Lo chef Vittorio Fusari approda al Pont de Ferr di Milano: la lettera dello chef - InformaCibo

Lo chef Vittorio Fusari approda al Pont de Ferr di Milano: la lettera dello chef

di Informacibo

Ultima Modifica: 18/03/2015

Milano 18 marzo 2015. E' di questo pomeriggio la notizia ufficiale della nomina del nuovo chef de Al Pont de Ferr di Milano.
Vittorio Fusari, continuando a seguire la cucina della Dispensa Pani e Vini di Torbiato di Adro (BS) e prendendo il posto di Matias Perdomo, sarà al fianco di Maida Mercuri nella conduzione del famoso ristorante milanese.

Riportiamo di seguito la lettera aperta dello chef Vittorio Fusari relativa al nuovo incarico nella gestione della cucina de Al Pont de Ferr di Milano.
«Oggi vi scrivo per comunicarvi un passo importante che ho deciso di fare, forse per esorcizzare l’idea della pensione, o forse perché per me la vita senza sfide e senza sogni è inconcepibile.

Dal primo di aprile sarò il nuovo cuoco de Al Pont de Ferr a Milano. Sostituisco un grande giovane chef partito per una sua altra strada. Avrò una grande partner, Maida Mercuri, che come me ama sfide e coltiva sogni. Sarò nel cuore di Milano e della sua storia gastronomica sui Navigli, angolo di cultura e di vita.

Nutrire il pianeta è il tema di Expo: Milano quest’anno sarà il cuore della gastronomia mondiale grazie a questo tema affascinante, e io insieme a Maida voglio Nutrire Milano con tutti i contenuti che formano la mia storia. Dal lago d’Iseo, dalla Franciacorta, dai prodotti e i produttori che amo e che amate, porterò il sogno di una natura rispettata, di un cibo sano ma divertente, etico, tradizionale ma innovativo. Un cibo di cuore e pensato, il mio contributo piccolo per innovare la tradizione.

Continuerò a pensare e progettare la Dispensa, dedicandole meno tempo ma non meno anima e cuore. Ho in Dispensa un gruppo consolidato di giovani, che nel corso degli anni è diventata una squadra capace di assorbire profondamente i valori e le tecniche e che potrà continuare ad accogliervi, a darvi piacere, a giocare come se io fossi lì. Cucinerò in Dispensa due giorni la settimana assieme a una squadra affiatata e ormai adulta, che ha capito la mia cucina e dopo aver cominciato ad amarla è ora in grado di camminare con le proprie gambe. Darò spazio ai giovani, mentre io vado a sostituire un giovane per mantenermi giovane e vivo.
Non posso e non voglio fermarmi: faccio un lavoro che amo, un lavoro che dà gioia a me nel fare e a voi nel gustare. Ed è quello che voglio continuare a fare. Il cibo è una delle grandi espressioni della cultura di un popolo: a Milano con Maida vado a cercare nuovi stimoli culturali e porto la cultura della mia terra. Cercherò come sempre di tradurre i miei pensieri e la mia sensibilità in piatti per la vostra gioia, sia in Franciacorta che a Milano, dove spero mi verrete a trovare.

Supportatemi con il vostro affetto di sempre.
Un grande abbraccio.
Vittorio»

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