno “Il valore e le potenzialità del settore agroalimentare nel Lazio” organizzato da Intesa Sanpaolo, in collaborazione con l’Ordine degli Agronomi.
Il convegno ha visto gli interventi di Pierluigi Monceri, responsabile della Direzione regionale Lazio, Sardegna e Sicilia, Lavinia Stoppani, Industry & Banking della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo e Cinzia Lamberti, presidente Ordine provinciale dei Dottori Agronomi e Forestali di Latina. A seguire una tavola rotonda che ha riunito importanti imprenditori dell’agroalimentare laziale.
Il Lazio è la nona regione italiana per superficie agricola utilizzata
Il peso dell’agroalimentare sull’economia del Lazio – ha sottolineato il report di Intesa SanPaolo – è tra i più bassi in Italia, ma il dato regionale nasconde una profonda disomogeneità a livello provinciale. Se infatti si esclude Roma, il peso dell’agricoltura sull’economia laziale sale al 4,5% per valore aggiunto e al 6,5% per occupati; dati questi al di sopra della media italiana. Inoltre il Lazio è la nona regione italiana per superficie agricola utilizzata. Con una dimensione media aziendale in crescita, ma stimata superare di poco i 12 ettari per azienda, il dato del Lazio rimane inferiore alla media italiana (14,4 ha per azienda), mostrando un territorio ancora molto frammentato, seppure avviato su percorso di progressiva razionalizzazione delle aziende. Positivi i dati sulla produttività, in crescita dal 2013, con un forte orientamento al biologico, che fa conquistare al Lazio la quarta posizione tra le regioni italiane per quota di biologico sul totale della superficie utilizzata (16,9%).
La provincia di Latina brilla nell’export agroalimentare regionale
Fondamentale il ruolo della provincia di Latina nell’agroalimentare laziale e italiano e in particolare a monte, nelle produzioni agricole, con il fertile territorio dell’Agro Pontino. Ha origine a Latina circa il 40% delle esportazioni agroalimentari del Lazio. È forte in particolare la specializzazione nell’ortofrutta: dal distretto dell’Ortofrutta dell’Agro Pontino, proviene oltre il 5% dell’export ortofrutticolo italiano.
Tra le molte produzioni in cui Latina primeggia a livello nazionale (ravanello, carote, cocomeri, fragole, olive da tavola), spicca senz’altro il kiwi, protetto dal 2004 dalla Igp Kiwi di Latina
A Latina si produce circa un terzo dei kiwi prodotti in Italia (178 mila tonnellate nel 2017), garantendo all’Italia una posizione di rilievo negli scambi globali di questo frutto. I dati più recenti (primo semestre 2018) mostrano le esportazioni provinciali di prodotti agroalimentari in sostanziale stabilità rispetto al 2017 (-0,4%). In particolare, è il comparto alimentare, che comprende l’olio d’oliva (Dop Colline Pontine), ad essere in difficoltà, con un calo del 6,8% nel primo semestre 2018, dovuto al minore export in particolare nei comparti dei piatti pronti e surgelati e dell’olio. Al contrario, l’agricoltura, in controtendenza con l’andamento registrato a livello nazionale, riesce a segnare variazioni positive sui mercati esteri (+4,9%).
In particolare, le esportazioni del distretto dell’Ortofrutta dell’Agro Pontino hanno raggiunto i 118 milioni di euro nel primo semestre del 2018, 6,8 milioni di euro in più rispetto alla prima metà del 2017 (+6,1% tendenziale), con un aumento dell’export trainato dalla Germania, destinazione che nel 2017 ha accolto quasi la metà dell’export distrettuale.
Condividi L'Articolo
L'Autore