Scala, 7 dicembre per tutti da San Vittore a Rai 1
di Informacibo
Ultima Modifica: 01/12/2017
Grande attesa dunque per il 7 dicembre alle ore 18 con Andrea Chénier di Umberto Giordano con la direzione del maestro Riccardo Chailly e la regia di Mario Martone.
L'annuncio del sovrintendente della Scala, Alexander Pereira
«L’anno prossimo apriremo la stagione della Scala con Attila, un capolavoro di Verdi che fa parte di una trilogia con Giovanna d'Arco e Macbeth, un ciclo che chiuderemo nei prossimi anni». Non è ancora andata in scena la prima di questa stagione che già il sovrintendente della Scala, Alexander Pereira, pensa al futuro.
La Prima Diffusa in 30 luoghi di Milano
L’opera verrà proiettata in diretta il 7 dicembre anche nel carcere di San Vittore e presso l’Istituto penitenziario Cesare Beccaria. Questo grazie all’iniziativa della Prima Diffusa, che dal 30 novembre al 10 dicembre, grazie al Comune di Milano e Edison porterà l’opera in oltre 30 luoghi e spazi della città, con più di 50 tra proiezioni in diretta, concerti, reading e performance gratuiti. Il cuore della Prima Diffusa 2017 tornano a essere le proiezioni in diretta dell’opera inaugurale della stagione scaligera, in collaborazione con Teatro alla Scala e Rai. Ventisette luoghi di proiezione nei nove municipi della città. Molti i luoghi simbolici, oltre al Beccaria e a San Vittore, come la Casa dell’Accoglienza “Enzo Jannacci”, il Teatro Rosetum, ma anche nuove sedi come il Teatro Maciachini, il Borgo Sostenibile di Figino, Base Milano, Artepassante Repubblica e Fondazione Feltrinelli e altre conferme da Mare Culturale Urbano al Barrio's al Teatro dal Verme.
Quest’anno lo chef protagonista del menù della Prima sarà Filippo La Mantia che si occuperà di soddisfare i palati fini del teatro lirico più famoso al mondo: grande protagonista sarà “il Risotto Gran Riserva Gallo al brodo di cappone, con marroni e cacio fresco” per Andrea Chénier preparato con il Gran Riserva maturato un anno (annata 2016).
“Ho pensato questa ricetta leggendo un po’ la trama dell’opera ed un po’ l’ambientazione del periodo francese. Molti cuochi, appartenenti alle famiglie nobili francesi, si trasferirono in Sicilia inserendosi nelle cucine dei cugini siciliani. Non c’era aristocratico nel Regno delle Due Sicilie che non avesse nella buia, umida, ampia cucina un cuoco francese detto ‘monsu’, dal francese monsieur. Furono loro a mischiare le loro raffinatezze francesi a prodotti e piatti tipici siciliani. Ovviamente ho reinterpretato alcune ricette realizzate da loro in periodi storici come l’800, il Risotto Gran Riserva Gallo al brodo di cappone, con marroni e cacio fresco è uno di questi. “spiega lo chef Filippo La Mantia.
“Siamo molto felici di proseguire la collaborazione con il Teatro alla Scala, grande eccellenza del nostro Paese e rappresentanza della cultura musicale Italiana nel mondo. Per Riso Gallo, da sempre ambasciatore del risotto nel Mondo, è una grande occasione per omaggiare Milano, patria del risotto con una creazione realizzata ad hoc per la serata.” commenta Carlo Preve, Amministratore Delegato Riso Gallo.
Gli ospiti della cena riceveranno in regalo una preziosa cuvette, un’edizione speciale legata a questa iniziativa e prodotta in soli 500 pezzi numerati, racchiusa in prezioso rosso Scala.
Riso Gallo Gran Riserva è considerato dagli chef (inseriti nella 10° edizione della Guida Gallo “I Risotti dei migliori Ristoranti del Mondo”) “l’eccellenza del riso Made in Italy, il migliore per la realizzazione di risotti d’autore”. Il Gran Riserva è un Carnaroli in purezza, seminato a densità ridotta nel cuore del Pavese, raccolto e fatto maturare in silos per un anno proprio come il buon vino. Prodotto in quantità limitate e privo d’imperfezioni – solo un chicco su tre diventa Gran Riserva – e caratterizzato da chicchi grandi e corposi, altamente selezionati e calibrati, questo riso garantisce un’elevata tenuta in cottura e un maggiore assorbimento dei condimenti.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
Riso Gallo Gran Riserva invecchiato un anno gr. 200 per il brodo: · kg.1 di cappone disossato · gr. 200 di carote · gr. 200 di sedano · n.° 6 foglie di alloro · gr. 50 di pepe in grani · n.° 10 gambi di prezzemolo · n.° 1 mazzo di finocchietto fresco
per il brodo di cacio: · gr. 200 di caciocavallo ragusano stagionato · cc. 500 di brodo di cappone per il pesto a crudo: · 1 lime · gr. 40 di zenzero · gr. 40 di mandorle tostate · gr. 40 di finocchietto fresco · cc. 30 di olio extravergine di oliva
ESECUZIONE: In una casseruola fare cuocere per 10 ore a fiamma lenta il cappone a pezzi, le carote, il sedano, l’alloro, pepe in grani, gambi di prezzemolo e il finocchietto fresco. Fare raffreddare e filtrare. Per il brodo di cacio: versare il caciocavallo grattugiato in una boule di acciaio e versare lentamente il brodo del cappone. Rimescolare con una frusta fin quando il tutto non si sarà amalgamato. Filtrare. I marroni verranno tostati e frullati ed aggiunti per guarnire il piatto di riso. In un tegame, quindi, versare dell’olio evo ed aggiungere il riso fino alla sua tostatura. Aggiungere gradualmente il brodo del cappone, il pesto a crudo ed il brodo del cacio. Portare avanti la cottura, aggiustando pepe e sale, fin quando non sarà pronto.
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