Amaro Lucano: un successo lungo 120 anni, celebrato con “Selezione 7stelle” e Bruno Barbieri - InformaCibo

Amaro Lucano: un successo lungo 120 anni, celebrato con “Selezione 7stelle” e Bruno Barbieri

di Informacibo

Ultima Modifica: 16/10/2014

Milano,  ottobre 2014 – All’Hotel dei Cavalieri, la famiglia Vena ha festeggiato i primi 120 anni di Amaro Lucano.
Pasquale Vena ha ripercorso le tappe fondamentali della storia dell’azienda, fiore all’occhiello dell’industria e della cultura italiana. Con lui la moglie Rosistella Provinzano e i figli Francesco e Leonardo che hanno parlato del futuro, soprattutto in termini di comunicazione. E’ stato infatti annunciato il nuovo testimonial di Lucano, che sarà lo chef  pluristellato Bruno Barbieri. Per l’occasione, sono state presentate le due linee ristorazione: la ”Linea Anniversario” (che comprende l’Amaro Anniversario, la Sambuca, il Limoncello e il Cordial Cafè) e la “Linea Fratelli Vena” (con il Nocino, il Mirto e la Liquirizia).
Nel 1894 a Pisticci, piccolo paese della Lucania, in provincia di Matera, nel retrobottega dell’allora noto biscottificio Vena, il Cavalier Pasquale Vena creava la ricetta, tutt’ora segreta, che ha dato vita all’Amaro Lucano e che viene tramandata di generazione in generazione.  Oltre 30 erbe sapientemente miscelate tra cui assenzio, angelica, sambuco e genziana compongono il sapore inconfondibile dell’Amaro Lucano.

Alcuni anni più tardi l’Amaro Lucano fu conosciuto e apprezzato in tutt’ Italia e la premiata casa Vena, con il suo straordinario Amaro, divenne fornitrice ufficiale della reale casa Savoia. Durante la seconda guerra mondiale l’attività fu sospesa per mancanza di materie prime. Nonostante questo, lo straordinario liquore continuava a farsi conoscere.
Nella seconda metà degli anni ’50 grazie al lavoro straordinario di Leonardo e Giuseppe Vena, figli del fondatore, il laboratorio artigianale si trasformò in una realtà industriale e la produzione vide una forte impennata.

Dalla seconda metà degli anni ’60 in poi fu un’escalation di vendite. La grande lungimiranza dei fratelli Vena li spinse ad investire in grandi campagne pubblicitarie nazionali che amplificarono la notorietà dell’Amaro Lucano e lo trasformarono da un prodotto locale ad un liquore apprezzato in tutto il mondo.

Negli anni 70 l’azienda allargò il suo portafoglio, affiancando all’Amaro Lucano altri prodotti tra cui la Sambuca, il Limoncello e il Caffè.
Una tradizione che conserva in Italia produzione ed ogni altra attività del gruppo con lo stabilimento di Pisticci e la sede di Milano dove opera la direzione Marketing.
Oggi l’azienda continua a crescere puntando al mantenimento dell’alto livello qualitativo e alla conquista di nuovi mercati.
Amaro Lucano sta ottenendo numeri in crescita sui mercati esteri in particolare Stati Uniti e Brasile e nel 2014 è avvenuto lo sbarco in Cina dove sono state aperte molteplici collaborazioni con realtà del mercato asiatico che ha particolarmente apprezzato anche le versioni Cocktail dei prodotti Lucano, grazie anche alla collaborazione bartender del livello di Agostino Perrone.

Amaro Lucano prima di tutto, protagonista nel settore dei liquori
La bottiglia di Amaro Lucano ha ricevuto un leggero restyling nel 2011, con il quale si è voluto rendere più ergonomica l'impugnatura con una forma svasata e rinforzare l'immagine dei punti di forza che sono l'anno di creazione (1894) e le proprie radici locali, valorizzando l'immagine della donna nel tradizionale costume della Pacchiana. Amaro Lucano ha rinnovato la sua immagine con la nuova campagna pubblicitaria curata dall’agenzia Mc Cann Erickson, che aggiunge poco e niente dal punto di vista dell’immagine ma introduce un nuovo: “Chi vuole un lucano alzi la mano” che precede l’ormai arcinoto “Cosa vuoi di più dalla vita?”, a cui era d’obbligo pensare alla scontata risposta “Un lucano!”.
E’ tra il 2012 e il 2013 che si pensa bene di puntare sull’innovazione dell’etichetta sfruttando le proposte tecnologiche offerte dal mondo della comunicazione-grafica.
Leonardo Vena (Marketing Manager e proprietario Amaro Lucano) e Alberto Corte (brand manager Amaro Lucano) hanno affidato il progetto di rivisitazione del brand alla Robilant e la produzione delle etichette alla Nuceria Adesivi, guidata dal General Manager Guido Iannone.

120 anni. Una tradizione che si tramanda da generazioni e diventa eccellenza
L’azienda festeggia oggi i suoi primi 120 anni con il lancio di una selezione di prodotti chiamata ”7stelle”dedicata alla clientela professionale altamente specializzata che abbraccia: ristoranti, bar ed enoteche e composta da due diverse linee, la Anniversario e la Fratelli Vena.

Amaro Anniversario, Cordial Caffè, Limoncello e Sambuca sono i classici Lucano riproposti in una versione premium per celebrare i 120 anni di storia, passione e qualità che compongono la prima Linea.
La seconda rivisita in chiave contemporanea e in onore dei Fratelli Leonardo e Giuseppe Vena, i liquori della tradizione italiana: Liquirizia, Mirto e Nocino.
Innovativa e particolarmente creativa anche la collaborazione avviata con IED Istituto Europeo del Design con la creazione del “Lucano Celebrating lab” dove gli studenti hanno realizzato con un intenso lavoro di team multidisciplinare e il coordinamento di tutor professionisti, il nuovo packaging della bottiglia celebrativa dei 120 anni.
Nel celebrare l’anniversario. la famiglia Vena ha deciso di affidare allo chef pluristellato Bruno Barbieri, il ruolo di testimonial. La scelta di Bruno è stata ispirata dalla più giovane dei tre figli, Letizia, “Unica della famiglia a guardare Masterchef…” ha simpaticamente svelato lo stesso Barbieri.
Lo chef sarà testimonial del brand Lucano fino alla fine del 2015 e durante questo periodo sarà impegnato in una serie di iniziative che prenderanno man mano vita e verranno svelate al pubblico. Leonardo Vena ha però anticipato di aver letto il menu che Bruno Barbieri ha creato utilizzando Amaro Lucano in cucina e di averlo trovato decisamente interessante. Di spicco l’abbinamento dell’amaro con la selvaggina, lepre e pernice e con il Foie Gras.

(Le foto sono state scattate da Giulio Ziletti)

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Capo Redattore