Tra storia e contemporaneità, la formula vincente del Caffè Meletti - InformaCibo

Tra storia e contemporaneità, la formula vincente del Caffè Meletti

di Informacibo

Ultima Modifica: 04/05/2013

di Giovanni Angelucci

Ascoli Piceno maggio 2013. È sera quando il 18 maggio del 1907 Silvio Meletti, titolare di un’industria di liquori, inaugura ad Ascoli Piceno un nuovo esercizio commerciale destinato a diventare un luogo ultra centenario di riferimento per l’intera città. Quella sera ci sono proprio tutti, la bella e colta gente di Ascoli e tanti curiosi, giovani e meno giovani di ogni quartiere. Il Caffè Meletti è ancora questo ma anche tanto altro. Dichiarato dal Ministero dei beni culturali e ambientali “locale di interesse storico e artistico” e inserito nell’elenco dei 150 caffè storici d’Italia, ha conservato l’originario stile liberty, la tinteggiatura esterna di color rosa antico, i fregi, i grandi specchi a parete, gli arredi con i tavolini rotondi in marmo bianco, le sedie viennesi e i divani rivestiti in brillante velluto verde a ricordare il colore dell’Anisetta, il liquore che da queste parti è più di un simbolo, quasi un feticcio da portar via al pari delle gustosissime “vere” olive tenere ascolane ripiene e fritte. E così fanno i tanti turisti che fanno del Caffè uno dei luoghi più visitati: affaccia le sue vetrine nella spettacolare piazza del Popolo, cornice affascinante che disegnata con un luminoso travertino bianco contribuisce a rendere l’atmosfera senza tempo. Il Caffè Meletti è parte di un patrimonio culturale collettivo e simbolo dell’Italia più bella, quella nella quale si mescolano cultura e tempo libero, tra passato, presente e futuro, insomma uno di quei luoghi che hanno nel fascino della storicità uno dei motivi di contemporaneità.

Un patrimonio che, nel momento in cui ha rischiato di essere perduto definitivamente, ha trovato il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno che nel 1986 ha acquistato l’edificio in cui è ubicato il Caffè e ne ha garantito la ripresa e la continuazione dell’attività, dimostrando, in tempi non sospetti, una nuova visione nella valorizzazione della cultura del territorio. Che non è solo tutela dello straordinario esempio di architettura di fine ‘800 e delle decorazioni pittoriche di inizio ‘900 ma anche veicolo per la promozione delle tradizioni agroalimentari ed enogastronomiche del Piceno e delle Marche.

Animato durante tutto il giorno dai classici momenti della colazione o dell’aperitivo, il Caffè Meletti ora rilancia anche il ristorante sotto la guida del direttore Tarcisio Mazzitti e dello chef Roberto Di Sante con una filosofia di cucina che, nel privilegiare naturalmente la stagionalità e la provenienza locale dei prodotti, indugia sui grandi piatti della cucina tipica con uno sguardo comunque attuale.

Ne sono l’espressione più genuina il ciauscolo e gli altri salumi locali, i maccheroncini di Campofilone al ragù classico, il timballo di sfoglia (qui chiamato Vincisgrassi), il fritto misto all’ascolana con la costatina di agnello, il baccalà, la tagliata di lombata marchigiana o la quaglia con fichi secchi marinati e pomodorini arrostiti, piatti che a mezzogiorno si possono trovare in una selezione sempre variabile di 4-5 portate o nel menù completo servito per la cena (e a pranzo su prenotazione) nella nuova sala ristorante nel piano superiore con per circa 50 coperti.

Caffè Meletti srl

Piazza del Popolo 2 – 63100 Ascoli Piceno

Piazza del Popolo 2 – 63100 Ascoli Piceno

+ 39.0736.255559

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Capo Redattore