I ristoratori non ci stanno: sale la preoccupazione per le chiusure di Natale - InformaCibo

I ristoratori non ci stanno: sale la preoccupazione per le chiusure di Natale

Lo chef Alessandro Circiello: Incomprensibile e ingiusto. Capisco la prudenza, i dovuti accorgimenti per la salute dei cittadini ma si colpisce troppo un settore come il nostro

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 30/11/2020

A pochi giorni dalla scadenza del Dpcm del 3 novembre, il governo è al lavoro per elaborare il provvedimento che delineerà le regole per le vacanze natalizie. Stando alle ultime indiscrezioni, tra le ipotesi più probabili allo studio, ci sono: spostamenti tra Regioni limitati ai ricongiungimenti tra parenti stretti, controlli per chi trascorrerà il periodo all’estero, misure per evitare assembramenti durante lo shopping, ristori anche per le attività che ruotano attorno al turismo invernale.

Ma la preoccupazione sale tra i ristoratori in quanto dal nuovo Dcpm si ipotizza la chiusura totale dei ristoranti anche nelle “zone gialle” per il 25 e 26 dicembre.

Se fosse così la scelta aggraverebbe ancora di più la situazione dei ristoranti e per questo sale il livello di allerta dei ristoratori italiani, che rischiano molto economicamente  in un periodo che per molti vale gran parte dei fatturati dell’anno.

Un allarme viene lanciato dallo chef Alessandro Circiello, esponente di punta della Federcuochi e volto noto del piccolo schermo.

Il commento dello chef della Federcuochi, Alessandro Circiello

Lo chef Alessandro Circiello in una nostra foto scatta a Roma al Bistrò di Palazzo delle Esposioni

Si parla di una chiusura per i ristoranti a Natale e Capodanno. Incomprensibile, ingiusto, inopportuno. Capisco la prudenza, i dovuti accorgimenti per la salute dei cittadini. Ma stiamo arrivando al paradosso e all’accanimento nei confronti di un settore“. E’ quanto ha dichiarato all’Adnkronos lo chef Alessandro Circiello, commentando l’ipotesi del governo di chiudere  i ristoranti nelle prossime festività.

Ed anche ad Informacibo  aggiuge: “oggi i ristoranti rispettano tutte le norme di massima sicurezza. Anzi, sono convinto che un pranzo al ristorante, dal punto di vista della salute pubblica, sia molto più tutelato che riunirsi intorno ad un tavola in famiglia, magari senza distanziamento“.

Intanto arriva la proroga al 15 dicembre per l’accesso alle risorse del Fondo Ristorazione (leggere Informacibo).

 Le provvidenze anticipate per la ristorazione e il mondo del vino

In questo quadro la Ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova annuncia: “nel Dl Ristori 4 una quota parte di quanto era stato destinato al Fondo con il Decreto Agosto, viene spostato al 2021 con effetto immediato, mentre una quota parte di 150 milioni verrà assicurata con il Decreto Legge previsto per inizio gennaio. La norma, già concordata con il Ministero dell’Economia – dice la Ministra Bellanova – “a fronte dei 600 milioni di euro stanziati per il solo 2020 dal decreto agosto (da impegnare e spendere nel 2020) consente di utilizzarne 250 nel 2020 e di spostare gli altri 350 nel 2021”E, secondo alcune indiscrezioni, la platea dei beneficiari potrebbe essere allargata anche all’ittiturismo e al mondo del vino.

“Bonus Ristorazione”, prorogato fino al 15 dicembre 2020

“Bonus Ristorazione”, prorogato fino al 15 dicembre 2020

 

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