Olio d'oliva, annata boom ma non per le Regioni del Nord - InformaCibo

Olio d’oliva, annata boom ma non per le Regioni del Nord

Lo sostiene un'indagine degli osservatori di mercato di Cia-Agricoltori italiani, Italia olivicola e Aifo

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 04/10/2019

E’ buona la produzione d’olio quest’anno, quasi il doppio di quella del 2018. Lo sostiene un’indagine degli osservatori di mercato di Cia-Agricoltori italiani, Italia olivicola e Aifo (Associazione italiana frantoiani oleari), che stimano una produzione di poco superiore alle 330.000 tonnellate di olio a livello nazionale, un dato che quasi raddoppia (+89%) la produzione finale dello scorso anno, attestatasi intorno alle 175.000 tonnellate.

La Puglia in prima fila

E’ la regione la Puglia, nonostante i problemi legati alla Xylella, in prima fila per crescita della produzione di olio extravergine d’oliva e comunque la ripresa produttiva è dovuta soprattutto alle Regioni del Sud.

Quindi è un’ottima annata per la Puglia (+175%), che da sola produrrà quasi il 60% dell’olio extravergine d’oliva nazionale. Annata molto positiva anche per la Calabria (+116%), al secondo posto prima della Sicilia (+38%) e per la Basilicata, che quasi quadruplica la produzione dello scorso anno (+340%). Positiva la campagna anche in Sardegna (+183%), Campania (+52%) e Molise (+40%).

Mentre nelle Regioni centrali, dove Abruzzo (+52%) e Marche (+63%) viaggiano in positivo, abbiamo i dati negativi di Lazio (-19%), Toscana (-20%), Umbria (-28%) ed Emilia-Romagna (-50%) dovuti anche al ritardo della fioritura causata dalle basse temperature di inizio primavera.

In difficoltà è la produzione nelle Regioni del Nord, che registreranno un calo evidente in Liguria (-43%), Lombardia e Veneto (-65%).

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