"Mangiare all'italiana - Parma for Unesco": tanti piatti "made in Parma" dedicati alla città della Gastronomia Unesco - InformaCibo

“Mangiare all’italiana – Parma for Unesco”: tanti piatti “made in Parma” dedicati alla città della Gastronomia Unesco

di Informacibo

Ultima Modifica: 07/01/2016

Parma 7 gennaio 2016. Il 2016 di INformaCIBO si apre con la kermesse internazionale “Mangiare all’italiana – Parma for Unesco” all'interno della manifestazione de LA CUCINA ITALIANA NEL MONDO, giunta alla sua sesta edizione.

Il nostro obiettivo è quello di valorizzare la cucina italiana attraverso i piatti degli chef che sono i veri ambasciatori del Made in Italy.
Quest’anno daremo una particolare attenzione a Parma, la città che lo scorso mese di dicembre è stata incoronata come “Città Creativa della Gastronomia Unesco”.

INformaCIBO, con il sostegno di tanti partner, nel corso dell'intero 2016 con la kermesse internazionale “Mangiare all'italiana – Parma for Unesco”, coinvolgerà centinaia di chef di tutto il mondo nella preparazione di ricette con i migliori prodotti "made in Parma".
Durante l'anno verranno anche organizzati una serie di eventi e iniziative che avrà il suo clou proprio nella città ducale con la Giornata Mondiale di Mangiare all'italiana – Parma for Unesco! Senza dimenticare che il 2016 è l'anno di Cibus promosso da Fiere di Parma!

Le iniziative e i vari eventi vogliono sottolineare l'impegno della ristorazione italiana di eccellenza a difesa dell'autenticità e dell'originalità dei prodotti italiani, e come ha affermato recentemente Vittorio Capanna, Presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma: “I nostri prodotti agroalimentari sono il frutto di un’identità culturale ben radicata e il simbolo di un saper fare tutto italiano che non va assolutamente dimenticato, ma anzi valorizzato in ogni luogo soprattutto a livello internazionale dove è maggiore l’esigenza di far capire cosa vuol dire realmente made in Italy e quanta passione e competenza impieghiamo per dare vita a queste eccellenze riconosciute e apprezzate in tutto il mondo”.

Con “Mangiare all'italiana – Parma for Unesco” continua così il percorso iniziato sei anni fa e si rafforza la mission di INformaCIBO che in questo 2016 la vede promotrice dell'eccellenza della gastronomia italiana in Italia ed all'estero. Seguiteci su INformaCIBO per le prossime notizie….
 

Due piatti “made in Parma” alla città della Gastronomia Unesco
Abbiamo cominciato subito, l'11 dicembre 2015, quando due grandi chef hanno dedicato un piatto “made in Parma” alla città della Gastronomia Unesco!

Le ricette con Parmigiano Reggiano e Prosciutto di Parma sono opera dello chef stellato, Enrico Derflingher, presidente Euro-Toques International e appena incoronato con il Premio internazionale Doc Italy e lo chef, Marco Medaglia, Presidente del CIM – Cuochi italiani nel Mondo, il più autorevole Gruppo di chef italiani all'estero, ora chef a Palazzo Versace di Dubai, che celebrano la Città Creativa della Gastronomia con due buonissimi piatti: “Risotto Regina Vittoria – Risotto Queen Victoria”, (Enrico Derflingher) e “Tartara di manzo di Fassone con Pomodorino farcito al gelato al Parmigiano Reggiano e polvere di Prosciutto di Parma” (Marco Medaglia).

In questa pagina le ricette dei due chef.
 


Gli chef radunati a Milano dal ministro Martina durante l'Expo

 

Food Act nuova strategia per promuovere
la cucina made in Italy

Food Act: il piano per valorizzare la cucina italiana.

Lo ha presentato lo scorso mese di luglio (tra polemiche) il Ministro Maurizio Martina durante l’incontro ad Expo2015 (Cascina Triulza) e ha visto riuniti Ministri e chef, tra cui gli Ambassador di Expo Milano 2015 Massimo Bottura, Carlo Cracco, Antonino Cannavacciuolo, Pietro Leemann, Cesare Battisti, Ugo Alciati, Moreno Cedroni, Enrico Bartolini e Cristina Bowerman.

Si tratta di un vero e proprio patto, basato su un’azione di squadra, finalizzata a valorizzazione il Made in Italy agroalimentare. “Il mondo chiede Italia, soprattutto a tavola- ha precisato Martina-. Serve fare sistema, affinché le occasioni che abbiamo vengano colte. Il ruolo degli chef in questo contesto diventa strategico: sono gli ambasciatori della cucina italiana e del nostro Made in Italy. Il Food Act ci aiuterà ad essere ancora più forti e coordinati”.

I cuochi sono gli ispiratori di questa giornata di lavori – ha puntualizzato Massimo Bottura -. Nel momento in cui si sono aperte le porte di Expo Milano 2015 abbiamo cominciato un dialogo con le Istituzioni, che hanno saputo ascoltarci. I cuochi oggi creano grande indotto per il turismo, perché sempre di più le persone prenotano le vacanze in base ai ristoranti e alle specialità del territorio. Senza Expo Milano 2015, tutto questo non sarebbe stato possibile”.

