Da Wine2Wine digital, Osservatorio Vinitaly-Nomisma: “Il wine business nell’era post Covid-19” - InformaCibo

Da Wine2Wine digital, Osservatorio Vinitaly-Nomisma: “Il wine business nell’era post Covid-19”

Il futuro del vino: potenziamento dei servizi di delivery, rafforzamento nella Gdo, vendite su multicanalità e fondi Ocm. Oggi domenica la Giornata Congressuale Assoenologi, le parole della ministra Bellanova

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 22/11/2020

In tempo di Covid – 19 il mondo del vino discute di questo anomalo 2020 e si prepara al futuro puntanto sul potenziamento dei servizi di delivery, rafforzamento nella grande distribuzione, vendite su multicanalità e fondi Ocm. Wine Club fondati sull’economia delle relazioni, pensati per condividere enopassioni e inviare ai soci prodotti ad personam, piattaforme proprietarie di e-commerce, e tanta condivisione delle wine experience, rigorosamente online e segmentate per target.

L’Italia del vino italiano guarda oltre il 2020 e cambia fisionomia al proprio business, come rileva l’indagine “Il wine business nell’era post Covid-19”, presentata nel Summit internazionale Wine2Wine Digital dall’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor che si concluderà martedì 24 novembre.

L’ indagine, su un panel di 165 aziende (che rappresentano 4 miliardi di euro il fatturato cumulato, di cui 2,5 miliardi relativi all’export, il 40% del totale Italia), ritrae un settore che ha vissuto il 2020 come uno spartiacque, in cui in pochi mesi sono state spazzate via decenni di certezze.

Innovazione è la parola d’ordine, non tanto nella presenza sui social che riguarda già da tempo la quasi totalità delle imprese, quanto nella necessità di attivare sempre più strumenti crossmediali, di intensificare il rapporto diretto, di prestare maggiori servizi all’utente e di profilare pubblici di consumatori da fidelizzare negli anni.

Per guardare la diretta del Summit internazionale Wine2Wine Digital

Per fare degli esempi, nel 2019 i wine club erano uno strumento di nicchia (11% del panel), mentre tra qualche mese la quota salirà al 57%. Lo stesso vale per le degustazioni a distanza, professionali e non, che passeranno dal 16% all’84%. Quasi un plebiscito anche per la vendita diretta attraverso l’attivazione di un canale e-commerce: dal 55% all’87%. Ma la svolta, per la verità più marcata tra le grandi aziende, non finisce qui.

Le nuove consapevolezze per controbattere alla crisi congiunturale si concretizzano nelle vendite multicanale (74,1%), nella maggior diversificazione dell’export (74,1%), nella brand awareness, nella maggior condivisione con importatori e distributori, nell’accelerazione delle strategie di engagement sui social.

Il dg Veronafiere, Giovanni Mantovani: alle difficoltà sui mercati le aziende stanno reagendo con vitalità

Maurizio Danese e Giovanni Mantovani, presidente e Dg di VeronaFiere

Era importante fotografare lo stato dell’arte attraverso la voce diretta delle imprese. Il risultato, se da una parte conferma le difficoltà sui mercati già riscontrate dal nostro Osservatorio, dall’altra dimostra una grande vitalità delle aziende, impegnate sin da subito in una transizione epocale del proprio modo di fare business sotto il profilo commerciale, del marketing e della comunicazione. Questi scenari evolutivi -ha detto il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani- saranno abbondantemente approfonditi in questi giorni a wine2wine con oltre 70 appuntamenti dedicati”.

Anche sulle principali strategie post-Covid i produttori parlano una lingua nuova, per un settore che sino a oggi si è evoluto più in campo e nel bicchiere che negli uffici. In primo piano, il giusto mix di presenza (alle fiere internazionali), l’ulteriore potenziamento dei canali online e dell’enoturismo, il potenziamento nel canale Gdo (in costante crescita) e le immancabili masterclass online.

La certezza generale è che nei prossimi 2-3 anni cambierà tanto (solo l’1% dichiara che tutto tornerà come prima), mentre le opinioni più diffuse prevedono riduzioni, in Italia e all’estero, del numero di locali e dei consumi fuori casa, a cui contrapporre l’impatto positivo dato dall’incremento delle vendite online e dall’aumento della domanda di vini autoctoni, biologici, sostenibili.

