Appello della Fivi e Federvini: rimandare il Vinitaly al 2021 - InformaCibo

Appello della Fivi e Federvini: rimandare il Vinitaly al 2021

Piero Mastroberardino: “Non ci sono le condizioni per un evento di livello internazionale nel solco della storia di Vinitaly”

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 14/03/2020

Gli scenari che la diffusione del coronavirus COVID-19 sta ponendo sotto gli occhi di tutti è la gravità della situazione e la scelta, per tutto il mondo fieristico, di ripensare alle date già fissate per le manifestazioni.

Parliamo del settore vino

Sull’esempio del Prowine di Dusseldorf, molti chiedono di rimandare all’anno prossimo  Vinitaly, salone internazionale del vino e distillati di Verona Fiere.

Dopo la presa di posizione della Fivi che nei giorni sorsi ha chiesto di posticipare Vinitaly al 2021, ora arriva anche l’appello di Piero Mastroberardino, Presidente del gruppo Vini di Federvini e dell’Istituto del Vino Italiano di Qualità – Grandi Marchi.

Mastroberardino:Non ci sono le condizioni per un evento di livello internazionale nel solco della storia di Vinitaly

Piero Mastroberardino

Al termine di un’ampia consultazione, tenendo conto della rilevanza che l’appuntamento di Vinitaly 2020 rappresenta per le Aziende e per il settore vitivinicolo nazionale, Piero Mastroberardino, rompe gli indugi e invita Veronafiere a continuare la riflessione per ripensare l’evento in una modalità diversa, compatibile con il mutato scenario globale: “Non ci sono le condizioni per assicurare agli espositori e ai partecipanti un evento di livello internazionale nel solco della storia di Vinitaly – afferma Piero Mastroberardino –. La professionalità e l’autorevolezza di Veronafiere vanno convogliate verso iniziative di rilancio del settore”.

Superato l’isolamento legato al contagio, sarà necessario ripartire con eventi di tipo istituzionale, che richiamino l’attenzione sul rilancio del comparto, allo scopo di superare le forti criticità in atto. “Sono convinto – prosegue Piero Mastroberardino – che potremo raccogliere, con Veronafiere, gli sforzi che il Governo e il Parlamento stanno compiendo in queste ore per il sostegno alle filiere del Made in Italy”. Va messa in atto una strategia che veda coinvolte nell’immediato le parti istituzionali e a seguire nuovamente gli operatori, una volta ristabilite condizioni commerciali e competitive sostenibili.

Matilde Poggi, presidente della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti

Matilde Poggi

Ci siamo confrontati internamente sulla questione di un Vinitaly a giugno“, dichiara Matilde Poggi, “e la maggioranza dei 220 vignaioli, che avevano già dato adesione alla fiera, si è detta favorevole ad uno slittamento al 2021. FIVI è stata l’unica associazione, tra le presenti al confronto con Verona Fiere, che ha presentato questa posizione. Se, nonostante la nostra richiesta, Vinitaly 2020 verrà confermato, ci riserviamo di avviare un confronto con Verona Fiere per valutare, a fine emergenza, i termini di una nostra eventuale partecipazione”.

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