Assemblea oriGIn Italia: rilanciare il settore dell’ agroalimentare con le Dop e Igp - InformaCibo

Assemblea oriGIn Italia: rilanciare il settore dell’ agroalimentare con le Dop e Igp

Riccardo Deserti, Vicepresidente oriGIn Italia. “Siamo tutti coinvolti dalla crisi ma abbiamo la certezza che proprio in questo momento si gioca la partita futura delle Indicazioni Geografiche”

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 31/10/2020

E’ urgente il rilancio dell’agroalimentare italiano attraverso le Dop e Igp, un sistema da 835 denominazioni Food&Wine per un valore di oltre 16,2 miliardi di euro, in grado di trascinare l’intero Made in Italy di qualità.

Questo tema è stato al centro dell’Assemblea di oriGIn Italia, associazione che rappresenta circa il 95% delle produzioni italiane a Indicazione Geografica ed a cui aderiscono attualmente 70 realtà consortili delle produzioni Dop Igp e due Associazioni dei Consorzi, Afidop (associazione formaggi italiani Dop e Igp) e Isit (Istituto Salumi Italiani Tutelati). (leggere su Informacibo)

 “Il ruolo delle Dop e Igp per il rilancio del settore agroalimentare

Dopo una prima sessione riservata ai Consorzi di Tutela per confrontarsi e parlare di strategie e politiche di rilancio con istituzioni e stakeholder nazionali, è stata organizzata una tavola rotonda aperta al pubblico dal titolo “Il ruolo delle DOP IGP per il rilancio del settore agroalimentare”, pensata per coinvolgere gli stakeholder di settore nel confronto.

L’incontro si è aperto con l’introduzione di Riccardo Deserti, Vicepresidente oriGIn Italia. “Questa mattina abbiamo svolto un’assemblea importante dove abbiamo tracciato le linee fondamentali per il futuro di oriGIn. In questa sessione aperta al pubblico vogliamo confrontarci con gli stakeholder esterni. Siamo tutti coinvolti dalla crisi ma abbiamo la certezza che proprio in questo momento si gioca la partita futura delle Indicazioni Geografiche“, ha dichiarato Deserti, passando la parola al mondo dell’impresa, ed in particolare a Tommaso Valle di McDonald’s Italia.

In un momento di grande preoccupazione non posso fare a meno di sottolineare la grande difficoltà che il settore della ristorazione si trova a vivere, settore che troppo spesso è associato ad un momento di consumo voluttuario, e cioè a qualcosa di cui cittadini possono fare a meno. Questo settore però genera un enorme fatturato e occupazione, e rappresenta un terzo dei consumi alimentari degli italiani ed è quindi uno sbocco importante per l’agroalimentare“, ha evidenziato Valle. “La ristorazione va considerata come il punto finale di una filiera lunga che coinvolge migliaia di addetti, che parte dall’attività agricola e si conclude con il momento del consumo“.

Solo Mac Donald ha 24.000 addetti in Italia ed in tempi di normalità serve 1 milione di persone al giorno. Valle ha inoltre ricordato il percorso particolare intrapreso da Mac Donald con il mondo delle IG, grazie alla collaborazione con 15 diversi consorzi per un volume importante. “Questa attività è importante non solo come sbocco per i prodotti ma anche per la loro visibilità e per permettere al consumatore di conoscerli. La ristorazione veloce può infatti rappresentare un’opportunità per i prodotti di nicchia e le eccellenze. Riscoprire la ristorazione per la comunicazione delle eccellenze italiane è importante.

In un contributo video, Dino Scanavino, Presidente CIA, ha sottolineato come nelle IG ci sia un sistema di certificazione che parte dalla coltivazione fino alla trasformazione, etichettatura e confezionamento, certificato da enti terzi, che può contribuire a portare la qualità italiana nel mondo con certezza per consumatori. Secondo Scanavino, il sistema delle IG può diventare protagonista di un nuovo percorso, di cui i Consorzi dovranno essere partecipi diventando un esempio europeo di portatori di grande qualità.

Franco Verrascina, Presidente della Copagri ha sottolineato l’impatto territoriale delle Indicazioni Geografiche presenti in tutte le province del paese, che contribuiscono al sostegno economico di quelle zone. Le produzioni DOP, IGP e STG quindi, oltre ad essere un’eccellenza dell’agroalimentare, sono un fattore di forte competitività ed un volano di sviluppo per i territori. “Questo settore deve fare da traino per tutte le produzioni italiane e può essere l’ambasciatore dell’agroalimentare italiano nel mondo“, ha concluso Verrascina.

Partiamo da alcuni numeri – ha esordito il Presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – il patrimonio delle IG ha superato 16 miliardi di valore, con un crescita del 6% su anno, di cui oltre 9 miliardi sono esportati, con una chiara prevalenza del centro nord. Molto va quindi fatto al centro sud per la crescita. Possiamo raggiungere un’autosufficienza alimentare del 75%. Dobbiamo però aumentare la produzione nazionale ed essere protagonisti sul mercato domestico, soprattutto in un momento di crisi. Dobbiamo far crescere produzione nazionale per occupare gli spazi occupati oggi dall’italian sounding, sintomo del fatto che c’è fame per il Made in Italy”. 

Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti: “creare le condizioni per portare i nostri prodotti sugli scaffali della Gdo di tutto il mondo”

Il problema/opportunità dell’italian sounding è stato affrontato anche da Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti: “Dobbiamo essere ancora più presenti sui mercati esteri e trasformare l’italian sounding in una opportunità per creare le condizioni per portare i nostri prodotti sugli scaffali della Gdo di tutto il mondo. Oggi la zootecnia e l’agricoltura italiana sono tra le più sostenibili nell’UE e da qui dobbiamo partire“.

Posizione condivisa da tutte le organizzazioni: la necessità di fare sistema e la piena disponibilità a collaborare con i Consorzi di Tutela.

A rappresentanza della politica molti sono stati gli interventi: dai Presidenti delle Commissioni agricoltura di Camera, Filippo Gallinella, e Senato, Gianpaolo Vallardi, all’On. Maurizio Martina, della ComAgri della Camera; fino alla Ministra delle politiche agricole Teresa Bellanova e l’Europarlamentare Paolo De Castro.

L’intervento della ministra Teresa Bellonova

“Il sistema delle IG è un asse fondamentale delle politiche di sviluppo dell’agroalimentare del paese – ha affermato la Ministra Bellanova – Proprio dal vostro mondo in queste ultime settimane arrivano belle notizie di ulteriori riconoscimenti. Tutte nuove IG che siglano la straordinaria alleanza tra cibo di qualità e territorio. Per valorizzare i prodotti agroalimentari di qualità è nostra intenzione promuovere tavoli di confronto tra i consorzi di tutela e la GDO per favorire il potenziamento della comunicazione ai cittadini in merito al valore aggiunto che hanno i prodotti a denominazione di origine. Dovranno essere trovati punti di equilibrio con la grande distribuzione, dovranno essere introdotti patti di filiera per la crescita e la valorizzazione dei nostri prodotti di eccellenza. oriGIn Italia, quale organizzazione dei consorzi italiani, sarà chiamata ai tavoli in cui saranno assunte decisioni operative per la crescita del sistema delle indicazioni geografiche”.

Sarà incrementata anche l’azione amministrativa del Mipaaf, con un potenziamento delle strutture e dell’organico. Ci sarà una rivisitazione delle competenze degli uffici e della normativa dei Consorzi di Tutela. Sarà nostro impegno anche semplificare le procedure per le modifiche dei disciplinari e regolamentare l’utilizzo delle IG nei prodotti trasformati“, ha concluso Bellanova.

Cesare Baldrighi, Presidente di oriGIn Italia

Nel corso del suo intervento Cesare Baldrighi, Presidente di oriGIn Italia, ha ribadito la grande opportunità che le IG possono rappresentare per seguire la direzione indicata dai nuovi dettami comunitari.

La riorganizzazione che noi stiamo affrontando – ha sottolineato Baldrighi – va esattamente nella direzione di offrire a tutti i consorzi gli strumenti che ci consentono di poter garantire l’assistenza che si può dare alle organizzazioni consortili, un’attività di tutela e la comunicazione dei prodotti sui canali sui quali quotidianamente operiamo. Quello della ristorazione che è in grande difficoltà perché ha dovuto subire più di ogni altro i provvedimenti che ci servono per gestire l’emergenza sanitaria. E’ comunque un settore dove abbiamo grandi margini di sviluppo e dove abbiamo dei compagni di viaggio, come McDonald’s, molto attivi. Su questo canale abbiamo però anche grandi criticità e dovremo avere tutti gli strumenti per accompagnare i nostri prodotti nel mondo della ristorazione che non è solo un’occasione di consumo, ma anche di promozione importante nazionale ed internazionale. Il secondo canale riguarda la Gdo che in questo momento può continuare a lavorare meglio di altri settori e quindi, i prodotti che meglio si adattano a questa distribuzione traggono un beneficio, ma questo non vale per tutti; ecco perché dobbiamo pensare, come ha detto il ministro, a delle interlocuzioni che abbiamo già avviato anche per contrastare le pratiche commerciali svalorizzanti. Abbiamo presentato l’accordo tra Origin, Qualivita e Eataly (leggere Informacibo) per una presenza con una evidenza importante di tutti i nostri prodotti sul mercato nazionale e internazionale“.

Ha ricordato il grande valore delle Indicazioni Geografiche, l’Europarlamentare Paolo De Castro: il Food&Wine europeo vale 75 miliardi di euro, ed il 20% è realizzato fuori UE; mentre il prezzo pagato per i prodotti certificati è il doppio degli equivalenti prodotti non certificati. “Non ci potrà essere competitività sui mercati internazionali se non si è capaci di essere organizzati e di fare offerta insieme – ha detto De Castro – In Europa abbiamo costruito strumenti per dare più forza ai Consorzi per una gestione efficace dell’offerta“.

Come oriGIn vogliamo stimolare un vero e proprio tavolo di filiera, e sarebbe molto positivo ed importante riuscire a farlo insieme alle organizzazioni professionali“, è la proposta di Riccardo Deserti. “Ci vogliamo far carico di questa responsabilità, dando un contributo alla organizzazione delle imprese per una migliore attività di filiera. Essere coesi e fare proposte, insomma: la vera filiera è quella che deve partire dai singoli consorzi, in oriGIn i singoli consorzi devono non solo ricevere servizi ma anche partecipare, perché solo così riusciremo ad essere interlocutori verso il mondo della politica e delle organizzazioni“.

Verso l’Assemblea Origin Italia

“Il ruolo delle Dop Igp per il rilancio del settore agroalimentare”: assemblea Origin Italia

 

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