Fairtrade in Italia: il commercio equo e solidale piace alle aziende e ai consumatori

Cresce il Fairtrade in Italia: il commercio equo e solidale piace alle aziende e ai consumatori

Nel 2024 il valore dei prodotti venduti in Italia con almeno un ingrediente Faitrade ha superato i 550 milioni di euro

di Oriana Davini

Ultima Modifica: 05/06/2025

Cresce in Italia l’impatto delle scelte sostenibili: lo dimostrano i numeri relativi alle vendite dei prodotti certificati Fairtrade e delle aziende che scelgono un modello di approvvigionamento più equo, trasparente e attento ai diritti umani lungo tutta la filiera.

E allora partiamo dall’inizio: cosa vuol dire Fairtrade?

Fairtrade: cosa vuol dire commercio equo e solidale

Fairtrade è un sistema di certificazione internazionale, nato all’interno del commercio equo e solidale, impegnato nella promozione della sostenibilità e nella tutela dei diritti umani e ambientali. Attraverso una famiglia di marchi riconosciuti in tutto il mondo, garantisce che una vasta gamma di prodotti come caffè, cacao, banane, zucchero di canna, tè, frutta secca, riso, spezie, fiori, siano coltivati o realizzati nel rispetto di condizioni eque, volte a migliorare la qualità della vita di agricoltori e lavoratori in Asia, Africa e America Latina.

Il cuore del sistema Fairtrade è il Prezzo Minimo garantito, che consente ai produttori di coprire i costi medi di una produzione sostenibile. A questo si aggiunge il Premio Fairtrade, una somma aggiuntiva destinata a finanziare progetti collettivi: dall’acquisto di attrezzature agricole alla costruzione di infrastrutture, dal sostegno all’istruzione dei bambini alla realizzazione di pozzi e ambulatori per le comunità locali.

Promuove inoltre pratiche di agricoltura sostenibile, la tutela della biodiversità, la parità di genere e il contrasto al lavoro minorile, collaborando con aziende e istituzioni per rafforzare le filiere etiche e sostenere la transizione agroecologica a livello globale.

Oggi, Fairtrade rappresenta complessivamente 1,9 milioni di agricoltori in 75 paesi del mondo e porta più di 30mila prodotti sugli scaffali di negozi e supermercati di oltre 150 nazioni.

Il Fairtrade in Italia

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In Italia i numeri legati al commercio equo e solidale sono in crescita sia per quanto riguarda le vendite, sia il numero di aziende che sceglie questo modello di approvvigionamento. E questo nonostante l’instabilità dei mercati internazionali e il caos prezzi, che ha colpito prodotti agricoli come cacao e caffè.

Attualmente, nel nostro paese sono in vendita più di 2500 prodotti realizzati con almeno un ingrediente Fairtrade, per un valore complessivo che, nel 2024, ha superato 550 milioni di euro: il dato include non solo le materie prime ma anche i prodotti trasformati che usano uno degli ingredienti certificati, per esempio i biscotti.

Il merito di questa crescita? Secondo un’indagine Nielsen, è merito di consumatori più consapevoli. Sei italiani su 10 giudicano affidabili i prodotti etici e la brand awareness del marchio Fairtrade è cresciuta di 8 punti rispetto al 2021. Insomma, Fairtrade emerge come una certificazione moderna e intergenerazionale, capace di intercettare anche le generazioni più giovani.

“Rafforzare le filiere – spiega Paolo Pastore, direttore generale di Fairtrade Italia – oggi significa tutelare i diritti umani, affrontare le sfide ambientali e costruire insieme un’economia che guarda al futuro. Non è solo questione di prezzi giusti ma di responsabilità condivisa”.

Grazie all’aumento degli acquisti italiani, il Premio Fairtrade, ovvero la somma extra versata per ogni prodotto venduto e usata per finanziare progetti collettivi di sviluppo, è cresciuto del 4%, generando quattro milioni di euro. Merito soprattutto di categorie come il cacao, le banane e il caffè.

I prodotti Fairtrade più venduti in Italia

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Tra i prodotti Fairtrade più venduti in Italia, le banane conquistano il primo gradino del podio con oltre 14mila tonnellate (in crescita dell’1,5% rispetto al 2023). Seguono il cacao, che supera le 10mila tonnellate (più 5%), lo zucchero di canna e il caffè, che nonostante l’anno critico a livello globale in tema di prezzi fuori controllo, è tornato sopra le 800 tonnellate, in crescita di oltre il 12%.

“vediamo una crescente domanda di prodotti sostenibili e tracciabili da parte di retailer e consumatori – sottolinea Thomas Zulian, direttore commerciale di Fairtrade Italia -. Le aziende italiane stanno dimostrando di saper interpretare con visione il proprio ruolo nella transizione etica”.

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L'Autore

giornalista

Giornalista specializzata in turismo e itinerari enogastronomici