Arancini siciliani e fiori di zucca tra i cibi fritti più buoni del mondo

Arancini siciliani e fiori di zucca tra i cibi fritti più buoni del mondo: parola della Cnn

di Oriana Davini

Ultima Modifica: 06/07/2022

Noi lo sappiamo da sempre, ora lo sa anche il resto del mondo: gli arancini siciliani (o arancine?) sono tra i 30 fritti più buoni del mondo.

L’incoronazione del celebre street food siciliano arriva dalla Cnn, emittente televisiva americana tra le più influenti al mondo. Un omaggio alla gastronomia nostrana e non solo, visto che l’articolo racconta di 30 cibi fritti da gustare in tutto il mondo, un’occasione in più per fare la valigia e partire.

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I 30 fritti migliori del mondo

Secondo la Cnn, “le persone non hanno mai saputo resistere alla croccantezza del fritto”. E come dare torto a questo assioma fondamentale? Mangiamo cibi fritti fin dall’antichità, migliorando costantemente nel corso del tempo la preparazione e le ricette. E non c’è latitudine che tenga: ogni popolo ha il suo fritto, il che rappresenta un ottimo motivo per andare alla scoperta di nuove chicche gastronomiche.

Quali? La Cnn consiglia questi 30 cibi fritti.

Tempura & co

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In prima posizione troviamo il tempura giapponese, verdure fritte in una leggerissima pastella che a volte accoglie anche gamberoni. Questo piatto così tipico fu in realtà introdotto in Giappone dai portoghesi nel XVI secolo e rappresentava un’alternativa alla carne da mangiare nei giorni di digiuno.

Medaglia d’argento per gli Hushpuppy, tipiche frittelle di mais degli Stati Uniti del Sud con le quali si accompagna il pesce il pesce fritto.

Sul podio, in terza posizione, anche i Churros, bastoncini di pastella fritta tipici di Spagna, Portogallo e Sud America, dove si mangiano intinti nella cioccolata calda, nel caffè latte o nel dulce de leche.

Seguono i bignè della Louisiana, simbolo del Quartiere Francese di New Orleans, i Mandazi, triangoli fritti dell’Africa Orientale e i Jalebi indiani, piccoli anelli di pastella fritta che a noi italiani potrebbero ricordare gli anelli di calamaro.

I fritti italiani

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Il primo fritto italiano è presente in classifica in settima posizione: parliamo dei fiori di zucca fritti che, riporta l’articolo della Cnn, vengono immersi in una leggera pastella e poi fritti. Si mangiano così oppure ripieni con formaggio e prosciutto.

Dopo i cronuts, le ciambelle fritte americane, il pane fritto dei nativi americani, i pomodori verdi fritti del Midwest, le patatine fritte belghe, i pakora, cioè le verdure fritte indiane e i tostones, cioè il platano fritto tipico dei Caraibi, arriviamo agli arancini siciliani. Sapevate che queste delizie fritte deliziano i palati siciliani fin dal X secolo?

In classifica è presente anche un’altra specialità tipica italiana (e greca): la frittura di calamari, servita con la classica fettina di limone e talvolta un po’ di maionese. Si posiziona in 27ma posizione anche la pizza fritta, tipica di Napoli.

Un solo appunto: davvero vogliamo metterla dopo la barretta di Mars fritta tipica del Regno Unito?

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L'Autore

giornalista

Giornalista specializzata in turismo e itinerari enogastronomici