Colomba Mongiello: indagare sulle vendite sottocosto dell’Olio come previsto dalla "salva olio" - InformaCibo

Colomba Mongiello: indagare sulle vendite sottocosto dell’Olio come previsto dalla “salva olio”

di Informacibo

Ultima Modifica: 15/11/2015

Parma 15 novembre 2015. L’onorevole Colomba Mongiello, vice presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della contraffazione, anche alla luce dell’inchiesta del procuratore Guariniello sulla truffa del “falso” Olio Extravergine, in una dichiarazione ha auspicato una "istruttoria rigorosa ma rapida per restituire fiducia e credibilità all'intero comparto olivicolo".
 
L’onorevole del Pd ha poi aggiunto: "L'indagine dell'Antitrust sull'olio extravergine applica alla lettera una norma della 'salva olio' ed è la positiva risposta alla crescente sensibilità  sociale ai temi della qualità produttiva e della sicurezza alimentare".
"È importante che authority di controllo e consumatori dialoghino positivamente – aggiunge Mongiello – perché ciò rafforza il principio di trasparenza che è un caposaldo della legge 'salva olio'. Proprio per questa ragione il Parlamento, su mia iniziativa, decise di prevedere l'intervento dell'Antitrust rispetto a fenomeni di possibile alterazione del mercato e della concorrenza, nel nonché di migliorare leggibilità e chiarezza delle etichette, oggi così decisive nelle indagini amministrative e penali che interessano alcuni grandi marchi”.
 
L'Antitrust vigili sulle vendite sottocosto
“Mi auguro che l'Antitrust vigili attentamente anche sulle vendite sottocosto, proibite dalla 'salva olio' eppure ancora molto diffuse soprattutto nelle aree più colpite dalle calamità naturali e fitopatologiche. Invito i consumatori e le parti sane della filiera ad avere fiducia nella magistratura e nell'Antitrust – conclude Colomba Mongiello – istituzioni il cui unico movente è la tutela di chi produce e consuma qualità Made in Italy".
 
Intanto domani a Parma si svolgerà un importante incontro su “responsabilità amministrative e penali da reato agroalimentare”,  promosso da ACCREDIA, FederQuality e S.S.I.C.A. di Parma.


 

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