Torino, le vigne urbane si candidano a patrimonio Unesco - InformaCibo

Torino, le vigne urbane si candidano a patrimonio Unesco

A lanciare la proposta è stato Roberto Cerrato, direttore dell'Associazione per il Patrimonio Vitivinicolo di Langhe-Roero e Monferrato

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 16/07/2019

Torino ancora capofila per mettere in primo piano la produzione vitivinicola cittadina.

Dopo aver lanciato, con l’appoggio della Regione Piemonte, la creazione di una rete internazionale delle vigne metropolitane, insieme a Parigi e Vienna, ora nasce la proposta di candidare le vigne urbane a patrimonio Unesco.

L’idea è stata presentata durante la presentazione della terza edizione di ‘Vendemmia a Torino’, la rassegna che porterà i produttori di vino in città dal 12 al 20 ottobre 2019.

A lanciarla è stato Roberto Cerrato, direttore dell’Associazione per il Patrimonio Vitivinicolo di Langhe-Roero e Monferrato

Si tratta di vigneti straordinari per la loro storia e la collocazioni, legati a palazzi ricchi di storia“.

Capofila della rete dei vigneti urbani, la Urban Vineyard Association, è la Vigna della Regina (nella foto in alto), a Torino. Ne fanno parte, per il momento, Clos Montmartre di Parigi, i vigneti ritrovati della Laguna di Venezia, quelli del progetto Senarum Vinea di Siena.

Ci sono altri progetti nel mondo – ha ricordato Luca Balbiano, presidente dell’associazione – come quello di Manhattan e questi vigneti sono troppo importanti per essere relegati ai confini: sono come i numeri primi, unici, irripetibili. Lo scopo è di crearne una rete e valorizzarli“.

Ricordiamo che sono passati solo pochi giorni da quando le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene  sono state ufficialmente incoronate dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.

Le colline del Prosecco sono Patrimonio Unesco

 

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