Diageo lancia il piano d’azione decennale per la sostenibilità - InformaCibo

Diageo lancia il piano d’azione decennale per la sostenibilità

Come primo passo, e prestigiose distillerie scozzesi di Oban e Royal Lochnagar diventeranno entrambe a emissioni zero entro la fine del 2020. Azioni anche per inclusività e bere responsabile.

di Alessandra Favaro

Ultima Modifica: 24/11/2020

C’è una data, 2030, la stessa dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile dell’Onu. E ci sono degli obiettivi, anch’essi di sostenibilità. Obiettivi ambiziosi, ma realizzabili con una pianificazione mirata- È il piano d’azione decennale per la sostenibilità di Diageo, produttore di Johnnie Walker, Smirnoff e Guinness.

Entro il 2030, il piano “Società 2030: Spirito del Progresso” di Diageo consentirà all’azienda di raggiungere 1 miliardo di persone con messaggi di moderazione attraverso i suoi marchi; arrivare a zero emissioni nette di carbonio nelle operazioni dirette; aumentare al 45% la rappresentanza di leader provenienti da contesti etnicamente diversi; usare il 30% in meno di acqua in ogni bevanda prodotta.

L’azienda, leader globale nel settore delle bevande alcoliche, concentrerà la sua azione nei prossimi dieci anni su tre aree chiave selezionate per allinearsi proprio con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite: promuovere il bere responsabile; promuovere l’inclusione e la diversità e la pionieristica sostenibilità dal grano al vetro.

“Ci impegniamo a fare la nostra parte per proteggere il futuro del pianeta – commenta Ivan Menezes, amministratore delegato di Diageo (nella foto in alto) “Sono immensamente orgoglioso dei risultati raggiunti fino ad oggi nel campo della sostenibilità e della responsabilità. Questo nuovo e ambizioso piano d’azione ci spronerà ancora di più a fare del nostro meglio nel decennio critico che va da qui al 2030″.

Diageo si è impegnata a lavorare per un futuro a basse emissioni di carbonio, sfruttando il 100% di energia rinnovabile al fine di raggiungere zero emissioni nette di carbonio nelle operazioni dirette e collaborando con i fornitori per ridurre le emissioni indirette di carbonio del 50%.

Come primo passo, e prestigiose distillerie scozzesi di Oban e Royal Lochnagar diventeranno entrambe a emissioni zero entro la fine del 2020 e Diageo punterà a raggiungere lo zero netto in India entro il 2025;
Entro il 2030 ogni bevanda prodotta. Dall’azienda richiederà il 30% in meno di acqua rispetto ad oggi per essere prodotta e otterrà un impatto netto positivo sui bacini idrici e sulle comunità a stress idrico chiave.

Saranno inoltre forniti 150 progetti idrici comunitari in tutto il mondo, compreso l’accesso ad acqua pulita, servizi igienici e igiene, sostenuti 150.000 piccoli agricoltori con tecniche agricole volte a rigenerare la terra e a costruire la biodiversità.

Entro il 2030 Diageo si assicurerà dell’utilizzo al 100% di contenuto riciclato negli imballaggi in plastica e che il 100% degli imballaggi di Diageo sia ampiamente riciclabile.

L’azienda inoltre ha lanciato oggi “Sustainable Solutions”, una piattaforma globale che fornirà finanziamenti non azionari a start-up e ad aziende tecnologiche al fine di svilupparsi per aiutare Diageo a continuare a integrare la sostenibilità nella sua catena di fornitura e nei suoi marchi. Progettata per supportare le piccole imprese e gli imprenditori nello sviluppo e nella commercializzazione delle loro innovazioni, Diageo condividerà risorse ed esperienze globali per sbloccare il potenziale futuro per tutti gli attori coinvolti.

L’impegno prosegue anche a sensibilizzare sul tema del bere responsabilmente, con numerose iniziative a livello globale, tra cui Smashed, il programma di sensibilizzazione sull’educazione sull’alcol di Diageo, ora operativo in tutti i continenti.

Ci sono inoltre le pari opportunità: tra generi ed etnie. Il gruppo ha stabilito infatti di avere entro il 2030, a livello di leadership, una rappresentanza del 45% di leader provenienti da contesti etnicamente diversi e che il 50% di tutti i leader siano donne. Diageo fornirà anche competenze e formazione a oltre 1,7 milioni di persone per contribuire a creare un settore dell’ospitalità inclusivo e fiorente.

Menezes sottolinea: “Definendo per l’azienda obiettivi di genere ed etnia da raggiungere entro il 2030 credo che possiamo davvero abbattere le barriere e contribuire a plasmare un’azienda e una società che, a lungo termine, risultino più diversificate e di successo”.

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