Arriva il made in Italy doc: un passaporto per i prodotti di eccellenza - InformaCibo

Arriva il made in Italy doc: un passaporto per i prodotti di eccellenza

di Informacibo

Ultima Modifica: 31/03/2016

Roma 31 marzo 2016. Arriva il made in Italy doc per salvaguardare la qualità dei prodotti Made in Italy. Questo grazie all'approvazione ieri a Montecitorio della proposta di legge anticontraffazione (legge Senaldi).
Il testo passerà ora all’esame del Senato, che dovrebbe esprimersi entro la fine del 2016.

Con questa legge i prodotti agroalimentari e non solo, dovranno essere tutti identificabili con un apposito codice, a garanzia dei consumatori e dei produttori.
Il testo prevede l'introduzione di sistemi di tracciabilità mediante l'uso di codici non replicabili, finanziati grazie a degli appositi contributi. Si tratta di un "sistema volontario di autenticazione e di tracciabilità dei prodotti", che consenta al consumatore di conoscere l'effettiva origine dei beni che acquista attraverso adeguate informazioni sulla qualità e sulla provenienza dei componenti, delle materie prime, sul processo di lavorazione delle merci e dei prodotti intermedi e finiti.

Queste informazioni saranno collegate a un codice identificativo non replicabile, che conterrà riferimenti, riscontrabili anche per via telematica, ai dati del produttore, dell'ente certificatore della filiera del prodotto, dei distributori che fornisce il sistema di codici identificativi, nonché l'elencazione di ogni fase di lavorazione.

Il codice, spiega la relatrice Caterina Bini (Pd) "consisterà in un segno unico e non riproducibile, ottimizzato per il sistema mobile e le sue future evoluzioni e per le applicazioni per smartphone e tablet e i loro futuri sviluppi tecnologici".
Dando vita ad un sistema di tracciabilità con tre peculiarità: "consente a tutti i cittadini un'informazione puntuale, trasparente e dettagliata sui prodotti, evita contraffazioni e frodi e consente alle imprese di garantire la qualità dei prodotti e dei materiali attraverso un sistema in grado potenzialmente di promuoverne la diffusione sui mercati globali". I contributi possono essere attribuiti a micro, piccole e medie imprese, a distretti produttivi, a forme aggregative di imprese, quali consorzi, anche in forma di società, a raggruppamenti temporanei di impresa, a contratti di rete, alle start-up innovative, nonché a imprese agricole e della pesca, fino ad una quota pari a 20 milioni di euro. Previste poi delle sanzioni: sarà punito in base all'articolo 517 del codice penale, che sanziona il diritto di vendita dei prodotti industriali con segni mendaci, "chiunque appone a prodotti destinati al commercio i codici di cui alla presente legge, che contengano riferimenti non corrispondenti al vero, ovvero pone in vendita o mette altrimenti in circolazione i medesimi prodotti".

Confartigianato commenta la proposta di legge che ora passa al Senato
Il presidente di Confartigianato Giorgio Merletti ha manifestato piena soddisfazione per l’approvazione del testo alla Camera sottolineando che il nuovo sistema di certificazione consentirà ai prodotti manifatturieri italiani di distinguersi dalla concorrenza sleale delle imprese che, pur producendo all’estero, si fregiano del marchio made in Italy.

Il made in Italy ha per protagoniste 319.000 imprese artigiane manifatturiere con 972.000 addetti che producono l’eccellenza manifatturiera apprezzata nel mondo. Nel 2015 gli artigiani e le piccole e micro imprese italiane hanno esportato prodotti per un valore di 115,9 miliardi di euro, massimo storico, pari al 7,1% del Pil, con un aumento del 3,9% rispetto al 2014. Con questi numeri, nessun Paese al mondo più dell’Italia ha il dovere di difendere e valorizzare l’identità dei propri prodotti. Ben venga, quindi, una legge che punta a certificare l’origine e la qualità della nostra manifattura e a promuovere la trasparenza dell’informazione ai consumatori”. Così ha aggiunto in una nota Confartigianato sulla proposta di legge, “Disposizioni per l’introduzione di un sistema di tracciabilità dei prodotti finalizzato alla tutela del consumatore”, di cui è primo firmatario l’On. Angelo Senaldi.

Ed ora si aspetta l'approvazione finale da parte dei senatori.

Condividi L'Articolo

L'Autore

Capo Redattore