Finalmente è chiaro – ha ribadito Carlo Cracco – che la cucina non è solo un modo di alimentarsi, ma il punto di incontro di diversi settori, è una modalità per far crescere tutte le figure legate all’enogastronomia per costruire un futuro migliore per l’Italia”.
 

Dieci punti per fare sistema e dare nuova linfa all’agricoltura, all’enogastronomia, al turismo e alla cucina italiana. tra gli obiettivi del Piano:

LE PRIME 10 AZIONI DEL FOOD ACT

1. CHEF AMBASCIATORI DELLA CUCINA ITALIANA NEL MONDO
Obiettivo: Un'azione di promozione sui mercati esteri coordinata con il Piano di internazionalizzazione del Governo e identificata con il segno unico "The Extraordinary Italian Taste". Portare entro il 2020 l'export agroalimentare a toccare quota 50 miliardi di euro. In questo contesto si prevede il coinvolgimento dei principali chef italiani per promuovere il Paese negli eventi di alto valore rappresentativo. Focus specifico su Usa, Russia e Cina.

2. VALORIZZARE LE ECCELLENZE ITALIANE E LA DIETA MEDITERRANEA
L'obiettivo è rafforzare la consapevolezza delle potenzialità del patrimonio agroalimentare italiano. Coinvolgere influencer internazionali per la costruzione di un messaggio coordinato. Promuovere la conoscenza delle eccellenze agroalimentari italiane, in particolare quelle riconosciute dai sistemi di tutela pubblici (DOP, IGP e BIOLOGICO), attraverso un utilizzo in cucina che sia anche aderente ai valori della Dieta mediterranea, evidenziando allo stesso tempo la differenza con i prodotti italian sounding.

3. POTENZIAMENTO DELLA DISTRIBUZIONE DEL VERO MADE IN ITALY AGROALIMENTARE
Obiettivo: favorire l'attivazione di piattaforme logistico distributive come strumento fondamentale per l'incremento dimensionale e competitivo delle nostre imprese. Il tema cardine è garantire un migliore approvvigionamento all'estero di materie prime realmente provenienti dall'Italia, in particolare per le reti di ristorazione italiana nel mondo.

4. ALTA CUCINA, ALTA FORMAZIONE
Sul profilo formativo è necessario colmare il gap del sistema, puntando sullo sviluppo di competenze economiche e imprenditoriali. Rafforzare i poli di formazione settoriale già esistenti e istituirne di nuovi maggiormente specializzati è una delle priorità del Food Act.

5. ESTENSIONE UTILIZZO STAGE PER LA RISTORAZIONE DI QUALITÀ
Si lavora per superare i vincoli dell'attuale legislazione attraverso la revisione delle linee guida in materia di tirocini approvati dalla Conferenza Stato Regioni che fissano i limiti quantitativi relativi al numero di tirocinanti in relazione la numero dei dipendenti delle singole aziende, senza alcuna differenziazione rispetto all'incidenza formativa dell'esperienza.

6. PIÙ AGGREGAZIONE NELLA FILIERA E NELLA RISTORAZIONE
Il piano sosterrà le aggregazioni nella filiera mediante le reti d'impresa attraverso strumenti come il credito d'imposta proposto con "Campolibero". Verrà studiata la sua estensione a imprese operanti nel settore della ristorazione, verificando la compatibilità con la normativa europea in materia di aiuti di Stato e il fatto che si tratta di imprese, di norma micro e piccole, che operano nel commercio la cui competenza esclusiva è delle Regioni.

7. DARE CREDITO ALLA CUCINA ITALIANA GIOVANI
Uno dei punti cardine riguarda lo sviluppo di strumenti di credito idonei a soddisfare le particolari esigenze del mondo della ristorazione di alta qualità. Favorire, anche in accordo con le Regioni, condizioni di credito agevolato da rivolgere ai giovani under 40, in possesso di particolari requisiti, per il subentro nelle aziende di ristorazione per il ricambio generazionale anche in cucina.

8. RAFFORZARE BINOMIO TURISMO-RISTORAZIONE DI QUALITA' PER PROMUOVERE I TERRITORI
Collegare l'offerta enogastronomica a percorsi turistici di qualità, promuovendo i prodotti agroalimentari dei territori, valorizzando anche i collegamenti con la ristorazione locale di qualità, l'hotelerie e il turismo culturale. Con questo obiettivo verranno individuati strumenti di supporto e coordinamento per rafforzare l'offerta turistica in chiave culturale – paesaggistica – enogastronomica.

9. CUCINA ITALIANA DI QUALITÀ CERTIFICATA
Per valorizzare meglio la cucina di qualità si valuteranno percorsi di riconoscimento, che garantiscano il consumatore, e permettano uno sviluppo del settore orientato da politiche regionali di promozione di qualità, trasparenza, unicità dei prodotti.

10. CUCINA ITALIANA COME CULTURA, IDENTITÀ, EDUCAZIONE, INCLUSIONE
Si punta a valorizzare il legame tra cucina e cultura, identità, educazione e inclusione. Questa azione prevede la promozione di iniziative che abbiano un ampio raggio: dall'educazione alimentare nelle scuole, per la promozione di valori come la sostenibilità ambientale, la lotta agli sprechi e il rispetto del cibo, fino alla valorizzazione culturale della nuova cucina italiana. Ultimo punto è dedicato all'accessibilità anche per le fasce più deboli, dando continuità a progetti di assistenza agli indigenti.

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Capo Redattore