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La mia Cocktail Experience in Terrazza Martini: cosa ho imparato

di Simone Pazzano

Ultima Modifica: 05/03/2019

Cosa ho imparato facendo la Cocktail Experience in Terrazza Martini

Recentemente ho migliorato la mia conoscenza di alcuni cocktail iconici. Questo perché mi sono trovato ad approfondire l’argomento in occasione dei cent’anni del Negroni, il cocktail italiano per eccellenza. E così ho provato la Martini Cocktail Experience nel salotto sul tetto di Milano: la famosa Terrazza Martini. L’esperienza – sapientemente guidata da Davide Colombo, bartender e Martini brand home ambassador – ha messo alla prova le mie scarse capacità da mixologist, ma ha dato soddisfazione alle mie doti da gustatore.   

L’esperienza consiste in un’ora e mezza di sperimentazione per approfondire la preparazione di cocktail celebri. Nel corso della serata i bartender raccontano aneddoti, danno consigli e soprattutto aiutano a toccare con mano ingredienti e strumenti indispensabili per preparare il cocktail perfetto (è necessaria la prenotazione).
Scopri di più: Il rilancio di Terrazza Martini con Cocktail experience e Observatory

Davide Colombo Martini brand home ambassador

Per quanto riguarda la mia esperienza, come detto, ho imparato cose interessanti…

Il bartender non è necessariamente uno showman 

Negli ultimi tempi siamo stati abituati a vedere bartender che fanno volare bottiglie e bicchieri preparando cocktail in maniera acrobatica. E sicuramente spettacolare. Ma il bartender non è necessariamente uno showman. Può essere il valore in più del nostro aperitivo o del drink post-cena anche in altro modo. Con la sua conoscenza della materia, ad esempio. Il bartender può raccontarci storia e aneddoti di ciò che beviamo oltre a darci preziosi consigli per preparare al meglio il nostro drink. Perché è vero, la ricetta di un Negroni non sarà complicata quanto quella di un soufflé, ma ci sono comunque diversi trucchi e accortezze da tenere a mente. E in questo Davide Colombo è un maestro. Davvero bravo. 

Dall’unione di due ingredienti nasce un viaggio… 

Un’esperienza simile si trasforma in un vero e proprio percorso. In cui è proprio la conoscenza del bartender a guidarci. E così, prendi due ingredienti come bitter e vermouth rosso e oltre a ripercorrere più di cent’anni di storia prepari tre cocktail differenti. In principio era in fatti il Torino-Milano che univa questi due ingredienti. L’aggiunta poi della soda ha portato alla nascita dell’Americano, mentre quella del gin ha creato il mito del Negroni. Un viaggio quindi nel tempo e nella storia del gusto. Prepararli tutti con le mie mani e “aggiustare” le ricette secondo il mio gusto è stato davvero divertente.

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Martini Cocktail Experience

Il ghiaccio non è un nemico 

Quante volte capita di lamentarsi per un cocktail servito con tanto ghiaccio? A me, sinceramente, è accaduto in più di un’occasione. Non ho mai pensato che fosse un ingrediente superfluo, ci mancherebbe, ma che potesse andarcene meno l’ho creduto spesso. In realtà, come mi ha spiegato Davide Colombo, ce ne vuole e anche tanto. Non solo per tenere fresco il cocktail, ma anche per evitare che lo stesso ghiaccio si sciolga subito. Quindi: più ghiaccio c’è, meno il cocktail sarà annacquato.      

C’è vermouth e vermouth 

Nel corso della Cocktail Experience ho provato due vermouth differenti: il Martini Riserva Speciale Rubino e quello Ambrato. La differenza è sostanziale, basta assaggiare per scoprirlo. Il vermouth Rubino è realizzato infatti con Nebbiolo Langhe DOC, estratti di Cardo Santo italiano e di legno di Sandalo Rosso del Centro Africa e al palato risulta corposo e speziato, mentre il vermouth Ambrato è prodotto con base di Moscato d’Asti, scorze di Cinchona dell’Ecuador, Rabarbaro cinese, oltre a diversi tipi di assenzio e quindi è più delicato e profumato. Personalmente li ho usati per provare due differenti versioni del Torino-Milano. Il mio gusto ha preferito il Rubino, ma l’Ambrato è stata una piacevole rivelazione.  

Terrazza Martini Milano

Milano è proprio bella 

Questa non è una scoperta indotta dai fumi dell’alcol, ma una conferma che arriva dalla splendida location. La Terrazza Martini affaccia praticamente sul Duomo e la Madonnina, oltre a offrire una visione mozzafiato sul rinnovato skyline milanese. Vedere la città dall’alto, con i suoi grattacieli e i monumenti più belli, e godersela con un cocktail nel silenzio della terrazza è qualcosa di davvero spettacolare, oltre che rilassante. Una piacevole fuga dal caos quotidiano che ogni tanto bisogna regalarsi.

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L'Autore

Giornalista

Giornalista e digital strategist per ViaBagutta Comunicazione. Scrivo di food & beverage per testate di settore come Informacibo.it e Osserva Beverage de La Repubblica. Curo "Onde", una newsletter dedicata ai temi della comunicazione e "Blu Mediterraneo", community per gli amanti del mare.