Oleificio Fratelli Carli – Imperia. Quattro generazioni di eccellenza di Ines Roscio - InformaCibo

Oleificio Fratelli Carli – Imperia. Quattro generazioni di eccellenza di Ines Roscio

di Informacibo

Ultima Modifica: 27/05/2016

Da anni la mia famiglia apprezza l’olio Carli e lo dimostra perché, quando la scorta cala, si telefona per  un ordine ed ecco arrivare la confezione in cartone verde “porta a porta”. Un gesto abitudinale fatto senza alcuna riflessione, un rapporto anonimo da fornitore a cliente. Questa volta però è spuntata una novità: l’oleificio ha voluto far conoscere i suoi valori tramite un opuscolo inserito nella confezione: “Benefit Report 2014-2015”. La lettura dell’opuscolo mi ha incuriosita e, pagina dopo pagina, mi ha sempre più coinvolta. Ho così potuto  conoscere non solo la gamma straordinaria dei prodotti, ma anche apprezzare gli obbiettivi dell’azienda impegnata a rispettare rigorosi standard sociali ed ambientali.

Nel 2014 l’Oleificio Fratelli Carli è diventato ufficialmente la prima realtà produttiva italiana certificata come “Benefit Corporation”, ovvero una impresa che non solo si confronta con le regole del mercato, ma vuol contribuire al benessere globale migliorando la vita delle persone, salvaguardando l’ambiente attraverso un nuovo modello di sviluppo economico e sociale.  La Benefit Corporation è un percorso iniziato nel 2010 in 41 paesi del mondo in settori diversi. L’Oleificio Carli ha ottenuto il riconoscimento con un punteggio al di sopra del minimo standard di certificazione.

Il successo non arriva mai per caso:  è il frutto di una mentalità rigorosa e il risultato di un lungo lavoro iniziato quattro generazioni fa quando il capostipite, nel 1911, ha dato valore e passione alla tradizione olivicola del territorio scegliendo produttori che abitano le migliori zone oleicole del Mediterraneo europeo.  Nel 1927 l’oleificio diventa fornitore del Vaticano e nel 1937 di Casa Savoia. Adesso la porta si è aperta sul mondo e spazia fra Italia, Francia, Austria, Germania, Svizzera e Stati Uniti.

L’opuscolo illustra pure gli obbiettivi dell’impresa, intesi come un percorso per migliorare i prodotti impegnandosi a diffondere la cultura della sostenibilità attraverso un costante miglioramento di ogni fase produttiva,  in una visione futura radicata non solo sul guadagno, ma su una miriade di sfaccettature a beneficio dell’umanità.

Nel 1992 la Fratelli Carli ha fondato il Museo dell’Olivo, dedicato alla cultura delle piantagioni ed al prezioso e salubre prodotto, l’ “oro giallo”. In un piacevole percorso si possono osservare rari utensili da frantoio, attrezzi agricoli, orci, anfore, lumi ad olio e oliere, contenitori per l’olio che parlano di arte, cultura, economia, documenti antichi, miti e tradizioni contadine. La Collezione Archeologica del Museo dell’Olivo è tutelata dal Vincolo Ministeriale.

 
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L’ulivo esiste a memoria d’uomo, ricordiamo che nella Bibbia Noè, dopo il ritiro delle acque, mandò una colomba in missione per trovare terra asciutta e la colomba  ritornò con un ramoscello di olivo nel becco. La leggenda racconta che in Grecia fu la dea Atena, sua protettrice, a divulgare l’ulivo in Attica. L’olio ha sempre avuto rilevanza religiosa, viene usato per consacrare i potenti e, da sempre, l’olio si pone sulla fronte dei credenti durante un sacramento.

L’albero dell’ulivo è simbolo di pace e abbondanza:  un albero maestoso, secolare, che cresce e prospera lungo il trascorrere della storia. Le origini sono sconosciute, ma pare sia comparso in Asia Minore, dove tuttora vi sono foreste di olivi selvaggi; da qui alla Siria, alla Grecia, quindi alla Magna Grecia dove sono stati ritrovati vasi e  monete che ne testimoniano la presenza in epoche lontane.  Pare che le prime coltivazioni in Liguria risalgano al 1100.  Occorreva  un clima buono, la giusta dose d’acqua, un terreno particolare, molto lavoro, ma soprattutto molto amore. Strada faticosa che è passata su queste colline seminando tradizione e sapienza. Penso a mani nodose, intere famiglie che per secoli hanno zappato, collocato germogli, potato rami per far si che l’ulivo potesse dare il suo frutto magico. Una storia semplice di gran fatica, un costante ampliamento delle piantagioni che, attraverso i secoli, si è tramutato in una distesa argentea  su dolci colline terrazzate, le “fasce”, con i caratteristici muretti a secco, declinanti verso il mare.

Imperia è una dolce città nata dalla fusione di Oneglia e Porto Maurizio e gode di un clima mite anche in inverno. Una tale località non poteva che portare “cose buone”.  L’Oleificio Fratelli Carli da 47 anni produce e commercializza cinque tipologie di olio provenienti da olive di Italia, Grecia e Spagna,  tra le quali l’olio Extra Vergine di Oliva D.O.P. e, in ogni confezione, presenta il certificato di garanzia del prodotto.

L’azienda, nel suo opuscolo, ci fa conoscere altri ottimi prodotti: aceti, sott’oli,  pesto, salsa tonnata, salsa di noci, maionese, crema di carciofi o di pomodori essiccati, condimenti liguri, sughi rossi, zuppe di legumi, cereali, minestroni. Non solo, ma tortini freschi, dolci dove l’olio ha sostituito il burro per dare un tocco particolare ad ogni piatto.

Se le nostre antenate per esaltare la loro avvenenza, conoscevano le proprietà benefiche dell’olio d’oliva, la Carli  non ne ha trascurato l’importanza. Sono così nate “Mediterranea” e “Terrazze di Liguria”, due linee di cosmetica basate su tre piante tipiche della riviera di ponente: Olivo, Lavanda e Rosmarino. Prodotti   naturali che hanno fatto e continueranno a fare molta strada per rendere il nostro aspetto salubre e gradevole all’insegna del benessere.
 

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Capo Redattore