I MangiaPolenta: punto vendita nel cuore di Milano - InformaCibo

I MangiaPolenta: punto vendita nel cuore di Milano

di Informacibo

Ultima Modifica: 01/12/2016

di Mariella Belloni

A Milano in via Carducci 11 trovate la polenta prodotta con l’agricoltura del futuro di Combi Mais. I Mangiapolenta apre dal lunedì al venerdì – dalle 11.30 alle 15.00 e dalle 18.00 alle 21.00 – ed è l’ideale per una pausa low cost. Tra lo street food, la polenta bramata liscia, con verdure grigliate, ragù di chianina, o funghi porcini, e la polenta taragna, che utilizza il grano saraceno e un’aggiunta finale di burro e formaggio valtellinese, poiché la polenta si presta a innumerevoli variazioni. E poigli hot dog e le piadine. Disponibili anche i dolci come la polenta o la piada con cioccolato e il tiramisù. 

Anche I MangiaPolenta, innovativa realtà nella ristorazione che ha riscoperto la polenta, uno dei piatti tipici della tradizione lombarda, ha scelto Combi Mais. Il primo punto vendita si trova nel cuore di Milano a pochi passi da Corso Magenta e ne seguiranno altri entro il prossimo anno. I Mangiapolenta hanno apprezzato il progetto Combi Mais e ne utilizzeranno la farina per proporre ricette speciali nei loro menù.
Ci sono voluti 3 anni di ricerca e sperimentazione per arrivare a Combi Mais 3.0, l’innovativo protocollo messo a punto da Mario Vigo, Presidente di Innovagri, iniziato nel 2014 in previsione di EXPO 2015, che ha approvato e patrocinato il progetto, con la collaborazione di Syngenta, multinazionale dell’agro-industria. Grandi benefici per l’ambiente ma soprattutto garanzia di qualità al consumatore finale grazie a questo protocollo in grado di ottenere una granella di mais di elevata qualità, utilizzando una metodologia di produzione sostenibile. L’attento e continuo monitoraggio lungo tutte le fasi produttive mantiene sotto controllo le aflatossine (micotossine altamente tossiche) che derivano dal mais. Carne, latte, formaggi più sani si ottengono con la qualità dei mangimi a base di mais di cui si nutrono suini e bovini. Questo è un passaggio importantissimo della filiera alimentare. Combi Mais 3.0 garantisce la massima salubrità al consumatore finale, grazie alla produzione di granella sana e sicura.

Il progetto punta, inoltre, con decisione alla sostenibilità sociale, economica ma anche ambientale, sia perché permette di risparmiare nell’utilizzo di acqua, sia perché sostiene la biodiversità: lungo i bordi dell’appezzamento progettuale è stata predisposta, infatti, un’area «Opration Pollinator», un progetto di gestione multifunzionale del territorio, basato sulla semina di aree poco produttive o marginali dell’azienda agricola, quali i bordi del campo, con essenze ricche di pollini, in grado di garantire la riproduzione e la sopravvivenza di pronubi, uccelli e piccoli mammiferi.

Virgilio Scapin la definiva il dorato mangiare dei poveri. È la polenta, l’alimento che ha svezzato e mantenuto in vita generazioni di contadini del nord, fra carestie e pellagra. E polenta è sinonimo di mais, che arriva a Venezia poco prima del 1500, dopo che Cristoforo Colombo ne parla di ritorno dal suo viaggio alla scoperta dell’America.
Dalla Serenissima, dove viene inizialmente coltivato come curiosità botanica, il mais penetra successivamente nel Polesine, in Friuli e nel Bergamasco, dove diventa il cibo rifugio durante le carestie del 1667-1668.

IL MAIS
Il mais, privo di glutine e ricco di ferro e minerali, è utile in caso di anemia, adatto per chi soffre di celiachia e un ottimo alimento per le donne in gravidanza e lo svezzamento dei bambini. È una fonte di acido folico, vitamina B1, ferro e altri minerali. È particolarmente digeribile e le fibre che contiene rallentano l’assorbimento degli zuccheri, mantenendo bassi i livelli di glicemia nel sangue. Grazie alle sue proprietà contribuisce, inoltre, a tenere bassi anche i valori di colesterolo cosiddetto “cattivo”. Il mais è dunque un ottimo alimento, che viene usato anche in erboristeria per ottenere prodotti utili a contrastare diabete, ipotensione, sovrappeso, ritenzione idrica e spasmi del colon. 

Come sostenuto nel libro dell’Associazione Galileo 2001 ‘In agricoltura, l’imperativo categorico consiste nell’aumentare le rese, diminuire l’uso di pesticidi e fertilizzanti, risparmiare quella risorsa primaria che è l’acqua, garantire la salubrità dei prodotti e tutelare il profitto tanto del singolo imprenditore quanto dell’economia agraria’… Ecco questo è Combi Mais: l’agricoltura del futuro – afferma Mario Vigo”.
 

I PARTNER COMBI MAIS:
1.      Syngenta, una delle principali aziende dell’agro-industria mondiale

2.      Netafim, leader mondiale nello sviluppo, produzione e commercializzazione di soluzioni per l’irrigazione a goccia e la micro-irrigazione

3.      Unimer, per la concimazione organo minerale 

4.      CIFO per la concimazione fogliare

5.      Kuhn, per la fornitura delle macchine di precision farming 

6.      Molino F.LLI MARTINI per la lavorazione e distribuzione del prodotto al consumo alimentare umano

7.      Istituto di Agronomia dell’Università di Torino

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Capo Redattore