Aiuti per 22 milioni (+35%) per la coltivazione di barbabietole - InformaCibo

Aiuti per 22 milioni (+35%) per la coltivazione di barbabietole

Un decreto ministeriale molto atteso dal settore delle barbabietole da zucchero che in Emilia Romagna vede coinvolti 4000 produttori e 500 lavoratori

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 30/07/2018

Oltre 22 milioni di euro a sostegno delle coltivazioni di barbabietole, con un aumento di oltre il 35%.  La commissione Politiche agricole della Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera allo schema di decreto del ministero delle Politiche Agricole e Forestali che modifica il regime dei sostegni accoppiati per il 2019 aumentando significativamente il sostegno per il comparto della barbabietola di zucchero che passerà da più di 16 milioni di euro a oltre 22 milioni, con un incremento superiore al 35%.

L’assessore Simona Caselli: molto atteso dal settore in Emilia-Romagna, l’impegno della regione è stato forte

Si tratta di un provvedimento molto atteso dal settore, per il quale la Regione si è fortemente impegnata– dichiara soddisfatta l’assessore regionale all’Agricoltura Simona Casellie che scongiura il rischio della scomparsa di un comparto produttivo strategico, sia dal punto di vista agricolo che industriale. Gran parte dei benefici di questo provvedimento ricadranno nella nostra regione. Non dimentichiamoci che in Emilia-Romagna sono tutt’oggi coltivati circa i due terzi della superficie complessiva nazionale a barbabietole da zucchero”.

Un appello alle istituzioni dagli addetti ai lavori del settore bieticolo-saccarifero

Nei mesi scorsi gli addetti ai lavori del settore bieticolo-saccarifero, insieme ai sindacati di categoria nazionali, Fai Flai e Uila, avevano lanciato un appello alle istituzioni regionali, italiane ed europee per salvare la coltivazione della barbabietola e per tutelare la produzione saccarifera del Paese.

Le riforme approvate in sede europea, come quella del mercato comune del 2006, avallate dai governi nazionali che nel tempo si sono succeduti, hanno portato in pochi anni alla dismissione di 16 zuccherifici su 19, con la perdita di più di 5000 posti di lavoro.

In Emilia Romagna 7 gli zuccherifici chiusi, rimasti attivi solo due

Nella regione Emilia Romagna sette sono stati gli zuccherifici chiusi e, ad oggi, rimane attivo l’impianto di Minerbio (Bo) della cooperativa CoProB e lo zuccherificio parmense di San Quirico di Sissa Trecasali del Gruppo Eridania.

La produzione bieticola, in Emilia Romagna, vede coinvolti oltre 4000 produttori e oltre 500 lavoratori nei due zuccherifici ancora attivi.

Caselli: dalla Regione messe a disposizione del comparto 1,2 milioni di euro

L’aumento del sostegno si applicherà dall’anno 2019. Per il 2018 abbiamo messo a disposizione del comparto 1,2 milioni di euro aggiuntivi con risorse del bilancio regionale– ha precisato l’assessore regionale Caselli – Uno sforzo che testimonia l’importanza e la strategicità che come Regione attribuiamo a questo settore. Se vogliamo davvero puntare sull’agroalimentare made in Italy, non possiamo permetterci di perdere la produzione di zucchero in Italia che trova in Emilia-Romagna il suo principale areale produttivo”.

Il decreto prevede anche un sostanzioso incremento del premio accoppiato per la coltivazione del riso che sta attraversando una pesante crisi di mercato. “In Emilia-Romagna le produzioni di riso sono limitate se comparate a quelle di altre Regioni. Questo non toglie– conclude Caselli – che per alcuni areali del nostro territorio il riso sia una coltura di primaria importanza per molte aziende agricole che potranno ora beneficiare dell’aumento del sostegno”.

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