Alla Selezione Internazionale Vini da Pesce, strepitoso trionfo tricolore - InformaCibo

Alla Selezione Internazionale Vini da Pesce, strepitoso trionfo tricolore

di Informacibo

Ultima Modifica: 28/05/2013

Sirolo (AN) Maggio – Terminate le fasi di degustazione, svoltesi nella suggestiva ambientazione della Riviera del Cònero, la giuria internazionale della seconda edizione della Selezione Internazionale dei Vini da Pesce, lo scorso 20 maggio,  ha emesso un verdetto che registra uno strepitoso trionfo dell’Italia enoica.

È la pugliese CASTELLO MONACI srl di Salice Salentino (LE) ad aggiudicarsi il “Calice Dorico”, premio speciale assegnato all’azienda che raggiunge il miglior risultato in assoluto. I vini che ne hanno decretato il successo, nella classifica del prestigioso trofeo che valuta le performances complessivamente ottenute dalle etichette del produttore, sono due Chardonnay IGT ed un Negroamaro rosato.

Nel corso di tre giorni, i giurati hanno valutato 543 dei 565 campioni presentati, provenienti da 259 aziende in rappresentanza di 9 nazioni: Albania, Austria, Francia, Germania, Grecia, Italia, Portogallo, Slovenia ed Ucraina.

Nelle 10 categorie in gara sono stati premiati, con 37 medaglie e 384 diplomi, ben 421 vini, pari al 77% di tutti quelli presentati. Un dato che esprime la crescita qualitativa del comparto, se paragonato al 67% della precedente edizione. Ai vini che hanno conseguito il punteggio complessivo di almeno 80 centesimi, corrispondenti all’aggettivazione “ottimo” in base al metodo di valutazione dell’Union Internationale des Oenologues, è stato assegnato il diploma di merito.

Lombardia e Veneto fanno registrare le migliori performances a livello di medaglie: 3 ori per i lombardi, 8 diverse medaglie per i veneti. Da sottolineare il risultato dell’Abruzzo nella categoria riservata ai vini rosati secchi tranquilli a denominazione d’origine, dove il Cerasuolo fa l’en plein con oro, argento e bronzo. Assoluto il predominio del Veneto, invece, nella categoria dei vini spumanti bianchi metodo charmat a denominazione d’origine a indicazione geografica e vini spumanti di qualità con residuo zuccherino non superiore a 35G/L. Complessivamente sono 10 le regioni italiane che hanno guadagnato almeno un alloro, con medaglie anche per Piemonte, Marche, Toscana, Basilicata, Lombardia, Trentino e Lazio. Doppia medaglia d’oro per i vini tedeschi, mentre si fermano ai diplomi di merito le altre nazioni in gara.

In totale, le commissioni giudicatrici hanno compilato 3.801 schede, attribuito 53.907 giudizi parziali ed utilizzato ben 4.200 bicchieri! Operazioni rese possibile in virtù della collaborazione tecnica dell’Associazione Enologi Enotecnici Italiani e del servizio dei sommeliers A.I.S. 

In una fase nella quale l’export vinicolo italiano fa segnare un lusinghiero +7%, mitigando la frenata del mercato interno, l’eccellente performance dei vini italiani alla Selezione Internazionale dei Vini da Pesce è un dato che lascia ben sperare per futuro del comparto e per la bilancia commerciale del nostro Paese.

Il Comitato Organizzatore – composto da Regione Marche, Camera di Commercio di Ancona, dalla sua azienda speciale per l’internazionalizzazione Marchet e da I.M.T.-Istituto Marchigiano Tutela Vini – è già al lavoro per orchestrare al meglio la premiazione, in programma il 22 giugno alla Marina Dorica di Ancona, nell’ambito del Campionato Mondiale di Vela d’Altura.

Ad oggi, la Selezione è l’unico unico concorso internazionale riservato a vini bianchi, rosati e spumanti di qualità tra quelli che godono dell’approvazione del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Un’indubbia occasione di confronto e visibilità per i produttori italiani che intendono competere sui mercati internazionali.

Non a caso, i giornalisti stranieri presenti in giuria hanno avuto modo di apprezzare le numerose attrazioni turistiche ed enologiche del territorio marchigiano, con tappe che, tra l’altro, hanno toccato l’Enoteca Regionale di Jesi ed i territori “a vocazione vinicola” che esprimono le venti denominazioni d’origine della regione.

Condividi L'Articolo

L'Autore

Capo Redattore