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Enoturismo in Puglia: un fenomeno tutto da studiare

di Informacibo

Ultima Modifica: 09/04/2013

Verona, 09 aprile 2013 – Una visita che dura mediamente dai 30 ai 60 minuti, quasi sempre accompagnata da una passeggiata fra le vigne (possibile nel 91,6% dei casi); gruppi che vanno dagli 11 ai 20 visitatori (soprattutto famiglie e coppie) che, al termine del tour, degustano i vini di produzione in una sala appositamente allestita, con una capienza media fra i 25 e i 50 posti. È questa la fotografia che emerge dalla ricerca statistica dal titolo “L’enoturismo in Puglia: verso una scoperta culturale”, condotta dallo staff della prof. Magda Antonioli, docente e coordinatore del Master in Economia del Turismo presso l’Università Bocconi di Milano, in collaborazione con il Movimento Turismo del Vino Puglia.

L’indagine, commissionata dall’assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, è stata rivolta a un campione di aziende vitivinicole della regione, socie e non del Movimento Turismo del Vino Puglia, intervistate con lo scopo di far emergere punti di forza e margini di miglioramento di questo specifico segmento,valutando possibili azioni in favore del comparto.

Assessore NardoneDopo il prestigioso riconoscimento giunto dalla rivista internazionale Wine Enthusiast” ha sottolineato l’assessore all’agricoltura Fabrizio Nardoni –che ha inserito la Puglia nellatopworldwinedestinations2013, la regione è infatti diventata un caso di studio per comprendere la nascita e l’evoluzione di un fenomeno che coinvolge un numero crescente di imprese, operatori e appassionati del settore.E per il futuro è nostra ferma intenzione lavorare sempre più e sempre meglio al rafforzamento del binomio agricoltura-turismo.”

Obiettivo è stato quello di fornire un quadro il più possibile dettagliato dell’offerta delle aziende vitivinicole della regione non solo in termini strutturali e dimensionali ma anche sotto il profilo della molteplicità e tipologia dei servizi offerti al turista/visitatore. Alle aziende è stato inoltre chiesto di esprimere una valutazione circa alcune connotazioni dimensionali e qualitative della domanda che attualmente costituisce il turismo enogastronomico della regione, aggiungendo anche una valutazione personale sulle iniziative da realizzare per favorirne la crescita.

Tra gli altri dati spicca l’importanza della certificazione dell’accoglienza in cantina, rilasciata esclusivamente ai soci del Movimento Turismo del Vino, di cui si fregia il 27,3% degli intervistati, considerata da un lato un tratto distintivo a garanzia degli enoturisti, dall’altro un motivo di prestigio per l’azienda che l’ha ottenuta.

Per quanto riguarda il responsabile dell’accoglienza, ben il 32,7% dichiara che a dare il benvenuto ai visitatori e a guidarli nella visita in cantina o ai vigneti è il proprietario in persona, seguito da un 18% dove l’accoglienza è affidata al responsabile delle vendite. Aproposito della conoscenza delle lingue straniere, l’inglese è utilizzato dal 93,2% delle aziende coinvolte, seguito a ruota da francese, spagnolo e tedesco.

In merito ai servizi offerti dalle cantine, si rileva che solo nel 15,9% dei casi c’è possibilità di pernottamento, mentre i servizi di ristorazione sono disponibili nel 31,8% delle aziende coinvolte nel panel. Da notare il dato relativo ai servizi di vendita: il 50% delle aziende offre ai visitatori la possibilità di acquisto non solo dei vini di produzione ma anche di altri prodotti tipici del territorio; il particolare più interessante, tuttavia, è che ben la metà di queste propongono in vendita prodotti tipici di produzione di altre aziende locali. Si tratta, quindi, di un positivo esempio di collaborazione fra imprese diverse, come conferma anche un ulteriore elemento secondo il quale il 54,6% delle aziende intervistate ha attivato convenzioni con altri esercizi della zona. Un circuito di cooperazione che favorisce la distribuzione del reddito da turismo sul territorio e invoglia il visitatore a scoprire altri imprenditori e luoghi di quell’area.

Infine, per quanto riguarda il ruolo degli eventi, c’è una curiosità: gli appuntamenti a maggiore attrattività di turisti/visitatori sono quelli che si collocano rispettivamente a livello nazionale (Cantine Aperte), regionale, (Puglia Open Day), locale (feste locali ed eventi aziendali).Ed è proprio in questo periodo che si va a collocare in maggior numero di visite presso le cantine intervistate. A dimostrazione del fatto che comunicazione e promozione continuano a rimanere i punti fondamentali della crescita dell’enoturismo. Un messaggio prontamente raccolto dalle istituzioni pugliesi che non a caso hanno sfruttato la vetrina offerta da Vinitaly per presentare un’altra grande iniziativa: si tratta di “Wine & Movies” iniziativa promossa dal Consorzio Movimento Turismo del Vino Puglia, nell’ambito del progetto Puglia “Open Day”. Mtv Puglia, in collaborazione con Apulia Film Commission, offrirà ai winelovers la possibilità di abbinare la loro passione per il vino quella per lo schermo, attraverso la proiezione di audiovisivi e documentari di audiovisivi e documentari di autori pugliesi o realizzati in Puglia su temi che valorizzano il rapporto fra territorio ed enogastronomia.

Il risultato è un ritratto attendibile della Puglia enoturistica, che descrive l’evolversi degli aspetti sociali, degli stili di vita, del costume, evidenziando il cambiamento delle abitudini dei turisti, dei loro bisogni e capacità economiche.

Da questa indagine – conclude Magda Antonioli –emergono informazioni che offrono un quadro davvero positivo dell’offerta enoturistica pugliese, assolutamente leader in Italia. La Puglia è decisamente avanti in termini di capacità di accoglienza sia per quanto riguarda la preparazione professionale che per l’abilità nel proporre il territorio nella sua globalità. Lavolontà di fare sistema consente inoltre alle imprese pugliesi di catturare target diversi di visitatori, dai foodies alle famiglie, dal turista religioso a quello generalista.”

I NUMERI DELLA RICERCA

  • Numero di questionari inviati:200

  • Numero questionari validi:91

  • Di questo universo, cantine socie del Mtv Puglia: 50

  • Cantine Mtv Puglia che hanno già conseguito la certificazione “Accoglienza con i fiocchi”:40,7%

  • Gestione dell’accoglienza:nel 32% dei casi dal proprietario

  • Lingua più utilizzata:inglese (93,2%) seguito da francese, spagnolo e tedesco

  • Durata media di una visita:60 minuti

  • Disponibilità visite nei vigneti:91%

  • Possibilità di pernottamento:15,9%

  • Servizi di ristorazione:31,8%

  • Vendita altri prodotti tipici oltre al vino aziendale:50%

  • Aziende con convenzioni attive con altre realtà del territorio: 54,6%

  • Visitatori:il 29,4 % si muove in gruppi tra le 11 e le 20 unità

  • Periodicità delle visite:da maggio a settembre in coincidenza con la bella stagione e le iniziative promozionali e turistiche organizzate dalle istituzioni di competenza tra cui il MTV Puglia.

Movimento Turismo del Vino Puglia http://www.mtvpuglia.it/

http://www.vinidipuglia.com/

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Capo Redattore