Made in Italy: da Aidepi e Aiipa nasce Unione Italiana Food - InformaCibo

Made in Italy: da Aidepi e Aiipa nasce Unione Italiana Food

Diventa la più grande associazione di categorie alimentari in Europa. Con un obiettivo: valorizzare l'export dei prodotti italiani di qualità nel mondo

di Alessandra Favaro

Ultima Modifica: 21/11/2018

Si tratta della più grande associazione in Europa di categorie alimentari: Unione Italiana Food, nata dall’unione di due colossi del settore, Aidepi (Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane)e Aiipa (Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari).

Da gennaio 2019, confluiranno in Unione Italian Food, presieduta da Marco Lavazza di Luigi Lavazza Spa (nella foto in alto a destra) affiancato dal vice presidente Paolo Barilla, di Barilla Spa (nella foto in alto a sinistra). L’associazione diventerà così la più grande associazione in Europa che raggruppa aziende produttrici di beni alimentari: rappresenta 450 imprese di oltre 20 settori merceologici, che danno lavoro a 65.000 persone e sviluppano un fatturato di oltre 35 miliardi di euro, di cui 10 miliardi di export.  Si tratta  di circa 800 brand che finiscono sulle tavole degli italiani e degli amanti del cibo italiano di tutto il mondo.

Export e made in Italy sono tra i concetti chiave del nuovo sodalizio. Infatti valorizzare e tutelare i prodotti simbolo dell’alimentare italiano alle prese con le nuove sfide del mercato globale è l’obiettivo di UIF.

Lo spiega il presidente Marco Lavazza:

“I punti di forza dei prodotti italiani rappresentano un valore estremamente prezioso per un mercato globale che vuole alimenti sempre più gustosi, sicuri, innovativi e sostenibili . Una delle prerogative di Unione Italiana Food sarà il supporto alle aziende italiane nelle strategie di export, perché siano sempre più incisive e valorizzate all’estero. È indispensabile fare squadra e che imprese e associazioni di categoria lavorino di concerto con le Istituzioni sui programmi di incentivi mirati, sugli accordi commerciali internazionali e sull’attività di contrasto a fenomeni quali la contraffazione o l’Italian Sounding. L’industria alimentare italiana è un settore strategico che ha ancora ampi margini di crescita.”

Le aziende che fanno parte della nuova Associazione sono grandi marchi e PMI radicate sul territorio, che rappresentano tanti simboli del Made in Italy: caffè, pasta, cioccolato, gelati, prodotti da forno (e da ricorrenza, come Pandoro e Panettone), confetteria e chewing gum, surgelati, sottoli e sottaceti, salse, sughi e condimenti, minestre, confetture e miele, alimenti per la prima l’infanzia, integratori alimentari, ortofrutta fresca confezionata, nettari di frutta e ortaggi, tè, infusi e tisane, spezie ed erbe aromatiche. Un panorama eterogeneo che diventa una risorsa.

Per il vice  Paolo Barilla la nascita di Unione Italiana Food è un “traguardo storico” e nell’eterogeneità sta il valore aggiunto:

“Uniamo le nostre forze nel pieno rispetto delle nostre diverse identità aziendali e merceologiche e sulla base di un comune sistema di valori. Questo ci permetterà di condividere competenze e fare passi in avanti su temi strategici per il nostro settore. Tra tutti l’internazionalizzazione e la crescita dei nostri prodotti sui mercati di tutto il mondo, la sostenibilità, dove siamo in prima linea per risultati raggiunti e impegni presi, il miglioramento della valenza nutrizionale dei nostri prodotti e, infine, l’informazione al consumatore moderno, che vuole sapere tutto di ciò che mangia”.

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