L'Olio di Puglia ottiene l'Igp: il via dalla Commissione Ue - InformaCibo

L’Olio di Puglia ottiene l’Igp: il via dalla Commissione Ue

La Commissione lo ha inserito nel registro delle Indicazioni geografiche protette insieme a Pan Galego, Sneem Black Pudding, e il formaggio greco Krasotiri Ko“

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 25/12/2019

Arriva il regalo di Natale per l’Olio di Puglia. Dopo un lungo iter la Commissione europea lo ha inserito nel registro delle Indicazioni geografiche protette (Igp): il disciplinare proposto è stato esaminato dalla Commissione europea, e dopo essere stato riconosciuto come valido è rimasto fermo tre mesi, tempo massimo per accogliere eventuali ricorsi di quanti avrebbero avuto qualcosa da contestare. Ed ora con le feste di fine anno è arrivato anche l’ok definitivo.

Le altre Igp iscritte nel registro Ue

Insieme a quella dell’Olio pugliese, sono state pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Ue le iscrizioni di altri quattro Igp: il pane spagnolo Pan Galego, il budino irlandese Sneem Black Pudding, l’Olio di oliva greco Kritsa e il formaggio greco Krasotiri Ko.

I prodotti saranno aggiunti alla lista di circa 1.460 prodotti Igp già protetti dall’Ue.

I nove prodotti Igp della Puglia

Quella per l’Olio di Puglia è la 9 IGP riconosciuta alla Puglia, dopo i riconoscimenti per la lenticchia di Altamura, la burrata di Andria, la Cipolla Bianca di Margherita, l’Uva di Puglia, il Carciofo Brindisino, l’Arancia del Gargano, il Limone Femminello del Gargano e le Clementine del Golfo di Taranto.

Il brand IGP Olio di Puglia è un progetto di trasparenza e valorizzazione che, come dimostra il disciplinare, punta decisamente sulla qualità e sulla distintività in una regione che produce oltre il 50% dell’olio extravergine italiano.

La denominazione Igp sarà consentita solo a olio extravergine di oliva ottenuto da cultivar molto diffuse in Puglia, come la Cellina di Nardò, la Cima di Bitonto (o Ogliarola barese, o Ogliarola garanica), la Cima di Melfi, Frantoio, Ogliarola salentina (o Cima di Mola), Peranzana e Coratina.

Nella lista sono presenti pure le varietà Favolosa e Leccino, le uniche due autorizzate per i reimpianti nelle zone colpite dalla Xylella. Per quanto riguarda il logo Igp olio di Puglia – anche esso definito dall’Ue – riporta un’antica moneta romana, il Dupondio traiano, su cui la via Traiana è raffigurata come una donna che regge in mano una ruota.

….la Guida agli Extravergini 2019

https://www.informacibo.it/in-puglia-un-museo-dellolio-e-la-guida-agli-extravergini-2019/

 

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