Il Ministro Maurizio Martina: l’agricoltura? ci sono segnali di ripresa e può creare 150 mila posti di lavoro
di Informacibo
Ultima Modifica: 13/04/2014
Domenica, 13 Aprile 2014. “Le conosce le mele del Trentino?”. Sì, perchè? “Quello è uno dei nostri modelli. Il prodotto è di qualità e arriva da piccole imprese familiari…”.
Comincia in questo modo l'intervista di Lorenzo Salvia al ministro alle Politiche agricole, Maurizio Marttina apparsa oggi sul Corriere della Sera.
La rinascita dell'economia italiana passa anche dall'agricoltura. Questo il concetto principale espresso dal ministro.
Secondo Martina da qui al 2020 le esportazioni nel settore agroalimentare possono aumentare del 50%. Si parla di un comparto – dice Martina – che «può far nascere 50mila nuove imprese con 100-150mila nuovi posti di lavoro».
PRONTI NUOVI ACCORDI.
Il rilancio dell'agricoltura significa una maggiore apertura ai mercati e una maggiore penetrazione nelle economie dei grandi paesi emergenti. «Naturalmente poi deve essere il Paese intero ad aiutarli. Semplificando la burocrazia, supportando l'internazionalizzazione e sostenendo iniziative come il marchio unico del made in Italy agroalimentare», ha aggiunto Martina.
SÌ A UN RIORDINO DEI CONTRIBUTI.
In un'altra intervista – a La Stampa – il ministro ha invece sottolineato il problema dei contributi agricoli a banche, assicurazioni e società immobiliari. «Fino a oggi era sufficiente essere proprietari di terreni agricoli e presentare domanda per ottenere i contributi. Parliamo di circa 500 milioni che adesso non finiranno più a banche, assicurazioni, società immobiliari ma direttamente a chi svolge l'impresa agricola. Si tratta di una scelta di equità e giustizia tanto più che le risorse a disposizione sono cinque miliardi di euro in meno di quelli messi a disposizione dalla vecchia programmazione».
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