Giansanti, Confagricoltura: “innovazione per superare dazi Usa e Brexit”
Il premier Giuseppe Conte sulle etichette a colori: “Nutri-score non riesce a restituire la qualità della nostra dieta mediterranea”
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 04/02/2020
Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha aperto i lavori (31 gennaio e 1 febbraio) nell’anno del Centenario di Confagricoltura a Roma sul tema “Identità e futuro” con le parole pronunciate nel 1957 da Luigi Einaudi, in occasione dell’apertura del corso annuale dell’Accademia dei Georgofili: ‘La viva esigenza del mondo agrario, antica e moderna, è quella del rinnovamento continuo – affermò il grande statista -. Le mutazioni non avranno tregua’.
E proprio su questo tema del futuro il presidente di Confagricoltura ha aperto la due giorni romana: “Come imprenditori siamo portati a guardare sempre avanti, per migliorare e rafforzare la competitività delle nostre imprese. E un modo sicuramente efficace per progettare il futuro è quello di stare in stretto contatto con il mondo universitario, con chi fa ricerca e con gli studenti che si preparano ad entrare nel mondo del lavoro”.
L’ intervenuto del presidente del Consiglio Giuseppe Conte
AI lavori svoltisi a Villa Blanc e organizzati in sessioni plenarie, talk show e tavoli di approfondimento è intervenuto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che nel corso del suo intervento ha sottolineato: «Da Nord a Sud l’agricoltura è uno dei settori strategici del nostro paese. C’è da fare un plauso all’intera filiera alimentare italiana perché è così che la nostra eccellenza arriva in tutto il mondo».
Tra i temi trattati dal premier Giuseppe Conte, anche quello dell’etichettatura a colori, tipo Nutriscore – sviluppata in Francia – “Nutri-score non riesce a restituire anche la qualità della nostra dieta mediterranea, qui non si tratta solo di difendere dei prodotti italiani, la nostra produzione agroalimentare, qui si tratta di rispecchiare uno stile di vita anche e delle abitudini alimentari che il mondo ci invidia, per cui siamo famosi nel mondo”, ha detto Conte (leggere qui su Informacibo, l’intervento integrale del premier).
Il premier ha parlato anche dell’ impegno geopolitico dell’Unione Europea nel contesto della Brexit, ufficializzata proprio il 31 gennaio, e della guerra commerciale con gli Stati Uniti.
Nell’incontro di Confagricoltura si è parlato a lungo del dopo-Brexit
“C’è da parte nostra il rammarico per il recesso del Regno Unito, ma questa è stata la scelta degli elettori britannici – ha evidenziato Giansanti -. Ora, dobbiamo guardare avanti, rilanciare l’Unione europea e lavorare per la tutela delle nostre imprese. Una proroga del periodo transitorio è assolutamente necessaria per scongiurare il rispristino dei controlli doganali tra Regno Unito e Ue, l’applicazione di dazi, la non tutela sul mercato britannico delle indicazioni geografiche protette. Se ciò accadesse sarebbe un colpo duro per la libera circolazione di persone e merci e per il made in Italy agroalimentare. Chiediamo al governo italiano una particolare attenzione ai negoziati bilaterali che partiranno all’inizio di marzo”.
Guerra dei dazi Usa-Ue
Quindi si è affrontato il tema della guerra dei dazi Usa-Ue, nell’ambito del contenzioso sugli aiuti pubblici ai gruppi Airbus e Boeing. “Alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leynen abbiamo chiesto l’avvio di un negoziato diretto che consenta di evitare, in prima battuta, i nuovi dazi che, a metà febbraio, potrebbero colpire le esportazioni italiane di vini, olio d’oliva e pasta. E di scongiurare l’inasprirsi delle tariffe su formaggi, salumi, agrumi già in vigore da ottobre. Si parta da qui per trovare un’intesa”.
Per Confagricoltura la via del negoziato è sempre preferibile, ma fissando alcune linee precise
Eccole: rispetto delle regole europee in materia di sicurezza dei consumatori e protezione delle risorse naturali; difesa intransigente del nostro sistema di indicazioni protette a garanzia dell’origine e della qualità.
Cambiamenti climatici e “Patto Verde”
A dicembre, il Consiglio europeo ha fissato l’obiettivo della neutralità climatica da raggiungere entro il 2050. Allo scopo, è stato proposto il “Patto Verde” che chiama direttamente in causa il settore agricolo. E nei giorni scorsi, la Commissione ha lanciato ufficialmente il progetto di una conferenza sul futuro dell’Europa, che dovrebbe iniziare il prossimo mese di maggio.
Confagricoltura accetta la sfida posta dai cambiamenti climatici. “A certe condizioni – ha detto Giansanti – possiamo senz’altro produrre le stesse quantità, riducendo il ricorso alla chimica e con una ridotta pressione sulle risorse naturali. E in quest’ottica, è giusto ricordarlo a merito dei nostri agricoltori e allevatori, sono già stati raggiunti significativi risultati. Ma la sostenibilità ambientale impone una dimensione globale. Possiamo accettare che l’Unione europea svolga un’azione guida, per indicare la strada da seguire. Ma resta il fatto che le emissioni ad effetto serra degli Stati membri incidono per il 10% su quelle complessive su scala mondiale”.
La ministra dei trasporti De Micheli: fare le cose subito
il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, che ha annunciato un piano strategico con investimenti per 200 miliardi di euro, puntando su intermodalità (rotaie-porti) e maggiore interconnessione Nord-Sud. “Ma ci sono cose che si possono fare subito, come far viaggiare merci e persone da Reggio Calabria a Roma in 4 ore e 10 minuti. L’identica durata del viaggio in treno da Torino a Roma”
“Fondamentale l’ottimizzazione della rete infrastrutturale, sia materiale sia immateriale – ha puntualizzato Giansanti -. Permette di ottenere efficienza, abbattere costi ed essere più competitivi”.
Sostenibilità e stili di vita per l’Italia di domani
I lavori si sono sviluppati con due talk show, il primo ha riguardato sostenibilità, stili di vita per l’Italia di domani, con il presidente della Commissione Affari Costituzionali dell’Eurocamera Antonio Tajani ed il presidente del Coni Giovanni Malagò. A livello europeo – si è detto nel dibattito – andrà governato il dopo-Brexit e rivista la politica agricola comune con adeguate risorse nel bilancio pluriennale. Quindi si è affrontata la questione dei dazi che frena l’export e richiede diplomazia e accordi bilaterali dell’Unione Europea.
Olimpiadi Milano-Cortina 2026: sport e salute
Tra le questioni in primo piano poi le Olimpiadi Milano-Cortina 2026. “C’è – ha evidenziato il presidente di Confagricoltura – una stretta relazione tra sport, salute e alimentazione (dieta mediterranea) a cui si aggiungono i temi di qualità, sicurezza alimentare, etichettatura, che le Olimpiadi dovranno esaltare ulteriormente quando lo sport e l’Italia saranno in vetrina”.
Il secondo talk show è stato dedicato all’agroalimentare al centro dell’economia nazionale ed ha coinvolto i presidenti delle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato Filippo Gallinella e Gianpaolo Vallardi, il direttore di Ismea e da pochi giorni nuovo capo del gabinetto Mipaaf, Raffaele Borriello, il dirigente di Telecom Carlo Nardello, il vicepresidente di Granlatte Gianluca Ferrari. Si è parlato di cambiamenti climatici, sostenibilità, innovazione, semplificazione, telecomunicazioni e digitalizzazione del Paese, aggregazioni di filiera.
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