Barilla rinnova la pasta con grani duri 100% italiani e lancia il Manifesto del Grano Duro
Paolo Barilla, vicepresidente del Gruppo: “Arriviamo oggi ad un risultato straordinario, derivato da molti anni di ricerca sulla materia prima e di lavoro sull’intera filiera”
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 12/05/2020
Barilla, il marchio di pasta più venduto in Italia e conosciuta in tutto il mondo per la qualità dei suoi prodotti, rinnova la sua pasta classica rendendola ancora più buona e corposa, realizzandola interamente con grani duri 100% italiani.
Scelti tra le varietà migliori, sono caratterizzati da un alto contenuto di proteine, elevata qualità del glutine, colore giallo dorato e un basso contenuto di ceneri (sali minerali). Gli ingredienti perfetti per condire una «ricetta tricolore» che dimostra lungimiranza, attenzione e impegno concreto verso il nostro Paese. Alla base, la stretta collaborazione con mugnai, cooperative e consorzi, agricoltori e istituzioni che hanno scelto di far convergere i propri patrimoni di conoscenze, strumenti ed esperienze per valorizzare la filiera agricola italiana e dare vita a una produzione di altissima qualità.
Alla base di questo lancio, Barilla ha posto una vera e propria dichiarazione d’intenti e obiettivi concreti, una innovativa visione di prodotto e di filiera all’insegna dell’eccellenza e della valorizzazione di risorse, comunità locali, territorio e ambiente.
Questi principi si concretizzano in un prospetto in dieci punti – Il Manifesto del Grano Duro – che contiene gli impegni dell’azienda per una pasta di qualità con grani duri italiani e prodotta responsabilmente.
La pasta Barilla realizzata con grani duri di 13 regioni italiane
Barilla ha realizzato una pasta con esclusive varietà di grani duri coltivate in 13 regioni italiane; forte di un continuo rinnovamento e ammodernamento di tutte le fasi della produzione, ha ridisegnato le geometrie dei principali formati di pasta, aumentandone spessori e diametri. Si è ottenuto così un prodotto che si distingue per un’esperienza sensoriale superiore già al primo assaggio: una pasta nuova, tenace, ancora più corposa e sempre al dente.
Rinnovate anche le confezioni, che mantengono l’iconico logo rosso ma sostituiscono il classico blu Barilla tingendo i box di un azzurro brillante: il colore di quel cielo italiano sotto cui è prodotta e lavorata una pasta che fa dell’italianità e dei suoi elementi di mediterraneità, naturalità ed energia positiva il proprio punto di forza. I pack rispecchiano, inoltre, l’attenzione e la responsabilità verso l’ambiente dell’intero progetto: realizzati in cartoncino di fibra vergine proveniente da foreste gestite in modo responsabile secondo standard certificati, sono interamente riciclabili nella filiera della carta, senza che il consumatore debba separare la finestra in plastica.
Paolo Barilla, vicepresidente del Gruppo Barilla
«Questo progetto, di cui il prodotto finale è solo il risultato più evidente, rappresenta il nostro impegno a investire sull’agricoltura italiana, con l’obiettivo di avere sempre più grano duro nazionale di alta qualità coltivato in modo sostenibile – spiega Paolo Barilla, vicepresidente del Gruppo – Arriviamo oggi ad un risultato straordinario, derivato da molti anni di ricerca sulla materia prima e di lavoro sull’intera filiera, frutto degli accordi realizzati con oltre 8mila agricoltori italiani e del Protocollo d’intesa siglato a fine dello scorso anno con il Ministero dell’Agricoltura».
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