InformaGiro, Tappa 6: Caltanissetta - Etna in 10 assaggi - InformaCibo

InformaGiro, Tappa 6: Caltanissetta – Etna in 10 assaggi

di Alessandra Favaro

Ultima Modifica: 27/04/2018

La tappa numero 6 del Giro d’Italia 2018 si snoda lungo 163 spettacolari chilometri con primo e inedito arrivo in salita. Dopo Paternò inizia la lunga pedalata finale che porta all’Osservatorio Astrofisico dell’Etna.

Si ammira una Sicilia diversa, il suo paesaggio collinare, la Riserva Naturale Orientata di Monte Capodarso e della Valle dell’Imera Meridionale,i siti archeologici di Sabucina e Gibil Gabib.

Il Parco dell’Etna è patrimonio Unesco, il territorio è caratterizzato da suolo fertile, di origine vulcanica, con prodotti agricoli di qualità come olio d’oliva, frutta (pere, mele, ciliegie, castagne, ecc.) e verdure selvatiche, vino. Una Sicilia diversa, con una cucina che riflette la differenza del paesaggio, spazi per esperienze nella natura, borghi autentici, iniziative virtuose.

vigneti Etna
Credits photo: Strada del Vino dell’Etna

Caltanissetta –  Etna in 10 assaggi

  1. OGGI Per la prima volta la Doc Etna si è presentata a Vinitaly in un unico layout , grazie all’impegno del consorzio di tutela. Ed è la prima volta di un territorio siciliano.Oltre 40 cantine su una superficie di 360 metri quadri. Un territorio a se’, sempre diverso, che si può scoprire anche con un itinerario ad hoc, la Strada del Vino dell’Etna. La Sicilia produce oltre il 10% del vino italiano ed è la quarta regione per produzione, dopo Veneto, Puglia ed Emilia Romagna. I vini Dop e Igp hanno raggiunto l’80% della produzione regionale. Sono i dati relativi alle performance delle aziende vinicole siciliane emersi ad aprile e diffusi in vista di Sicilia en Primeur, l’annuale anteprima dei vini siciliani organizzata da Assovini Sicilia e in programma a Palermo dal 3 al 7 maggio.
  2. IERI La provincia nissena ha cambiato negli anni la propria vocazione agricola passando dalla coltura estensiva del latifondo allo sviluppo di nuove colture, come il vigneto e l’agrumeto e potenziando colture tradizionali quali l’oliveto ed il mandorleto. Colture divenute eccellenze, che si sono guadagnate marchi di qualità.
  3. PER STRADA On the road alla scoperta dei vini dell’Etna. E’ possibile grazie all’itinerario della Strada dei Vini dell’Etna, che abbraccia cantine, aziende agricole, strutture ricettive e ristoranti, regalando al viaggiatore esperienze indimenticabili. Tra queste, il Treno dei Vini dell’Etna per percorrere le pendici del vulcano più grande d’Europa, a bordo dell’automotrice a scartamento ridotto della Ferrovia Circumetnea, per inoltrarsi poi, con il Wine Bus, nelle Strade del Vino dell’Etna e scoprire le più belle cantine del territorio, dove degustare i vini dell’Etna.

    Il treno della Strada del Vino dell’Etna (credits photo: www.stradadelvinodelletna.it)
  4. PER TERRA La ricchezza del terreno per la floricoltura è una caratteristica della zona dell’Etna. Qui si trovano Pistacchi di Bronte ,  nocciole, noci, fichi d’India, fragole (a Maletto), pere (tra cui le autunnali “Ucciardona” e “Spinella”), ciliegie, pesche, mele. Nella Valle del Simeto si coltivano agrumi, pere e pesche, tra cui le famose Tabacchiere. La produzione di olio si è guadagnata la Dop.
  5. PRODOTTI TIPICI Il rollò è un dolce tipico di Caltanissetta, un sottile rotolo di pan di spagna farcito di ricotta con un cuore di martorana, ma tipica è anche la produzione di torrone, una specialità locale.
  6. STREET FOOD Una passeggiata alla scoperta dello street food locale? A Caltanissetta appuntamento in via Consultore Benintendi (più conosciuta dai locali come «Strata ‘ Foglia«) sede dell’antico mercato di frutta e verdura. Qui hanno aperto a fine 2017 diverse nuove attività legate allo street food, come risotteria, panelleria, spaghetteria, in locali abbandonati da anni. Nuova linfa dunque per la «Strata ‘a Foglia» e a gran parte del rione San Rocco che si apprestano a diventare rispettivamente isola pedonale permanente e ztl.  Un buon motivo in più per visitare il centro storico.
  7. CURIOSITA’ Lo ” Sciatore” è un biscotto al latte ricoperto da cioccolato fondente, Inventato a Zafferana Etnea, per rispondere ai bisogni energetici degli sciatori diretti o di ritorno dalle piste da sciistiche dell’Etna), le paste di mandorla, di nocciola, e di pistacchio; le cassatelle di ricotta, e le foglie da tè ( fragranti biscotti a forma di foglia alle mandorle, oggi disponibili, anche al pistacchio, e alla nocciola, e preparati secondo una ricetta segreta ed esclusiva).

    Il biscotto Sciatore Credits photo: My Etna Map
    Il biscotto Sciatore (Credits photo: My Etna Map)
  8. NEI DINTORNI Uno dei prodotti tipici più famosi della zona a Zafferana Etnea è il miele, che ha permesso a Zafferana di fregiarsi del titolo di ” Città del Miele”. L’apicultura è l’attività più fiorente che ha reso la cittadina uno dei maggiori produttori in campo nazionale per circa il 15% e una concentrazione di circa 800 piccole imprese del settore. Le specialità di miele tipico varia da quello di Zagara, a quello di arancio,castagno,eucalipto,limone,millefiori,e ficodindia.
  9. TENTAZIONI Caltanissetta è dove nasce il Cannolo Siciliano. Ebbene si, a dare i natali a questo dolce conosciuto in tutto il mondo sono stati i nisseni.

    Il famoso cannolo siciliano è originario di Caltanissetta
    Il famoso cannolo siciliano è originario di Caltanissetta
  10. TRADIZIONI Il rapporto tra alimentazione quotidiana e alimentazione rituale liturgica, in Sicilia è ancora forte. Caltanissetta conserva molti usi familiari e collettivi espressione di questo legame e anche alcune peculiarità. Come nel caso delle Spine sante e delle Crocette di Pasqua recentemente riportate alla conoscenza della città grazie allo studio di Alessandro Barrafranca, alla manifattura di Lillo de Fraia e al Comitato di quartiere Santa Croce. E ancora, si pensi ai pani di san Giuseppe, iconograficamente ricchi e articolati, o alla frutta di Martorana che racconta il legame tra vivi e morti.

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