Le Guide de L’Espresso 2020, “I ristoranti e i vini d'Italia” - InformaCibo

Le Guide de L’Espresso 2020, “I ristoranti e i vini d’Italia”

A Firenze la presentazione ufficiale il 14 ottobre al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 21/09/2019

Lo scorso mese di agosto sono uscite le tradizionali anticipazioni di Licia Granello e Enzo Vizzari, su la Repubblica, dei nomi di alcuni tra i premiati nelle Guide dell’Espresso 2020.

A poche settimane dalla presentazione ufficiale che si terrà il 14 ottobre a Firenze al Teatro del Maggio musicale Fiorentino, ve li riproponiamo con alcune novità.

La Guida 2020 de “I ristoranti e i vini d’Italia”, mette insieme il trinomio: ristoranti, pizzerie e vini

Il manipolo di cento autori ha battuto l’Italia in ogni più remoto territorio per trovare quanto di meglio, di più interessante, di più originale e talentuoso esista nel campo, sempre in continua evoluzione, formato dal trinomio: ristoranti, pizzerie e vini.

Non sono tempi di grandi cambiamenti né di svolte epocali quelli che sta attraversando la ristorazione italiana -ha scritto il direttore Enzo Vizzari in un passaggio della prefazione alla nuova Guida. Rispetto al fermento vivo di altre parti del mondo, dove si affermano nuove realtà e nuove tendenze che riscrivono le regole mondiali del gusto, l’Europa mediterranea tira un po’ il fiato dopo due decenni di spinta”.

In casa nostra brillano perciò in modo più significativo le conferme dei valori noti che le novità, con un settore che si sta stabilizzando dopo gli anni dopati di un boom trainato dalla tv e da Expo – prosegue il direttore – Se è vero che la qualità dei nostri ristoranti è in complesso cresciuta nell’ultimo decennio, è altrettanto vero che da due, tre anni a questa parte, sono relativamente pochi i cuochi entrati nel novero dell’élite della nostra Guida, dai “tre cappelli” in su”.

Ed ecco alcune anticipazioni tra coloro che saranno i premiati e le novità in classifica

La famiglia Cerea del ristorante tristellato Da Vittorio a Brusaporto (Bergamo)

“Da Vittorio” della famiglia Cerea e “La Pergola” di Heinz Beck entrano a far parte del ristretto ed esclusivo drappello dei “cappelli d’oro”, i “nuovi classici”, la distinzione che premia la costanza dell’eccellenza di quei ristoranti che hanno contribuito in misura decisiva a cambiare il volto della cucina italiana.
“Non è – sottolinea Vizzari – come qualcuno forse ha creduto, una galleria di vecchie glorie, ma un segno di massima distinzione”.

Tra i premi che saranno consegnati il 14 ottobre, troveremo:
Maître dell’Anno: Thomas Piras, Contraste, Milano
Cuoca dell’Anno: Alessandra Del Favero, Aga, San Vito di Cadore
Giovane dell’Anno: Paolo Griffa, Petit Royal del Grand Hotel Royal e Golf, Courmayeur
Innovazione in Cucina: Inkiostro, chef Terry Giacomello, Parma
Alla Carriera: Tonino Mellino, Quattro Passi, Nerano
Pranzo dell’Anno: Lido 84, Gardone Riviera

Nella edizione 2020 de Le Guide de L’Espresso, cresce anche il numero delle pizzerie selezionate come le “migliori d’Italia”, cui è dedicata un’intera sezione della Guida, perché il fenomeno “pizza”, nelle sue varie declinazioni, attrae sempre più i favori dei gourmet.

Sarà più ampia anche la parte dedicata al vino, con la nuova classifica delle migliori etichette per rapporto qualità-prezzo.

Enzo Vizzari chiude così la prefazione a questa nuova edizione:
“Questa nostra Guida non pretende, evidentemente, di risolvere i problemi seri della vita, ma nemmeno promette di farlo. Il suo e nostro proposito è quello di fotografare l’Italia enogastronomica tracciandone i cambiamenti, aiutando così il lettore a gustare il meglio del nostro Paese che sia in trattoria o in una fucina d’avanguardia. Noi registriamo il buono senza discriminazione, a voi non resta che goderne con appetito laico”.

Il “Miglior Sommelier” è l’abruzzese Pascal Tinari

È Pascal Tinari, del ristorante stellato Villa Maiella, il “Miglior Sommelier”.

Pascal è figlio d’arte di Peppino e Angela e fratello di Arcangelo.
Questa anticipazione è arrivata da Vizzari in una intervista a Winenews.it. «La novità tangibile», ha detto Vizzari a Winenews, «è nelle carte dei vini: a tutti i livelli è marcata la svolta verso i vini naturali e biologici. Dobbiamo vedere quanto si tratta di moda e quanto di cambiamento delle abitudini di consumo. C’è un’attenzione importante al biologico e a un certo livello ciò si ripercuote sulle scelte dei sommelier e sulle carte dei vini».

Aspettiamo il 14 ottobre per saperne di più. Intanto ripubblichiamo una nostra intervista dei mesi scorsi a Pascal Tinari.

Intervista di Informacibo all’ abruzzese Pascal Tinari, passione champagne

La famiglia Tinari del ristorante La Majella a Guardiagrele (Chieti)

L’ intervista al giovane Pascal Tinari (il primo a sx nella foto), maitre e sommelier di Villa Maiella di Guardiagrele, a cura di Jolanda Ferrara

“Bere il calice e non l’etichetta, lo champagne è un’emozione e non necessariamente un bere esclusivo. Per vivere un’esperienza gastronomica totale, affidarsi al sommelier e soprattutto alla propria curiosità, alla voglia di scoprire una terra e chi ci vive”.

E’ così che la vede Pascal Tinari, tra i migliori sommelier under 35 che lavorano in Italia secondo il mensile “Gambero Rosso”, tanta simpatia da vendere, e la responsabilità di sala e cantina nel ristorante di famiglia, il Villa Maiella di Guardiagrele, in provincia di Chieti, stellato Michelin, di papà Peppino e mamma Angela.

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Intervista all’ abruzzese Pascal Tinari, passione champagne

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