Lanciatissima la Baguette verso la nomination a patrimonio Unesco - InformaCibo

Lanciatissima la Baguette verso la nomination a patrimonio Unesco

In corsa tra i simboli della Francia i bistrot e i librai della Senna

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 24/09/2018

La baguette, tipica forma di pane francese ma amata da tutto il mondo, con i suoi 32 milioni di pezzi prodotti giornalmente, punta a conquistare il riconoscimento Unesco.

Si contenderà il titolo con i bistrot e i “bouquinistes”, i tradizionali rivenditori di libri lungo le rive della Senna.

La baguetta ha il forte sostegno del presidente francese Macron

La candidatura della baguette ha già trovato il sostegno delle istituzioni.

Come riporta Rtl, il presidente francese Emmanuel Macron a gennaio ha affermato che “la baguette è invidiata dal mondo intero. Conosco i nostri panettieri – aveva spiegato Macron – hanno visto che i napoletani sono riusciti a far entrare la loro pizza nel patrimonio mondiale dell’Unesco e si sono detti: perché non la baguette? E hanno ragione”. Poi ha aggiunto: “La Francia è un Paese di eccellenza nel pane, perché la baguette è invidiata dal mondo intero. Bisogna preservarne l’eccellenza e il savoir faire ed è per questo che bisogna inserirla nel patrimonio. Non solo il nome della baguette ma i suoi ingredienti e il modo di realizzarla“.

Ma Macron non è isolato. La sindaca di Parigi, Anne Hidalgo e i suoi consiglieri hanno espresso tutta la loro approvazione per il riconoscimento mondiale della baguette. Il settore della panificazione produce 11 miliardi di euro di fatturato, raggruppa 32mila imprese e dà lavoro a 180mila persone, nonostante le numerose difficoltà che l’ascesa delle pasticcerie ha creato al settore.

Chi ha proposto la candidatura della baguette

A proporre la baguette come patrimonio dell’umanità dell’Unesco è la Confédération nationale de la boulangerie-pâtisserie française, che nei giorni scorsi ha tenuto a Parigi il suo congresso. Durante l’evento si è chiesto al Conseil di Parigi di esaminare la richiesta per poter ufficialmente presentare la richiesta attraverso il ministero della Cultura e come abbiamo scritto i consiglieri hanno risposto positivamente.

Ora non ci reasta che aspettare il verdetto.

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