Svolta salutista a tavola, da +7% pesce a +4% frutta, e riscoperta della Dieta Mediterranea - InformaCibo

Svolta salutista a tavola, da +7% pesce a +4% frutta, e riscoperta della Dieta Mediterranea

di Informacibo

Ultima Modifica: 27/09/2019

Mai così tanta frutta e verdura, sottolinea lo studio Coldiretti (sulla base dei dati Ismea), è arrivata sulle tavole degli italiani da inizio secolo con una netta inversione di tendenza rispetto al passato

L’ Anno del Cibo italiano porta buone notizie sul fronte della spesa alimentare degli italiani che cresce sempre di più. Per Coldiretti, sulla base dei dati Ismea, nel 2017 l’acquisto di beni alimentari è aumentato del 3,2%.

Ma lo studio della Coldiretti parla anche di “svolta salutista” con gli italiani che riscoprono la dieta mediterranea, confermata “come la più sana e completa, come il pesce e la frutta fresca, che hanno subito un balzo rispettivamente del +7% e del +4,3%”.
Mai così tanta frutta e verdura, sottolinea la Coldiretti, è arrivata sulle tavole degli italiani da inizio secolo con una netta inversione di tendenza rispetto al passato. Un andamento positivo che riguarda anche l'acquisto di ortaggi freschi favorito anche da nuove modalità di consumo sospinte dalla disponibilità di tecnologie casalinghe low cost, dalle centrifughe agli essiccatori che aiutano a far apprezzare cibi salutari ai più piccoli.

Più attenzione al Naturale e Benessere
Secondo la Coldiretti l’attenzione verso i segmenti naturale e benessere è confermata dalla forte crescita di alimenti come la frutta secca: (+7,9%), la pasta di semola integrale (+16%) o il riso integrale che mette a segno addirittura un aumento del 20% rispetto all’anno precedente. L’attenzione per prodotti salutistici è accompagnata anche dalla ricerca della praticità ed emerge un apprezzamento per le zuppe pronte (+33%) e per le insalate in busta con gli ortaggi di IV gamma (+4,3%).

Evidente l’incremento della spesa per l’olio extravergine di oliva che nel 2017 risulta superiore dell’11% rispetto al 2016 mentre in flessione i derivati del pomodoro (-0,5%) e la pasta secca di semola con un calo del 3% per i quali nel 201, continua la Coldiretti, si attendono comunque riscontri positivi con l’entrata in vigore dell’obbligo indicare in etichetta l’origine degli ingredienti utilizzati.

La spesa alimentare, aggiunge la Coldiretti, è la principale componente del budget delle famiglie dopo l’abitazione con un importo complessivo di 215 miliardi ed è quindi un importante indicatore dello stato dell’economia. Secondo la Coldiretti il cambiamento deve ora trasferirsi alle imprese agricole con una adeguata remunerazione dei prodotti che in molti casi si trovano tuttora al di sotto dei costi di produzione.

La positiva inversione di tendenza è accompagnata dal record storico per il made in Italy agroalimentare all’estero con le esportazioni che hanno raggiunto i 41,03 miliardi di euro nel 2017 per effetto di un incremento del 7% rispetto all’anno precedente, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat.

A spingere la crescita sono i prodotti base della dieta mediterranea a partire dal vino che è il prodotto italiano più esportato e fa segnare un aumento del 7%, secondo la stima Coldiretti, seguito dall’ortofrutta che registra un incremento del 2%, ma ottime performance vedono protagonisti i formaggi con un incremento del 9% in valore, grazie anche all’entrata in vigore dell’obbligo dell’etichettatura d’origine, e i salumi (+8%).

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Capo Redattore