Vinarius, i vini dell’estate: bianchi, rosati e bollicine - InformaCibo

Vinarius, i vini dell’estate: bianchi, rosati e bollicine

Le enoteche si aspettano un aumento delle vendite sull’estate scorsa del +13-18%

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 25/06/2018

Con l’inizio dell’estate Vinarius – l’Associazione delle Enoteche Italiane (un centinaio di enoteche in tutta Italia) traccia il quadro sull’andamento dei consumi e dei vini preferiti per tutto il periodo estivo.

Per le enoteche dell’associazione diretta da Andrea Terraneo la tendenza principale è rappresentata dal consumo dei vini rosati e  bianchi che nei prossimi mesi muoveranno una buona metà delle vendite in enoteca, a cominciare dai vini aromatici, come Gewurztraminer, Moscato e Malvasia.

Tra i segnali di novità, una certa attenzione per il mondo degli spumanti, così come per il mondo del vino biologico e per i territori che negli ultimi anni hanno investito nell’enoturismo, ma la vera notizia è che il “crollo” dei consumi degli anni passati non ci sarà, con le enoteche che aspettano un aumento delle vendite sull’estate scorsa del +13-18%.

La vera novità dell’estate 2018 i vini rosati

La tendenza più interessante, come anticipato, riguarderà i rosati, “vini freschi, leggeri e facili da abbinare: non stupisce che il consumatore ne sia attratto, specialmente durante la stagione calda”, commenta il presidente Vinarius.

“Negli ultimi tre anni –aggiunge Terraneo- abbiamo registrato un aumento della richiesta anche del 20% e, se fino a pochi anni fa i vini rosati venivano sottovalutati, possiamo dire che oggi questa tendenza si sta senz’altro invertendo”.

Con l’interesse dei wine lovers che va soprattutto ai rosati del Salento, che secondo l’analisi Vinarius si conferma come la patria dei rosé (i vini salentini rappresentano fino al 60% delle richieste), davanti al Garda e all’Abruzzo.

Negli ultimi anni alto il consumo dei vini aromatici

Ma negli ultimi tre anni, anche i vini bianchi aromatici hanno visto un’impennata delle richieste: dal 2014 ad oggi, il 65% delle enoteche Vinarius intervistate registra infatti per le varietà Gewurztraminer, Moscato e Malvasia un aumento medio del 20/30% con punte anche del 50%.

Per quanto riguarda la suddivisione delle vendite estive di vini (comprese tutte le tipologie: fermi e spumanti, secchi e dolci), sono i vini bianchi ad andare per la maggiore. “Durante l’estate oltre la metà delle vendite in enoteca è rappresentata dai bianchi, con punte in alcuni casi anche del 70% . A seguire i vini rosati, che invece rappresentano circa il 30% delle vendite e infine i vini rossi che sfiorano fisiologicamente in questo periodo solo il 25% – sottolinea Terraneo – e anche se l’estate è appena iniziata siamo ottimisti sui trend di vendita: non si prevedono cali e circa la metà delle nostre enoteche stima un aumento delle vendite rispetto allo scorso anno, con tendenza media tra il +13 e il +18%”.

Vinarius traccia  il profilo del consumatore medio di vino in enoteca nella stagione estiva, ed indica che il 50-60% dei consumatori è generalmente compreso nella fascia di età dai 30 ai 50 anni, mentre il 25-30% sono giovani tra i 18 e i 30 anni e un altro 25-30% riguarda consumatori di oltre 50 anni.

 

Tra i consumatori viene rilevata in generale una maggiore presenza di pubblico maschile (in media: 65% uomini e 35% donne), ma è da notare che mentre al Centro-Nord la presenza è quasi paritaria tra uomini e donne, al Centro-Sud si rileva un 70% di presenza maschile un 30% di presenza femminile.
Infine, segnali positivi arrivano anche dalle curiosità riportate dagli enotecari italiani sul tema degli andamenti estivi: una maggiore attenzione per gli spumanti, anche per quelli meno noti e non legati ad un brand (segnalata specialmente dalle enoteche del Sud con riferimento ai rosati); un incremento per le vendite di vino biologico e una crescita dei consumi nelle zone che hanno investito e promosso attività di enoturismo.

L’arrivo dell’estate non sembra quindi arrestare il consumo di vino, ma lascia anzi pensare a un consumatore progressivamente più scrupoloso e attento alla qualità.

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