Tra le misure di sostegno richieste alle istituzioni per far ripartire il settore, al primo posto figurano i fondi dell’Ocm promozione, da poter utilizzare non più solo sui Paesi extra-Ue ma anche sui mercati europei (65%). Una istanza, questa, a sostegno dei mercati di prossimità, che stanno soffrendo più di altri.

A seguire, le campagne istituzionali, gli incentivi alla digitalizzazione e rilancio degli eventi fieristici.

Oggi domenica la Giornata Congressuale Assoenologi

La Ministra Teresa Bellanova ha aperto stamane i lavori insieme al Presidente Assoenologi Riccardo Cotarella e al Direttore Generale VeronaFiere Giovanni Mantovani

Le parole della ministra alle Politche agricole:

Ripercorrendo il nostro lavoro sul livello nazionale e sui tavoli europei, ieri ho voluto lanciare l’idea di un nuovo “Piano di sviluppo” dell’intera filiera vitivinicola italiana, in grado di parlare al futuro e presidiare quello che succederà nei prossimi anni. Ed è anche per questo che ho chiesto al Ministro Di Maio di attivare rapidamente un Tavolo con Ministero dell’Agricoltura, Ministero degli Esteri, Ice, e rappresentanti di tutta la filiera vitivinicola. Un Progetto organico capace di mettere a sistema le tante buone pratiche attivate negli anni, e a valore tutta l’esperienza maturata, punti di criticità inclusi, soprattutto per rafforzare l’ambito internazionale dove il Made in Italy è molto apprezzato e dove però non riusciamo ad essere presenti e forti come potremmo.
Chiamando a raccolta tutte le energie disponibili, e trovando nella sostenibilità il fattore di condivisione, così da far convergere interessi oggi non sempre allineati.
Sostenibilità che io ritengo già adesso elemento dirimente e fattore unificante: nel 2021 faremo partire il sistema unitario di certificazione della sostenibilità; in questa direzione orienteremo tutti gli strumenti di intervento a disposizione che verranno dalla nuova Pac e dal Next generation EU.​
Non sta a me dire quanto proprio il ruolo delle enologhe, che io auspico sempre più numerose, e degli enologi può essere determinante in questa direzione e fondamentale sul versante dell’innovazione, nell’intreccio tra locale e globale, nella salvaguardia del territorio e nella cura dei nostri paesaggi, nella relazione sempre più incalzante tra singoli territori e mondo, tra memoria e futuro. Il vostro apporto è fondamentale”.

“Lo sapete”, ha detto la ministra Bellanova, “in quest’anno la mia attenzione per il settore vitivinicolo è stata sempre altissima, come d’altra parte per l’intera filiera agroalimentare, e sono stati costanti e numerosi i confronti con tutti voi nella necessità di monitorare momento dopo momento il quadro che si presentava sotto i nostri occhi avendo come riferimento un solo, prioritario obiettivo: mettere in sicurezza settore, imprese, lavoratrici e lavoratori. Tutto il lavoro fatto è andato e andrà in questa direzione, convinta come sono che solo così possiamo concretamente e realisticamente progettare ripartenza e rilancio.

Parole che sono diventate a giusto titolo la chiave di volta delle nostre politiche; hanno caratterizzato tutti i provvedimenti assunti in questi mesi; individuano l’impianto della Legge di bilancio adesso all’attenzione del Parlamento dove non a caso destiniamo risorse considerevoli alle filiere;  caratterizzano la struttura della nostra Strategia nazionale per il Sistema agricolo, agroalimentare, della pesca e dell’acquacoltura nell’ambito del Piano nazionale Ripresa e Resilienza.

Un impianto complessivo e organico, dunque, in cui a giusto titolo si inserisce – lo voglio sottolineare – anche la modifica al disciplinare di produzione del Prosecco Rosé Doc per cui abbiamo avuto recentemente il via libera dall’Europa, con la nuova Doc a cui faccio i miei migliori auguri e che consente ai produttori una ulteriore leva di presidio e conquista dei mercati internazionali”.

Tutti gli appuntamenti di “Wine2Wine digital” fino al 24 novembre 2020

Le vendite di vino in Gdo, focus a Wine2Wine di Vinitaly: appuntamento il 23 novembre

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