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Pro Loco – Unpli: Sagra di qualità, le premiazioni al Senato

Un marchio distintivo per "contraddistinguere le sagre rappresentative della storia e tradizione”

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 23/07/2019

La Sagra della Ciuiga (foto in alto, festeggia un salame che affonda le sue origini nella seconda metà dell’Ottocento, in un clima di povertà), si svolge a San Lorenzo Dorsino in provincia di Trento, ed è una delle 21 sagre italiane insignite del marchio ‘Sagra di Qualità’ dall’Unione nazionale Pro Loco – Unpli durante la cerimonia svoltasi lunedì 22 luglio al Senato (Sala Koch, palazzo Madama), alla presenza, tra gli altri, di Antonino La Spina (presidente Unpli), Sebastiano Sechi (responsabile dipartimento Unpli Sagra di qualità), Sabrina Talarico (presidente del Gist, Gruppo Italiano Stampa Turistica), Gilbero Arru (giornalista enogastronomico) e Pietro Roberto Montone (presidente vicario Federazione Italiana Cuochi).

Sono 21 le sagre organizzate dalle Pro Loco aderenti all’Unpli

Sagra di qualità è il marchio distintivo voluto dall’Unione Nazionale delle Pro Loco per “contraddistinguere le sagre rappresentative della storia e tradizione, le manifestazioni che vantano un passato di legame con il territorio e che abbiano come obiettivo la promozione e creazione di sinergie con le attività economiche locali”.

Un marchio per valorizzare i prodotti tipici, Doc, Dop e tradizionali

L’istituzione del marchio -afferma una nota dell’Unpli, punta alla valorizzazione dei prodotti tipici (Doc, Dop, o inseriti nelle banche dati dei prodotti agroalimentari tradizionali regionali) e alla promozione del cibo e dei piatti tipici della cucina tradizionale e contadina. Attività che è stata riconosciuta anche dal protocollo siglato dall’Unpli con il ministero delle Politiche agricole; al centro dell’azione dell’Unione Pro Loco i prodotti tipici dei territori ed anche la tutela della cultura, del folklore, delle tradizioni, del turismo e dell’economia del territorio. Fra i requisiti necessari all’attribuzione del riconoscimento “Sagra di qualità”, la promozione degli operatori locali del settore eno-gastronomico e turistico (quali produttori, ristoratori, artigiani, albergatori) come attività economiche correlate alla cultura del cibo, la storicità di almeno 5 anni; inoltre, la richiesta di valutazione deve essere inviata almeno 180 giorni prima dell’evento, cui seguono un’analisi della documentazione e una verifica sul campo.

Ecco i vincitori dell’edizione 2019 premiati nel corso della cerimonia che si è svolta  a palazzo Madama, a Roma

Sagra della Porchetta e dei Fagioli con le Cotiche”, Monte Santa Maria Tiberina (Perugia); “Sagra di S. Gaetano”, Ponti sul Mincio (Mantova); “Sagra della Fojata e della Attorta”, Sellano (Perugia); “Festa del tortello alla lastra”, Chiusi della Verna loc. Corezzo (Arezzo); “Sagra del Ciammarrucchiello”, Buonalbergo (Benevento); “Sagra dei Bigoli e dei prodotti del Parco del Monte Cucco”, Costacciaro (Perugia); “Sagra dell’agnello a bujone”, Valentano (Viterbo); “Sagra del fagiolo”, Sarconi (Potenza); “Festa della chisola”, Borgonovo Val Tidone (Piacenza); “Sagra della porchetta”, Monte S. Savino (Arezzo); “Festa del grano”, Raddusa (Catania); “Festa della nocciola”, Baiano (Avellino); “Sagra dei fichi”, Miglionico (Matera); “Festival Aglianico Tumact me tulez”, Barile (Potenza); “Mostra Mercato Marroni del Monfenera”, Pederobba (Treviso); “Sagra della lumaca” Gesico (Cagliari); “Sagra della Varola”, Melfi (Potenza); “Sagra della Ciuiga”, San Lorenzo Dorsino (Trento); “Sagra delle olive”, Gonnosfanadiga (Sud Sardegna); “Festa delle castagne e del miele di castagno”, Valle di Soffumbergo (Udine); “Sagra del Baccalà”, Sant’Omero (Teramo).

Il commento di Antonino La Spina e Sebastiano Sechi

Negli anni le sagre hanno consentito di far scoprire varietà ed eccellenze locali e molti di questi eventi sono divenuti grandi attrattori turistici per il territorio” afferma il presidente dell’Unpli, Antonino La Spina. “Con il marchio “Sagra di qualità” intendiamo salvaguardare e promuovere quelle manifestazioni – prosegue – che spesso sono il mezzo per la riscoperta di saperi e usi legati alla lavorazione e trasformazione dei prodotti dell’enogastronomia”.

Il marchio sottolinea l’impegno delle Pro Loco nel campo enogastronomico, nella realizzazione delle sagre, nella valorizzazione dei loro prodotti e nella riscoperta e rilancio delle tradizioni locali” aggiunge Sebastiano Sechi responsabile del dipartimento “Sagra di qualità” dell’Unpli.

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