Bonat: il Parmigiano Reggiano più amato dagli chef protagonista in Giappone
di Informacibo
Ultima Modifica: 21/04/2013
Nella terza tournée giapponese del Teatro La Fenice di Venezia, tenutasi all’insegna di Giuseppe Verdi, in occasione dell’apertura del 51° Osaka International Festival, al termine del concerto dell’Orchestra e del Coro del Teatro La Fenice in omaggio al compositore di Busseto, ma anche di Rossini e Puccini, durante la cena di gala, svoltasi nell’esclusivo ristorante del Regis Hotel Starwood di Osaka, tra i grandi prodotti made in Italy spiccava il pluripremiato Parmigiano Reggiano Bonat nelle interpretazioni di Gian Nicola Colucci, executive chef al Ristorante dell’Hotel Danieli di Venezia facente parte dello stesso gruppo Hotel Starwoods.
Tra i tanti pregevoli piatti ispirati ai brani musicali verdiani, lo chef Colucci in collaborazione di altri chef Natalino Nakahigashi, Toshifumi- Chef La veduta e Abe Makoto, Main Kitchen chef, ha ideato una serie di bocconcini sfiziosi al Parmigiano Reggiano Bonat: “un tricolore con sformatino di broccoli, spinaci e Parmigiano Reggiano Bonat, “una crema di mozzarella, Parmigiano Bonat e spuma di pomodoro e basilico”, “carpaccini di manzo con scaglie di Parmigiano Reggiano Bonat”. Una degustazione di diverse annate di Parmigiano Bonat (dai 36 mesi ai sette anni) è stata particolarmente gradita dai numerosi ospiti.
Una serata dove alla maestria dei grandi chef si univa la bontà dei grandi prodotti made in Italy.
Tricolore con sformatino di broccoli, spinaci e Parmigiano Reggiano Bonat
La terza tournée in Giappone del Teatro La Fenice è stata organizzata, come le precedenti, da Asahi Shimbun in collaborazione con Bunkamura (Tokyo) e TBS (Tokyo Broadcasting System), sotto il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Tokyo e dell’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo.
Hanno collaborato inoltre alla tournée la Regione del Veneto, Confindustria, Camera di Commercio Venezia e la Città di Venezia.
La tournée, che faceva parte delle iniziative di «Italia in Giappone 2013», è stata affiancata da altri significativi eventi, tra cui una mostra virtuale sui musei veneziani a cura della Fondazione Musei Civici di Venezia, visibile presso il Regis Hotel Starwood di Osaka.
Link: Otello di Giuseppe Verdi (dall’Atto 1) – Otello – La perfidia di Jago, ‘Credo in un Dio crudel che m’ha creato’
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Il Parmigiano Reggiano Bonat
Parma 21 aprile 2013. Nei giorni scorsi il portale “Dissapore” nel pubblicare le “50 cose che ci hanno cambiato la vita”, nell’elenco delle 50 meraviglie dell’agroalimentare italiano ha inserito il Parmigiano Reggiano Bonat con questa descrizione: “La famiglia Bonati vince medaglie con irridente facilità e da 4 generazioni porta il suo Parmigiano sulle tavole dei migliori ristoranti del mondo. Il segreto? Privilegia le stagionature lunghe”.
E’ proprio vero, il Parmigiano Bonat è il formaggio dei grandi chef perchè è il Re delle stagionature…. lunghe!
Il Parmigiano Reggiano Bonat, dai 36 mesi fino ai dieci anni di stagionatura, lo potete infatti trovare a Basilicanova (Azienda Agricola Bonati Giorgio e Gianluca di Basilicanova – Montechiarugolo in provincia di Parma) ma anche nei migliori piatti dei ristoranti stellati in Italia e nel mondo, dal Ristorante Sadler di Milano all’ Hotel Ambasciatori in Via Veneto a Roma, dal Four Season Hotel di Milano e di Firenze al famoso Baretto al Baglioni di Milano, dagli chef stellati Aimo e Nadia di Milano al fascinoso Bulgari hotel di Milano, da La Meridiana Relais & Chateaux di Savona al ristorante Alta Cucina di Sportorno con lo chef Giacomo Gallina, dal Forte Village di S. Margherita Pula di Cagliari al ristorante Bice di Milano e all’estero: il Valentino’s reastaurant Santa Monica in California, il Le Coque d’Or nella centralissima Tokyo, Enoteca Pinchiorri di Tokyo, Mosconi Restaurant di Luxembourg e Le Cirque di New York.
Il Formaggio Parmigiano Reggiano Dop Bonat, che fa parte con orgoglio della famiglia del Consorzio del Parmigiano Reggiano, presieduto dal Presidente Giuseppe Alai, che ne tutela, sotto tutti gli aspetti, le rigorose regole stabilite dal Disciplinare di produzione impegnandosi contro le sue imitazioni in tutto il mondo, è stato definito “Fuoriclasse” dalla prima Guida dei formaggi edito dal Gambero Rosso, identificata con il simbolo dei 3 spicchi su un tagliere: a significare la distinzione da tutti gli altri per bontà, equilibrio ed eleganza. Durante l’ultima edizione di Cibus si è aggiudicato la Medaglia d’Oro ALMA Caseuscome migliore Parmigiano Reggiano d’Italia.
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