Olio Officina Festival 2023: programma dell'evento

Olio Officina Festival 2023: programma dei tre giorni dedicati all’olio extra vergine d’oliva

di Oriana Davini

Ultima Modifica: 22/02/2023

L’olio extra vergine d’oliva torna sul palco: prenderà il via il 2 marzo Olio Officina Festival 2023, edizione numero 12 dell’evento dedicato ai condimenti per il palato e la mente.

L’appuntamento è come sempre al Palazzo delle Stelline di Milano, per una tre giorni di degustazioni guidate, banchi d’assaggio, incontri con i produttori, talk, abbinamenti tra cibo e vino, mostre, concerti e una sezione appositamente dedicata ai bambini, con giochi e attività ad hoc.

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Tra workshop e degustazioni

Il programma dell’Olio Officina Festival, che quest’anno seguirà il tema “L’olio è progresso”, è ricco, variegato e soprattutto gratuito. Cucina, economia, arte, educazione, agricoltura, tecnologia: tanti sono i temi affrontati dal 2 al 4 marzo, anche per fare luce sul comparto olivicolo italiano.

L’olio in cucina

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L’uso dell’olio in cucina è antico e oggi corrisponde anche a ricerca e sperimentazione. Via libera quindi a masterclass, laboratori e degustazioni comparate, per scoprire i profili sensoriali di oli provenienti da tutta Italia e dal mondo, sia in purezza che abbinati ad altri ingredienti.

Dalla merenda con pane o olio alle sessioni di assaggio guidato di oli extra vergini di oliva dell’olivagione 2022/2023 provenienti da Spagna, Grecia, Tunisia, Marocco, Turchia, Argentina, Australia, California, Giappone e Israele.

Novità dell’edizione 2023 di Olio Officina Festival saranno una masterclass sugli oli siciliani, un focus sull’olio di lentisco, produzione recuperata e da riscoprire e una degustazione comparata di olive da tavola ottenute con diversi sistemi di produzione (olive fermentate, deamarizzate, ossidate).

Ci sarà anche l’occasione di riflettere sulle luci e le ombre della cucina stellata con l’intervento di Valerio Massimo Visintin, critico mascherato del Corriere della Sera che presenterà il suo libro-inchiesta Dietro le stelle. Il lato oscuro della ristorazione italiana.

L’oleoturismo

In un Paese dove l’enogastronomia vale un quarto del Pil ed è tra le principali motivazioni di viaggio, i fari devono essere puntati anche sull’oleoturismo, recentemente normato per legge.

Se ne parlerà insieme al senatore Dario Stefàno, promotore della legge e autore, con Fabiola Pulieri, del libro “Oleoturismo. Opportunità per imprese e territori”. I frantoi, al pari delle cantine vinicole, possono diventare un elemento attrattore e una potenziale fonte di reddito per gli olivicoltori capaci di costruire un’esperienza olistica a stretto contatto con la natura.

Con l’architetto Antonio Monte, vicepresidente Aipai-Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale, si dimostrerà come anche i Musei dell’olio raccontino la storia della produzione olearia italiana.

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L’economia dell’olio

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Ricca di spunti anche la sezione dedicata all’economia dell’olio. Il comparto olivicolo italiano esce da una stagione 2022/2023 molto difficile: con le olive raccolte si potranno produrre 200mila tonnellate di olio, contro il fabbisogno nazionale di un milione di tonnellate.

Si affronterà con alcuni imprenditori il tema del passaggio generazionale, connesso alla razionalizzazione delle aziende olearie italiane. Previsto anche un dibattito con il biotecnologo agrario Eddo Rugini sugli olivi ogm, per capire perché è necessario sviluppare la ricerca sulle piante transgeniche di olivo.

“L’olivicoltura italiana deve fare un salto culturale e colturale dalla tradizione al progresso – spiega Luigi Caricato, ideatore e direttore di Olio Officina Festival -. In Italia troppe aziende conducono un’olivicoltura tradizionale di bassa densità che affonda le radici in un modello colturale del passato. Oggi è necessario che gli imprenditori olivicoli italiani, sostenuti da un’adeguata e coerente volontà politica, decidano che cosa vogliono fare da grandi”.

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L'Autore

giornalista

Giornalista specializzata in turismo e itinerari enogastronomici