Next stop: Duomo, a La Rinascente “God Save The Food” - InformaCibo

Next stop: Duomo, a La Rinascente “God Save The Food”

Dopo via Tortona 34, piazza del Carmine in Brera nel 2015 e viale Piave, ora nel luogo simbolo di Milano

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 20/12/2018

Il sorpasso è arrivato alcuni mesi fa: Milano ha più visitatori di Roma, 8,4 milioni “contro” 7,3 l’anno. Merito certamente della scena creativa, con gli stilisti e i designer ma anche dall’accoglienza con in primis, il rito del buon mangiare, servito con garbo ed eleganza.

Da circa due mesi a due passi dal Duomo, nel basement del department store de La Rinascente, è nato un nuovo “God Save The Food”. Proprio uno di quei locali che porta Milano a battere molti record.

Un insolito progetto ricettivo, non classificabile in “stelle” ma in unicità, genuino e garantito. Una location giovane e cool nata dall’intuizione di alcuni giovani imprenditori che hanno accettato la sfida di passare dalla terza alla quarta location a Milano, proprio in uno dei luoghi simbolo della città La Rinascente. La prima è stata aperta sette anni fa in via Tortona 34, poi hanno fatto seguito piazza del Carmine in Brera nel 2015 e viale Piave all’inizio di questo 2018.

Dopo l’inaugurazione riservata alla stampa un mese fa, siamo tornati, a meno di quindici giorni dal Natale, all’interno di God Save The Food, denominato “Duomo”, e lo abbiamo trovato scintillante come non mai e affollato di clientela internazionale.

Fino al 7 gennaio il God Save The Food ospita il TemporaryLounge bar Moet & Chandon

Scintillante, perchè ai suoi colori di giallo, azzurro e grigio dell’area, ora si è aggiunto quello sfavillante dell’oro. Perchè fino al 7 gennaio il God Save The Food di Rinascente ospita il TemporaryLounge bar Moet & Chandon: lo champagne del glamour e del successo dal 1743. In questo luogo è possibile prendersi una pausa dallo shopping natalizio celebrando l’attmo e brindando (ma anche acquistando) champagne per una Christmas experience all’insegna delle magiche collicine della Maison. Un golden corner di lusso dove sarà possibile regalere e regalarsi le esclusivissime limitededitiom che lo champagne più amato al mondo ha declinato in raffinate e preziosi varianti. Un premuroso personale della Moet & Chandon è a disposizione dei clienti per ogni qualsiasi informazione.

Internazionale, perchè ieri pomeriggio, 10 dicembre, il locale era letteralmente pieno di turisti stranieri. I tavoli erano al completo, compreso i due grandi conviviali. “Moltissimi sono gli stranieri che sono nostri ospiti tutti i giorni -ci dice Jenny, l’aiuto responsabile del localee quelli cinesi e giapponesi sono la maggioranza”. Un bel biglietto per internazionalizzare il brand God Save The Food, che, a quando si apprende si accinge a sbarcare anche a Roma.

Il menu per lunch e dinner col meglio dell’esperienza fatta negli altri tre locali

Due le carte, una per il bar caffetteria e una per il lunch-dinner.

Il menu del giorno si ispira alle cucine di tutto il mondo. Per ora rimane l’offerta all day, dalla colazione alla cena, all’insegna dell’internazionalità. I piatti infatti sono di ispirazione internazionale come wok a base di verdure servite con riso Thai, club sandwich ed healthy bowl.

Ma ci sono tanti piatti -aggiunge Jenny- per pranzi veloci e salutari. Una ristorazione basata su ingredienti selezionati con tanti classici made in Italy di prodotti e cucina italiana: la battuta di Fassona e il ‘piattone’ di prosciutto di Parma e bufala campana. Non mancano croissant vegani.

Mangiare fa bene al corpo e alle emozioni

Prima di andare a servire al bar una bevanda energetica, Jenny ci dice che il locale “si ispira alla filosofia di Marco Bianchi”, cuoco e divulgatore scientifico per la Fondazione Umberto Veronesi, che nel suo ultimo libro “La mia cucina delle emozioni”, scrive che “il cibo nutre il corpo ma è anche in grado di modulare le nostre emozioni”.

E’ quello che anche noi qui facciamo tutti i giorni ed “io ho imparato a tramettere a tutti gli altri colleghi, da circa un anno che lavoro con “God Save The Food”“.

Auguriamo “buona contaminazione creativa” a questo gruppo di giovani!

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