ALMA: la vocazione internazionale della Scuola di cucina italiana di Colorno - InformaCibo

ALMA: la vocazione internazionale della Scuola di cucina italiana di Colorno

di Informacibo

Ultima Modifica: 08/10/2016

di Pierluigi Dallapina
 
 
Parma ottobre 2016. Cresce la popolarità e la credibilità di Alma a livello nazionale ed internazionale, come testimonia il servizio dedicato poche settimane fa da «Panorama» alla Scuola internazionale di cucina italiana il cui Rettore è il Maestro Gualtiero Marchesi, ed il riconoscimento assegnatole dal blog di cucina Fine Dining Lovers, che la annovera fra le tre più prestigiose scuole di formazione culinaria al mondo, insieme a «Le Cordon Bleu» in Francia e all’americano «Culinary Institute of America».

A questi dati va aggiunto il fatto che sempre più privati, da ogni parte del pianeta, chiedono di poter essere ammessi ai suoi corsi di cucina.

Forte del consolidamento del proprio prestigio, Alma lunedì 3 ottobre ha inaugurato il nuovo anno accademico con una celebrazione in grande stile organizzata presso la Chiesa di San Liborio a Colorno (QUI il resoconto su INformaCIBO), a due passi dalla Reggia di Colorno, un edificio ricco di storia in cui si formano gli aspiranti chef, i futuri pasticceri, i sommelier e quei professionisti della ristorazione incaricati di diffondere l’arte culinaria italiana nel mondo.
 

La prima, come è già stato accennato, riguarda il crescente numero di privati che da ogni parte del mondo inoltrano richiesta per poter accedere ai corsi proposti da Alma, la seconda riguarda i corsi internazionali di perfezionamento per chi è già un professionista, la terza si riferisce ai lavori strutturali sulla Reggia per ampliare e riqualificare gli spazi dedicati alla didattica, mentre l’ultima novità è relativa alla crescente importanza che rivestirà l’aspetto culturale, soprattutto legato ai temi della sostenibilità ambientale, all'interno della formazione dei futuri diplomati.
Volendo poi sintetizzare l’attività di Alma in poche cifre, ma estremamente significative, si può ricordare che sono circa 1200 gli iscritti annuali ai vari corsi professionalizzanti, mentre sono un migliaio le persone che frequentano i corsi brevi o di specializzazione.

"Una delle principali novità riscontrate in vista dell’apertura del nuovo anno accademico riguarda il consistente aumento delle richieste da parte dei privati, professionisti e non, di venire a studiare a Colorno", conferma Enzo Malanca, presidente di Alma, che prova a fornire una spiegazione di questa impennata nel numero di richieste. "Grazie ai social media, la popolarità della Scuola internazionale di cucina italiana è cresciuta in maniera esponenziale. Questa popolarità – prosegue – è legata alla nostra reputazione, tanto che siamo considerati tra le tre scuole di cucina più prestigiose al mondo. Alma è unanimemente riconosciuta come la scuola di cucina italiana più importante al mondo".

Quello dell’internazionalità è stato un tratto distintivo già dalle origini della scuola, in quanto Albino Ivardi Ganapini, ex presidente di Alma e ora suo presidente onorario (leggere: ALMA, una Scuola, una Storia, un Protagonista: Albino Ivardi Ganapini), intuì fin da subito l’importanza di diffondere oltre i confini nazionali la conoscenza della cucina italiana. Una cucina che non si basa solo sulla tecnica, ma anche sulla cultura e sull’inesauribile varietà dei prodotti locali.

"La prestigiosità di Alma è riconosciuta ovunque, dagli Stati Uniti alla Malesia, dal Canada alla Corea – prosegue Malanca -. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di formare dei veri professionisti della cucina italiana, sia dal punto di vista della tecnica che da quello culturale, perché per fare bene la nostra cucina occorre conoscere le varie cucine regionali, legate a prodotti specifici che caratterizzano i diversi piatti".
 

Anche il direttore generale della scuola, Andrea Sinigaglia, sottolinea l’importanza di una formazione a 360 gradi, in modo da diplomare dei veri e propri professionisti dell’ospitalità e della ristorazione. "Oltre ad essere un centro in cui si fa ricerca e in cui si insegnano le tecniche della cucina italiana, Alma vorrà diventare una scuola attenta agli aspetti culturali, e a tal proposito abbiamo in mente l’organizzazione di eventi ed incontri legati al tema della responsabilità degli operatori dell’ospitalità nei confronti del pianeta. In pratica, recupereremo quelle tematiche legate alla sostenibilità ambientale già esplicitate durante Expo 2015".

L’aspetto della cultura verrà valorizzato anche seguendo una seconda linea di interventi. "Stiamo stringendo un rapporto sempre più stretto con il ministero dell’Istruzione e della Ricerca e con le diverse scuole alberghiere, perché vogliamo entrare a far parte di una filiera educativa".
 
Volendo fornire alcune cifre in grado di spiegare perché la reputazione di Alma sta crescendo di anno in anno, si possono citare le percentuali indicate dal direttore della scuola. "L’80 per cento dei nostri studenti, entro sei mesi dal diploma, trova lavoro, e il 30 per cento degli assunti firma un contratto con quei ristoranti in cui ha svolto lo stage", afferma Sinigallia, prima di confermare, attraverso una percentuale, la vocazione all’internazionalizzazione di Alma. "Il 50 per cento dei nostri diplomati predilige avviare un percorso di formazione all’estero".

Sinigallia continua a fornire dati ricordando che "Alma ha 85 dipendenti», che può contare sulla collaborazione di un centinaio di persone fra chef, accademici e consulenti esterni, e che «sono 500 i ristoranti italiani che accettano di offrire uno stage lavorativo agli studenti".

Tornando a parlare di progetti, il presidente Malanca annuncia interventi di riqualificazione sul complesso della Reggia, "La Provincia, che è proprietaria dell'immobile, ha dato il via libera ai lavori che verranno eseguiti per aumentare la capienza», senza dimenticarsi di citare le nuove opportunità formative rivolte ai professionisti che vogliono iniziare a conoscere le varie cucine del mondo.
«Abbiamo pensato di aiutare i professionisti ad aumentare le loro competenze, attivando corsi internazionali grazie ad una collaborazione con le scuole partner sparse per il mondo".

Questa iniziativa è già ben visibile sul sito internet di Alma, http://www.almascuolacucina.it, dove compare l'annuncio del nuovo corso internazionale di cucina cinese, che prevede uno stage, per chi è già professionista, al Chinese culinary institute di Hong Kong.

A questa opportunità formativa, si affiancano i corsi che ormai sono entrati a far parte della tradizione di Alma, come quello di cucina italiana, quello di pasticceria, quello di sommellerie dedicato al mondo del vino, quello riferito alla sala e al bar, per terminare con il corso pensato per istruire i futuri manager della ristorazione, senza dimenticare le lezioni per gli stranieri.

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Capo Redattore