Report attacca i Pizzaioli e quelli di Napoli contrattaccano - InformaCibo

Report attacca i Pizzaioli e quelli di Napoli contrattaccano

di Informacibo

Ultima Modifica: 06/10/2014

Napoli 6 ottobre 2014. Fa discutere la trasmissione di Report dedicata alla pizza, con rivelazioni-denuncia anche sui modi in cui viene preparata in diverse città italiane.

«Non bruciamoci la pizza», questo il titolo del servizio di apertura della nuova stagione del talk domenicale di Rai3, andato in onda ieri sera dalle 21,45, e firmato da Bernardo Iovene.
Report denuncia che certe pizze sono preparate con ingredienti inappropriati e addirittura dannosi.

Report parla di uso dell'olio di palma per friggere, che è pieno di grassi e potrebbe presentare tracce di residui di pesticidi, usati per la coltivazione intensiva. E poi di pizze congelate.

Tutte cose vere ma in un servizio giornalistico di informazione è mancato un confronto con tanti pizzaioli che fanno le pizze con ingredienti di prim'ordine.
Se si presenta solo l'altra faccia della medaglia si fa disinformazione ed allarmismo. Ma il programma di Milena Gabanelli, per molti versi un programma meritorio, ha la possibilità di riparare e far parlare, nei prossimi numeri, i numerosi pizzaioli che lavorano con onestà e bravura.
In rappresentanza di questi moltissimi pizzaioli bravi, ne vogliamo citare solo alcuni che indichiamo al programma della Gabanelli:  Gino Sorbillo (Napoli), Ugo Massa (Casalbordino), Fabio Rocco (Rimini),

Ma da Napoli la protesta contro Report continua e i pizzaioli insorgono tanto che per oggi le associazioni dei pizzaioli hanno convocato una conferenza stampa.

Le prime cento pizzerie di Napoli scendono in campo contro “l’insensato servizio programmato dalla Rai che scredita il famoso prodotto partenopeo. «Una banca dati foltissima e aggiornata redatta con gli uffici ASL, in concomitanza con il rilascio del libretto sanitario, non ha mai prefigurato per questo settore i rischi che si denunciano nel servizio di Report».

A dichiararlo è Giuseppe Salvati, Presidente della Cidec, Confederazione Italiana degli Esercenti Commercianti, Campana. «Pure le storie generazionali di pizzaioli rappresentano un caso concreto di operatori e consumatori del prodotto pizza, un campione statistico enormemente significativo, senza far ravvisare mai un legame o una correlazione di una dannosità professionale.
Gli ingredienti sono elementi semplici non complessi (farina, olio, lievito e acqua) e la cottura al forno ha una storia millenaria priva dei rischi che si denunciano e che si paventano».

Inoltre, Cidec ha consultato l’istituto Zooprofilattico Territoriale e il Preside della Facoltà di Farmacia, dott. Ettore Novellino per sapere se ci sono studi di settore che reputano dannoso per la salute il consumo di questo prodotto, simbolo della cultura alimentare partenopea.

«In entrambi i casi abbiamo conferma dei nostri convincimenti – conclude Salvati – occorre l’osservanza del disciplinare redatto dalla categoria in termini di tracciabilità dei prodotti alimentari e di quello utilizzato per la cottura; osservanza delle norme di ventilazione e manutenzione, pulizia periodica del forno e degli attrezzi. Non capiamo questo accanimento contro i prodotti simbolo della città, prima il caffè, adesso la pizza. Il perdurare degli attacchi testimonia solo la volontà di speculare su catastrofismo e allarmismo da vendere».

La risposta ironica di Ciro Salvo a Milena Gabanelli da Luciano Pignataro

Il servizio sulla pizza bruciata di Report spacca Twitter di Valentina Spotti (Giornalettismo)

Report e la Pizza: la Sagra dello scontato e tanto rumor per nulla (?) di Marco Lungo (LucianoPignataro)

Da Report: Non bruciamoci la Pizza

CorrierSera un estratto di Report

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